chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bisacquino Monreale chiesa parrocchiale Maria SS. del Rosario Parrocchia di Maria Santissima del Rosario Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (2005); ambone - aggiunta arredo (2005) 1478 - 1478(fondazione interno bene); 1685 - 1879(completamento intero bene); 1879 - 1924(decorazione interna interno); 1951 - 1957(restauri e completamenti coperture e pavimento); 2014 - 2015(restauro coperture)
Chiesa di Maria Santissima del Rosario
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Maria Santissima del Rosario <Bisacquino>
Altre denominazioni
Maria SS. del Rosario
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche
1478 (fondazione interno bene)
Fondata nel 1478 con il titolo di Maria SS del Rosario, sorge nell’abitato di Bisacquino, in posizione elevata rispetto alla zona centrale dell’abitato, nel rione che tra il 1400 e il 1492 restava confinata la comunità Ebraica, stanziata a Bisacquino.
1685 - 1879 (completamento intero bene)
Assai pochi sono i riferimenti storici, le notizie che possono fare luce sulla cronologia costruttiva e su alcuni lavori che si sono realizzati nella chiesa, soprattutto nel periodo compreso tra il 1478, anno di fondazione e il 1685; stessa identica cosa che vale anche per il successivo periodo storico a cavallo tra il 1685 e il 1879, per il quale non esiste alcun tipo di documentazione.
Quel che invece resta noto e documentato è che la chiesa nel 1685 fu demolita in parte a causa delle cattive condizioni in cui versava, dovute alle copiose infiltrazioni d’acqua meteorica che hanno provocato i primi danni a partire dalla copertura.Tanto che il procuratore della chiesa e della Società SS. Rosario, don Vincenzo Mulè si era apprestato ad incaricare il mastro Benedetto Stornello di Bisacquino a dar corso alla demolizione delle fabbriche della chiesa che non versavano più in buono stato.Altri tipi di notizie si aggiungono alle precedenti e riguardano la zona, il luogo dove fu realizzata
1879 - 1924 (decorazione interna interno)
Fu soprattutto intorno alla metà del XVIII secolo, che la chiesa fu sottoposta ad un altro intervento, grazie all’interessamento e alla volontà del sacerdote Giuseppe Mulè, che tanto si prodigò nel far rifare la pavimentazione affidandosi all’opera di Nicolò Sarzana da Palermo.Nel periodo compreso tra il 1879 e il 1924, il Canonico Gaspare Raja cappellano della congregazione Maria Santissima della Conciliazione fondata nel 1854 all’interno della chiesa rettore della Confraternita omonima eretta nel 1884, fece abbellire gli interni della chiesa, e arricchire di nuovi marmi i pavimenti.Ai primi interventi ne seguirono altri, la chiesa fu tutta modellata a stucco, furono interessate arcate, volta, e aula absidale, costruito l’altare maggiore e la balaustra innanzi, ricostruiti sei altari laterali.Per questi lavori il Canonico Gaspare Raja si avvalse dell’opera di due valenti maestri: Alberto Guarino, specialista in stucchi e D. Vincenzo Lopes da Palermo che profuse tutta la sua arte.
1951 - 1957 (restauri e completamenti coperture e pavimento)
Rifacimento dei tetti, tompagnamento archi murari, esecuzione di cordolo in c.a. al fine di concatenare la sommità dei muri perimetrali; esecuzione di tiranti, travi di cemento armato unite trasversalmente ai cordoli di ripartizione; esecuzione e posa in opera di capriate di legno.Interventi di chiusura delle lesioni trasversali presenti in volta; rifacimento intonaci rigonfi;apertura di tre vani finestre sopra il cornicione della navata, dismissione della pavimentazione, esecuzione di massetto di sottofondo, collocazione di nuovi mattoni, esecuzione di impianto elettrico sottotraccia.In questo stesso anno furono rinvenuti tre vasti locali al di sotto del pavimento della chiesa nel corso di alcuni lavori di ripavimentazione.
2014 - 2015 (restauro coperture)
Nel 2015 si sono conclusi i lavori di restauro delle coperture, grazie al contributo dell 8x1000 della CEI.
Descrizione
La chiesa ad unica navata ad impianto rettangolare, culminante nel catino absidale, si avvale di una torre campanaria a base quadrangolare, contigua alla chiesa eretta successivamente alla sua costruzione.La facciata di prospetto unitamente all’altro campanile caratterizza e predomina lo scenario urbano, poiché l’altezza della chiesa nel complesso predomina gli edifici sottostanti che formano la cortina delle abitazioni che si affacciano sulla strada XXIV Maggio.La facciata che molto probabilmente risale a tardo epoca cinquecentesca, è contrassegnata da due robusti e articolati setti di pietra,paraste alle cui basi dei piedritti uno per lato, s'innalza la maggiore altezza dei pilastri.Paraste che nell'inquadrare la facciata, sono congiunte alla loro sommità da un cornicione che aggetta e converge al centro della parete della facciata, in asse, pressoché allo stesso modo della copertura a falde che attualmente ricopre la navata della chiesa.Copertura visibile solo in parte, poiché a coronamento della facciata insiste un muretto con forme architettoniche e stile che sembrerebbe risalire ad epoca “settecentesca” con cadute laterali leggermente arcuate che partendo dal centro del muro su cui poggia un doppio ordine di monolitici di pietra con sopra una con croce in metallo scendono una per lato e converge in basso sopra le stesse paraste.Ai pilastri sono demandate funzioni statiche, stilistiche, e soprattutto formali in quanto mettono in evidenza il fondo della facciata che si trova definito da un intonaco di finitura reso appositamente liscio.Ai pilastri è affidata la verticalità, resa maggiormente evidente dal portale d’ingresso e dal vano superiore della finestra posta al centro in alto della facciata.Un tendere verso l’alto accentuato ancor più dal campanile della chiesa, la cui torre campanaria più alta rispetto alla chiesa si avvale di un doppio ordine sovrapposto, culminante con una cuspide a piramide di pietra sulla quale insiste una asta di metallo che regge una banderuola.
Elementi decorativi
Internamente la navata sviluppa una volta a botte profonda che s’innesta sopra i muri portanti, oltre il cornicione, sul quale in corrispondenza degli archi,sotto le lunette si trovano ad intervallo alcune finestre.L’estesa superficie parietale che comprende anche la parte dell’intradosso della volta elemento che separa e divide lo spazio tra l’aula assembleare e la soprastante copertura lignea, è definita e modellata in ogni sua parte con stucco liscio, color bianco, con modanature poste in risalto lungo i profili a mezzo di una colorazione finemente dorata.