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Rosenga
Genga
Fabriano - Matelica
chiesa
sussidiaria
S. Michele Arcangelo a Rosenga
Parrocchia di San Clemente Papa
Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (1973)
XII - XIX(origini e dipendenze intero bene); 1831 - 1848(riedificazione intero bene); 1997 - 1997(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo a Rosenga
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo a Rosenga <Rosenga, Genga>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Angelo
S. Michele Arcangelo a Rosenga
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (origini e dipendenze della chiesa)
maestranze marchigiane (riedificazione della chiesa)
maestranze marchigiane (ristrutturazione post-terremoto)
Notizie Storiche

XII - XIX (origini e dipendenze intero bene)

Non abbiamo notizie sulla data di edificazione dell'antica chiesa di San Michele Arcangelo, il primo documento in cui viene citata è un atto di donazione del 1196. Nel 1249 è nell'elenco delle dipendenze dal monastero di San Vittore sotto al quale rimase fino alla soppressione dello stesso e nel 1420 passò all'abbazia di S. Biagio. Il diritto di nomina del parroco fu conservato dal monastero fino all'inizio del XIX secolo.

1831 - 1848 (riedificazione intero bene)

In questi anni la chiesa fu ricostruita per intero a causa del pessimo stato di conservazione in cui versava constatato nella visita episcopale del 1838.

1997  (ristrutturazione intero bene)

La chiesa è stata sottoposta a lavori di ristrutturazione e manutenzione a seguito del terremoto del 1997.
Descrizione

La chiesa rurale di San Michele Arcangelo si trova in posizione isolata su un'altura nella frazione di Rosenga, nei dintorni del comune di Genga. La facciata, molto semplice e in muratura di blocchi di pietra lasciati a vista, ha profilo a capanna ed è particolarmente slanciata in verticale. E' caratterizzata da tre aperture allineate all'asse centrale: il portone, circondato da una cornice intonacata realizzata in mattoni; una finestra rettangolare con architrave in mattoni; una bucatura semicircolare, che affaccia sul sottotetto, inscritta nel timpano triangolare schiacciato, decorato da cornici concentriche fatte di mattoni faccia a vista, che termina il prospetto. L'edificio è a pianta basilicale con una profonda abside circolare introdotta da un arco trionfale e due cappelle laterali. Nella parete di controfacciata è presente una cantoria lignea decorata. L'interno è intonacato in bicromia di giallo, per lo sfondo, e bianco, per cornici e elementi architettonici, le decorazioni pittoriche e gli affreschi sono concentrate nelle cappelle e nella zona presbiteriale e, seppur di modesta fattura, rendono l'interno vivace e curato. Nella volta a botte della navata sono ricavate due finestre che, insieme alla finestra di facciata, garantiscono l'illuminazione naturale della chiesa. L'impianto esterno, con avancorpi laterali che contengono le cappelle e il campanile che emerge da questi avancorpi caratterizzato dalla sommità realizzata in mattoni, ricorda la vicina chiesa di San Cristoforo a Vallemania.
Impianto strutturale
La struttura verticale portante è in muratura di blocchi di pietra locale, fatta eccezione per la sommità del campanile che è in muratura di mattoni. La copertura è a falde rivestite esternamente da coppi in laterizio; internamente l'aula è controsoffittata da una volta a botte che termina con il catino absidale e le cappelle laterali da un controsoffitto piano.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1973)
L'altare preconciliare decorato a finto marmo e di recente fattura è tuttora presente, come adeguamento liturgico è stata aggiunta una mensa con sostegno in marmo e un semplice ambone ligneo.
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