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Salemi
Mazara del Vallo
chiesa
sussidiaria
S. Ignazio di Loyola
Parrocchia di San Nicolò di Bari
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale
altare - aggiunta arredo (2009)
1699 - 1699(edificazione intero bene); 1755 - 1757(ultimazione intero bene); 1968 - 1968(nuova assegnazione intero bene); 1990 - 1990(restauro intero bene); 2009 - 2009(adeguamento area presbiteriale)
Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola <Salemi>
Altre denominazioni Chiesa del Collegio
Chiesa del Collegio o di Sant'Ignazio
S. Ignazio di Loyola
Ambito culturale (ruolo)
tardo barocco siciliano (edificazione)
Notizie Storiche

1699  (edificazione intero bene)

La chiesa dedicata a S. Ignazio di Loyola venne edificata nel 1699 affianco al Collegio dei Gesuiti al posto di una vecchia chiesa andata distrutta nel 1697, per volere del vicerettore del collegio padre Giuseppe Roberti. la chiesa venne dedicata a S. Ignazio di Loyola il 20 settembre 1705 dal vescovo Monsignor Bartolomeo Castelli.

1755 - 1757 (ultimazione intero bene)

Nel 1755 furono ultimate l'abside e le cappelle laterali e nel 1757 la chiesa venne ufficialmente aperta al culto.

1968  (nuova assegnazione intero bene)

Dopo il sisma del 1968 che rase al suolo la Chiesa Madre intitolata a San Nicola di Bari, la chiesa di Sant'Ignazio divenne sede dell'ente Parrocchia Madrice.

1990  (restauro intero bene)

Negli anni '90 vennero eseguiti lavori di restauro e la sostituzione della pavimentazione originaria in mattoni di marmo rosso e bianco con mattoni di marmo bianco e grigio.

2009  (adeguamento area presbiteriale)

Nel 2009 il parroco Don Salvatore Cipri si occupò dell'adeguamento liturgico dell'area presbiteriale con il nuovo altare, l'ambone e la seduta. Inoltre provvide alla sistemazione delle cappelle e alla nuova collocazione di alcune opere d'arte.
Descrizione

La facciata della Chiesa, in stile barocco, è di considerevole bellezza. Il portone centrale con sopra una lastra in pietra decorata con la scritta "I H S", è affiancato da due doppie colonne tortili in pietra, decorate con fasci di uva e frutta. Ai lati troviamo due altre porte di media grandezza con sopra una nicchia vuota di pietra decorata, forse inizialmente progettate per accogliere una statua. Nella parte superiore troviamo un'ampia finestra, sempre in pietra decorata, sormontata da uno stemma con l'iscrizione "M". Questa parte alta è affiancata da grosse pietre a forma di spirale con sopra grossi vasi di pietra decorati. Il campanile, di pietra decorata, è addossato a destra della chiesa ed accoglie tre campane. Internamente la chiesa è a croce latina a tre navate, divise da 3 colonne intere e da due a metà addossate alle pareti, a fusto liscio di ordine toscano. Nel transetto trovano posto due cappelle e l'abside è semicircolare. Lungo le navate laterali trovano posto quattro cappelle per lato. Nella navata centrale, al centro delle colonne sinistre, è collocato un organo ligneo del XVIII sec. decorato con stucchi di colore rosso, blu, e oro. Nella colonna d'angolo della parte sinistra trova posto un pulpito ligneo, anch'esso decorato con foglie d'oro. la pavimentazione della chiesa è in lastre di marmo bianco e grigio. La volta della navata centrale è a botte ed è decorata con lunette e medaglioni in stucco bianco, parimenti a botte sono le coperture delle navate laterali. all'intersezione tra la navata ed il transetto si staglia la cupola. L'intere pareti sono decorate in maniera delicata e semplice, con medaglioni e lunette di stucchi bianchi.
Pianta
pianta a croce latina con tre navate e abside semicircolare
Coperture
volte a botte sormontata da copertura lignea e tegole
Pavimenti e pavimentazioni
pavimento in lastre di marmo bianco e grigio
Impianto strutturale
muratura continua con copertura con volte a botte sormontata da struttura lignea e tegole
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2009)
L'Altare in pietra "campanedda" lavorata con decorazione floreali e rivestito da 4 pannelli d'argento sbalzato è opera dello scalpellino Antonino Scalisi di Salemi e degli argentieri Amato di Palermo. L'altare è stato solennemente dedicato il 5 dicembre del 2009. Sotto di esso sono state collocate le reliquie dei santi: S. Tommaso Becket, S. Nicola di Bari, S. Ignazio, S. Rita da Cascia, S. Pio da Pietrelcina.
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