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Raito
Vietri sul Mare
Amalfi - Cava De' Tirreni
cappella
sussidiaria
MADONNA DELL'ARCO
Parrocchia Santa Maria delle Grazie
Pianta; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi; Sacrestia; Impianto strutturale; Sagrato
altare - intervento strutturale (2000); presbiterio - aggiunta arredo (2000)
XVII - 1743(fondazione intero bene); XVIII - XVIII(amministrazione intero bene); 1791 - 1793(ampliamento intero bene); XIX - XX(amministrazione intero bene); XIX - XX(restauri vari intero bene); 1905 - 1905(realizzazione ceramica in facciata); 1990 - 1990(restauro affresco)
Cappella della Madonna dell'Arco
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella della Madonna dell'Arco <Vietri sul Mare, Raito>
Altre denominazioni Chiesa Madonna dell'Arco
Chiesetta della Madonna dell'Arco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
barocco napoletano (programma decorativo)
barocco (costruzione facciata)
Notizie Storiche

XVII - 1743 (fondazione intero bene)

La fondazione della cappella (o almeno del suo nucleo originario), secondo qualche studioso, si può far risalire ad un periodo antecedente gli inizi del secolo XVII (epoca di esecuzione dell'affresco presente sull'altare maggiore e raffigurante la Vergine col Bambino). Una della campane, inoltre, reca la data del 1691. Il Della Porta, invece, colloca la costruzione della cappella nel 1743. La cappella fu eretta dagli abitanti di Raito, benché il sito fosse alquanto lontano del centro della loro frazione e molto più vicino a Marina. Per questo il territorio circostante è tuttora compreso nella parrocchia di Raito.

XVIII  (amministrazione intero bene)

Nel corso del secolo XVIII l'amministrazione della cappella, dopo molte controversie, fu affidata a due governatori sotto la supervisione del parroco di Raito. Presso la cappella, inoltre, perché dichiarata rurale, fu possibile amministrare regolarmente i sacramenti.

1791 - 1793 (ampliamento intero bene)

Nel 1791 l'edificio originario, presso il quale la frequenza dei fedeli era molto cresciuta, fu ampliato grazie alle notevoli offerte raccolte. Su un cartiglio, posto all'interno della chiesa sull'altare maggiore, è, invece, riportato che nel 1793 l'edificio sacro fu completamente ricostruito.

XIX - XX (amministrazione intero bene)

Nel 1803 gli abitanti di Raito ed i governatori della cappella furono autorizzati, con rescritto reale, ad istituire presso la chiesetta una cappellania con la celebrazione della messa quotidiana. Durante il secolo XIX la cappella fu amministrata da vari enti governativi e fu regolarmente aperta al culto. Sul finire del secolo e fino al 1930 essa diede ospitalità ad un eremita che provvedeva alla custodia e al culto. In quell'epoca crebbe molto la devozione verso la cappella da parte di pescatori e naviganti, che spesso provvedevano al suo mantenimento.

XIX - XX (restauri vari intero bene)

Vari lavori di abbellimento e restauro si sono svolti nel corso dei secoli XIX e XX. Vanno ricordati la realizzazione del pavimento in ceramica maiolicata nel 1875, opera della Fabbrica Serio ad iniziativa di F. Gaetano da Santo Stefano (in sostituzione del pavimento settecentesco), gli interventi in marmo all'altare maggiore nel 1932 (in sostituzione di tele trafugate), i pannelli ceramici alle pareti laterali (raffiguranti la Vergine e San Gerardo) nel 1974 e i lavori di consolidamento strutturale e messa in sicurezza dell'intero edificio nel 1983 (promossi da Alfonso Pisapia e Augusto Fraschetti).

1905  (realizzazione ceramica in facciata)

Per iniziativa di Domenico Murino e del figlio Vincenzo, nel 1905 fu realizzata un'immagine in ceramica della Vergine con il Bambino posta in facciata, sopra il portale d'ingresso.

1990  (restauro affresco)

Nel 1990 la Soprintendenza si è occupata di restaurare l'affresco della Vergine col Bambino posto sopra l'altare maggiore. Durante l'intervento di restauro sono emerse le figure originali, che sono state riportate alla luce.
Descrizione

La cappella della Madonna dell'Arco sorge in posizione isolata, a valle della frazione Raito di Vietri sul Mare, in un singolare contesto orografico prospiciente la costa. Il territorio circostante, molto acclive e a picco sul mare, si compone di una varietà di terrazzamenti coltivati, zone rocciose e rada edificazione raggiunta da stradine strette e sinuose. La facciata della chiesa, in stile barocco, suddivisa in due ordini e conclusa da un timpano arcuato, prospetta su di un piccolo sagrato belvedere in posizione dominante nel panorama della zona. L'interno è composto da una sola aula rettangolare, a cui si uniscono un vestibolo di ingresso e un sacello absidale (destinato a presbiterio). La partitura architettonica si basa sui quattro pilastri angolari, a pianta articolata, e sulle arcate a tutto sesto, che definiscono le quattro pareti laterali e generano i pennacchi, su cui si erge la cupola a base ellittica trasversale. Le due arcate laterali sono cieche, le arcate frontali, in asse tra loro, formano l'arco tra vestibolo e aula e l'arco absidale di ingresso al presbiterio. Al di sopra del vestibolo, che ha intradosso a volta a crociera di forma oblunga, è collocata la cantoria con balaustra in ferro. La decorazione interna è in stucco, in stile barocco; elemento di notevole interesse è il pavimento maiolicato e policromo. L'illuminazione interna, piuttosto soffusa, deriva essenzialmente dalla finestra in facciata. Il piccolo complesso architettonico comprende anche un corpo di fabbrica su più livelli, a destra della chiesa, adibito a sacrestia, campanile e locali pertinenziali.
Pianta
La chiesa ha pianta centrale a forma rettangolare, ad aula unica; allo spazio centrale quadrato si aggiunge, all'ingresso, un vestibolo rettangolare e, sul fondo, un sacello absidale. La disposizione liturgica è, però, di tipo longitudinale. L'ingresso principale è posizionato in asse alla navata e centrale in facciata; immette direttamente nel vestibolo. Il presbiterio è ospitato nel sacello absidale, rialzato di un gradino, dove sono collocati entrambi gli altari. Alla parete destra del vestibolo (in prossimità dell'ingresso) è posizionato il varco che dà in sacrestia e nei locali pertinenziali.
Facciata
La facciata della chiesa è in stile tardo barocco. Essa è caratterizzata da un doppio registro, scandito da lesene floreali (ai bordi laterali) e marcapiani e coronato da un cornicione aggettante con sovrastante timpano ad arco ribassato, molto prominente. La parte inferiore è occupata centralmente dal portale a piattabanda, con portone in legno e cornici in stucco con motivi a volute; le cornici proseguono al di sopra del portale e racchiudono una elegante edicola, dove è posta un'immagine in ceramica della Vergine, e terminano con un aggetto a cappello. La parte superiore della facciata è, invece, caratterizzata da una finestra ad arco mistilineo, in asse al portale sottostante ed inserita in una cornice in stucco. Tra la chiave di volta della finestra e il soprastante cornicione è collocato un segmento di lesena. Sul lato destro della facciata è posizionato un piccolo corpo di fabbrica corrispondente alla sacrestia (in basso) e al campanile (in alto). La superficie della facciata è rifinita ad intonaco civile nelle tonalità dell'ocra e dell'avorio.
Campanile
Al lato destro della facciata della chiesa sorge un corpo di fabbrica, tripartito orizzontalmente mediante marcapiani e delimitato a desta da una semplice parasta; in esso si aprono una finestra rettangolare (a primo livello) e un piccolo foro trilobato (a secondo livello). Il livello superiore è, invece, occupato da una cella campanaria, aperta anteriormente mediante due monofore affiancate, ai cui lati superiori sono posizionati due pinnacoli. La terminazione è, invece, caratterizzata da una piccola vela campanaria a capanna con monofora centrale.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è un pregevolissimo ed elegantissimo episodio artistico, in maiolica vietrese. E' composto da riggiole decorate a motivi geometrici e floreali con un cromatismo molto vivace (con prevalenza di azzurro cobalto e giallo oro). Esso contiene nella parte centrale lo stemma e la titolazione della cappella. Il disegno del pavimento della chiesa si differenzia da quello della predella. Il motivo decorativo del pavimento della navata mostra un'impronta orientale e si basa sull'intreccio di un nastro di colore bruno su fondo bianco; il nastro contorna alternativamente un motivo geometrico floreale bianco su fondo rosa con cornice rotonda di colore verde ed un motivo floreale quadrilobato di colore azzurro. Il motivo decorativo della predella presenta elementi contrapposti contornati di azzurro, il cui motivo "embricato" si unisce alla campitura a quadretti del motivo floreale più piccolo, di colore giallo.
Coperture
La navata è coperta da una cupola ribassata, a pianta ellittica, su pennacchi angolari; l'abside porta una calotta emisferica; il vestibolo d'ingresso è, invece, coperta da una volta a crociera a profilo ribassato. La sacrestia ha copertura a volta a botte. L'estradosso delle coperture è composto da un tetto a doppia falda spiovente. Il manto superiore di protezione è in tegole.
Elementi decorativi
Gli elementi decorativi sono in stile barocco. All'interno della chiesa emergono gli stucchi ornamentali presenti soprattutto nella parte superiore delle pareti (cornici e volute), ai pennacchi (festoni, volute ed elementi floreali), alla cupola (cornici radiali e bassorilievi) e alle lesene. Notevole rilievo riveste l'altare marmoreo preconciliare e l'artistica edicola soprastante in muratura, marmi e stucchi. Gli intonaci interni sono al civile nelle tonalità dell'ocra e dell'avorio. All'esterno va menzionata l'elegante decorazione barocca in stucco, in tonalità tenui, e il pannello maiolicato in chiave del portale.
Sacrestia
La sacrestia, insieme ad altri ambienti pertinenziali, sorge sulla destra dell'edificio ed è accessibile mediante una porta posta nel vestibolo della chiesa. Tali ambienti, nel complesso, hanno una pianta rettangolare irregolare.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale, di tipo tradizionale, è costituito da muratura continua portante e da membrature murarie a pilastri ed archi. La muratura è in pietrame ricoperta da intonaci decorati e altri rivestimenti. Gli orizzontamenti sono piani e archivoltati. Il tetto ha struttura in legno.
Sagrato
Il sagrato è composto da un piccolo spazio antistante la facciata, a forma di terrazza ad esedra, con parapetto in muratura intonacata di bianco. Esso permette il raccordo tra la stradina antistante, in forte pendenza, e il piano della chiesa. E' raggiungibile lateralmente da due brevi rampe gradinate di diversa lunghezza. Dal sagrato si gode di un incantevole veduta verso la costa e il mare (golfo di Salerno).
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2000)
L'adeguamento liturgico è consistito essenzialmente nella costruzione di un nuovo altare collocato ai limiti anteriori dell'antica predella. L'altare maggiore preconciliare non è stato modificato. Il nuovo altare, rivolto al popolo, è realizzato mediante quattro piedritti in marmo, di cui quelli anteriori (più elaborati) sono poggiati sul livello del presbiterio, quelli posteriori (più semplici) sono poggiati sulla predella dell'altare preconciliare. La mensa superiore, di forma rettangolare, è in marmo. L'intervento risale al 2000 (privo di autorizzazioni).
presbiterio - aggiunta arredo (2000)
In presbiterio sono collocati anche arredi movibili in legno, anch'essi risalenti al 2000: l'ambone (a destra, alla base del gradino del presbiterio) e la sede (a sinistra, a lato della predella).
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