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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Cava de' Tirreni
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
sussidiaria
S. Vito vecchia
Parrocchia San Vito Martire
Pianta; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Sagrato
presbiterio - intervento strutturale (1970); presbiterio - intervento strutturale (1978); presidenza - aggiunta arredo (1978)
X - X(fondazione intero bene); 997 - 1086(menzione in documenti carattere generale); XX - XX(notizie generali intero bene); 1970 - 1970(ampliamento e rifacimento tetto intero bene); 1974 - 1974(traslazione titolo parrocchiale carattere generale); 2000 - 2001(danni sismici
restauri
costruzione campanile intero bene)
Chiesa di San Vito Vecchia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Vito Vecchia <Cava de' Tirreni>
Altre denominazioni Chiesa di S. Vito
Chiesa di S. Vito antica
Chiesetta di S. Vito
Chiesetta "S. Vito vecchia"
S. Vito vecchia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
neoclassico (programma decorativo)
neoclassico (costruzione facciata)
Notizie Storiche

 (fondazione intero bene)

La data della fondazione della chiesa di San Vito non è certa. Essa però viene menzionata per la prima volta in un documento del 984, epoca in cui era già esistente. Intorno a questa primitiva chiesetta si venne a costruire il nucleo originario del Borgo di Cava.

997 - 1086 (menzione in documenti carattere generale)

In due documenti del 997 si fa menzione della chiesa e della sua collocazione. Altre menzioni sono nel dizionario dell'abate cavense Venereo (1066) e in un diploma del duca Ruggiero (1086). Successivamente le notizie sulla chiesetta sono scarsissime, tuttavia essa ha costituito per secoli il principale fulcro religioso del centro cittadino.

XX  (notizie generali intero bene)

Già sede parrocchiale da antica data, nel corso del XX secolo la chiesetta è divenuta inadeguata alla sua funzione, per le sue piccole dimensioni rispetto alla grande crescita urbana e demografica del Borgo. Negli anni '60 si cominciò, quindi, a pensare alla costruzione di una nuova chiesa parrocchiale.

1970  (ampliamento e rifacimento tetto intero bene)

Nel 1970 la chiesetta fu ampliata annettendo un piccolo edificio residenziale che sorgeva in aderenza alla parete absidale e trasformandolo nel nuovo presbiterio. L'altare marmoreo preconciliare fu traslato presso la nuova parete absidale. In questo modo lo spazio interno della chiesetta fu accresciuto. Nel 1970 fu anche rifatto il tetto che versava in condizioni di estrema precarietà. Il nuovo tetto ebbe struttura cementizia.

1974  (traslazione titolo parrocchiale carattere generale)

La nuova chiesa fu costruita, a partire dal 1971, in una differente localizzazione del territorio parrocchiale e fu terminata e consacrata nel 1974 dal vescovo mons. A. Vozzi. In quell'anno il titolo parrocchiale fu trasferito presso la nuova chiesa, mentre la precedente chiesetta assunse denominazione di "San Vito vecchia" e fu destinata ad uso sussidiario.

2000 - 2001 (danni sismici, restauri, costruzione campanile intero bene)

La vecchia chiesetta, danneggiata dal sisma del 1980, è stata restaurata e consolidata integralmente nel 2000/2001, quando si è provveduto anche alla costruzione del campanile, singolare struttura in ferro a vista, sul lato destro dell'edificio. Sono stati anche restaurati interamente gli interni.
Descrizione

La chiesa di San Vito Vecchia sorge nel centro storico di Cava de' Tirreni, il cosiddetto Borgo, dove fiancheggia una delle sue antiche vie principali. Il contesto è caratterizzato da una consolidata stratificazione urbanistica, con recenti interventi di riqualificazione urbana e inserimenti edilizi moderni. La chiesa si sviluppa parallelamente alla strada, sulla quale prospetta con la facciata laterale sinistra. La facciata principale, di gusto neoclassico, invece, risulta meno visibile, ergendosi all'interno di un piccolo sagrato recintato, fruibile solo tangenzialmente. L'edificio sacro presenta caratteri di semplicità sia all'esterno che all'interno. Ha pianta longitudinale, a navata unica, senza transetto, conclusa da un sacello absidale quadrangolare, che ospita il presbiterio. Le pareti dell'aula presentano un doppio ordine architettonico, di cui quello inferiore è scandito da lesene doriche, sormontate da leggera trabeazione, e quello superiore (meno sviluppato) è ripartito mediante semplici paraste e cornici. Tra le lesene del primo livello si aprono tre arcate per lato: quelle di sinistra sono ricavate nello spessore murario, quelle di destra immettono in piccoli spazi adibiti a cappelline laterali e sacrestia; le arcate agli estremi sono a tutto sesto, quelle centrali (più basse) sono a sesto ribassato. Al centro della parete del secondo livello, interrompendo la trabeazione, si aprono un'ampia finestra di modello termale (a sinistra) e una sorta di soppalco a mo' di piccolo matroneo (a destra, al di sopra della cappellina laterale). La copertura di tutta la chiesa presenta una soffittatura a cassettoni. Il sacello absidale, legato all'aula mediante l'arco trionfale (a sesto ribassato), mostra i medesimi caratteri architettonici dell'aula, anche se alquanto semplificati. L'illuminazione naturale, non abbondante, proviene dalle finestre presenti sul lato sinistro della chiesa e da quella in controfacciata.
Pianta
La pianta dell'edificio è a schema longitudinale, di forma rettangolare, a navata unica, a cui si aggiunge lo spazio quadrangolare del sacello absidale, senza transetto. L'aula e il sacello absidale sono separati da tre gradini e dai piedritti di un piccolo arco trionfale. L'ingresso alla chiesa è unico, centrale in facciata, dotato di atrio interno ligneo, sormontato da cantoria. Le pareti laterali presentano tre rientranze simmetriche. A sinistra tali rientranze sono cieche, ricavate nello spessore murario. Sul lato destro, invece, la prima è cieca, la seconda (a metà della navata) si apre verso una piccola cappella laterale con altare, sormontata da una sorta di soppalco aperto ad arco verso la navata, la terza (tra la cappella e il sacello absidale) introduce alla piccola sacrestia. Nel sacello absidale è ospitato il presbiterio, con i nuovi poli liturgici.
Facciata
La semplice facciata neoclassica presenta un solo ordine di lesene doriche, addossate alla parete rettilinea e uniforme, sormontate da una breve trabeazione. Sull'asse centrale si aprono il portale e un finestrone ad esso soprastante. Il portale è in pietra lavorata, a piattabanda, circondato da una cornice in stucco decorativo con mensola superiore; all'interno è collocato il portone in legno. Il finestrone, di modello termale, è molto ampio e circondato da una cornice a stucco. La facciata termina alla sommità con un timpano triangolare, con articolate modanature ed oculo centrale, sovrastato da una croce in ferro al vertice. Il bordo destro della facciata è delimitato, ad angolo retto, da un muro di recinzione. La superficie è trattata ad intonaco civile color bianco e rosa cipria.
Campanile
Il campanile della chiesa, visibile solo lateralmente, è posizionato a destra dell'edificio, circa tra la navata e il presbiterio. E' composto da una struttura aerea in travi reticolari in ferro a vista, con sommità metallica a forma piramidale. Esso ospita tre campane posizionate su tre differenti livelli.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'intera chiesa è formata da lastre di marmo beige arabescato.
Coperture
La copertura della navata e dell'abside è piana, decorata a cassettoni. La cappellina laterale e il relativo soppalco hanno volte a vela ribassata. L'estradosso delle coperture è composto da tetto a regolare doppia falda spiovente, con manto in tegole.
Elementi decorativi
La decorazione interna ha caratteri di sobrietà ed è basata su un cromatismo che abbina il bianco e il rosa cipria, con cui sono trattate le superfici e le modanature. I partiti decorativi sono essenzialmente fatti di cornici varie che sottolineano le membrature architettoniche e formano riquadri e partizioni. Particolarmente caratterizzante è la soffittatura a cassettoni, che copre la navata e il sacello absidale.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è misto; consta di muratura in pietrame ricoperta da intonaco in funzione portante, correlata a pilastri e setti murari, che compongono l'ossatura delle pareti laterali, con muratura di tamponamento. La copertura della navata e del presbiterio è fatta da un solaio cementizio, con travi ricalate a formare un motivo decorativo a cassettoni; altri orizzontamenti sono a volta muraria. La struttura del tetto è in cemento armato.
Sagrato
La facciata della chiesa è preceduta da un sagrato di forma rettangolare che si sviluppa lateralmente ad uno dei principali viali pubblici del centro cittadino. Il sagrato è recintato da inferriata (a delimitazione col viale) e da altri muri laterali; ha pavimentazione in lastre di pietra. Esso ha aspetto di invaso urbano incluso nel tessuto edificato circostante.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
L'adeguamento liturgico è stato eseguito in due momenti. Nel 1970 fu ampliato lo spazio della chiesa con la demolizione della parete absidale di fondo e l'annessione di un antico edificio adiacente, il cui spazio è divenuto il nuovo sacello absidale, aggiunto alla navata. L'altare preconciliare marmoreo fu smontato e ricollocato sulla nuova parete di fondo.
presbiterio - intervento strutturale (1978)
Un ulteriore intervento di adeguamento fu eseguito nel 1978 con la realizzazione di un nuovo piano di calpestio, rialzato di tre gradini, all'interno del nuovo vano absidale (aggiunto nel 1970). Il vecchio altare preconciliare è stato eliminato e al centro del nuovo spazio absidale è stato collocato un nuovo altare rivolto al popolo, costruito in marmo con elementi di recupero provenienti dall'altare preconciliare. Il nuovo altare presenta due piedritti laterali delimitanti il paliotto in marmo intarsiato e scolpito, con mensa marmorea superiore. L'ambone è collocato alla sua sinistra su di un podio addossato alla parete e allo stesso piano dell'altare. In posizione simmetrica rispetto all'ambone, al lato opposto è situato il tabernacolo a colonna. Ambone e tabernacolo sono realizzati con elementi marmorei prevenienti dal precedente altare preconciliare. Non sono conservati i rimanenti elementi marmorei del precedente altare. L'intervento manca di autorizzazioni.
presidenza - aggiunta arredo (1978)
La presidenza è costituita da una semplice seduta in legno tappezzato, collocata su di un ulteriore rialzo, accostata alla parete di fondo del presbiterio (al posto dell'antico altare preconciliare eliminato), inserita in un rivestimento in legno, che integra anche alcune altre sedie e panche laterali.
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