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Corbanese
Tarzo
Vittorio Veneto
oratorio
sussidiario
Beata Vergine di Loreto
Parrocchia Santi Gervasio e Protasio Martiri
Aula; Facciata; Parete esterna; Coperture; Elementi decorativi; Campanile
nessuno
1605 - 1621(realizzazione chiesa intero bene); 1613 - 1857(realizzazioni intero bene); 1750 - 1873(demolizioni parziali intero bene); 1874 - 1876(rifacimenti intero bene); 1918 - 2015(restauro intero bene)
Chiesa della Beata Vergine di Loreto
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Chiesa della Beata Vergine di Loreto <Corbanese, Tarzo>
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (realizzazione chiesa)
Notizie Storiche

1605 - 1621 (realizzazione chiesa intero bene)

Il più antico documento noto che riporta notizie sul Santuario della Beata Vergine di Loreto è relativo ad una patente del Vescovo Leonardo Mocenigo datata 6 aprile 1605. La chiesa viene citata in seguito nell’opera del nobile Giorgio Graziani “Vera descrittione della città di Ceneda” apparsa in Treviso presso Angelo Righettini nel 1621.

1613 - 1857 (realizzazioni intero bene)

Nel 1613 il pittore bellunese Francesco Frigimelica dipinge la pala della Madonna di Loreto per l’altare maggiore. Nel 1848, con il contributo di Pietro Pasquotti di Ceneda, viene realizzato il pronao presente sulla facciata principale. Al 1857 risale la realizzazione della nuova area cimiteriale adiacente alla chiesa.

1750 - 1873 (demolizioni parziali intero bene)

Nel 1750 un terremoto colpisce la zona provocando danni al Santuario. Nel 1873 un nuovo evento sismico colpisce il Santuario causando danni alla struttura.

1874 - 1876 (rifacimenti intero bene)

Nel 1874 viene eretto il nuovo altare in marmo in sostituzione di quello precedente in legno. Due anni dopo, nel 1876, la copertura del Santuario viene rifatta poiché era stata distrutta dalla caduta di un fulmine.

1918 - 2015 (restauro intero bene)

Il 12 maggio del 1918 le campane secolari vennero asportate da parte degli austriaci. Il 3 febbraio 2014 hanno avuto inizio i lavori di restauro conservativo delle finiture esterne che sono terminati nel gennaio 2015.
Descrizione

La piccola chiesa dedicata alla Beata Vergine di Loreto presenta un pronao sulla facciata principale, il campanile addossato al prospetto Nord e una piccola sagrestia sul lato meridionale. All'interno si apre un'unica aula con presbiterio rialzato e coperto da una volta a botte decorata. Sull'altare maggiore è collocata la pala di Francesco Frigimelica dipinta nel 1613 che è tra le prime attestazioni dell'esistenza della chiesetta già nel XVII secolo.
Aula
La chiesa è costituita da un’unica aula che termina con un piccolo presbiterio rettangolare rialzato rispetto al piano della navata e separato da questa da una balaustra in marmo. Dal presbiterio si accede alla piccola sagrestia, annessa al lato meridionale.
Facciata
In corrispondenza dell’ingresso principale della chiesa si colloca un pronao formato da un ordine di colonne in pietra, su basamento, che reggono una copertura lignea.
Parete esterna
Le superfici esterne sono rivestite di intonaco privo di apparato decorativo.
Coperture
Il tetto è a capanna con manto in coppi e la struttura di copertura è in legno, con capriate poggianti su mensole in pietra a vista sulla navata, mentre il presbiterio è racchiuso da un controsoffitto con volta a botte decorata pittoricamente.
Elementi decorativi
Per quanto riguarda opere d’arte e arredi sacri in essa contenuti si possono citare la Pala della Madonna di Loreto dipinta per l’altare maggiore dal pittore bellunese Francesco Frigimelica del 1613 e l’altare in marmo del 1874, che sostituisce il precedente ligneo.
Campanile
Il campanile è addossato al prospetto nord della chiesa ed è costituito da un fusto monolitico intonacato, a base pressoché quadrata, sulla cui sommità si apre la cella campanaria attraverso una coppia di arcate su ciascun lato; al di sopra della cella campanaria si colloca un tamburo a base ottagonale che termina con una merlatura a profilo triangolare.
Adeguamento liturgico

nessuno
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