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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Minori
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
sussidiaria
Santa Lucia
Parrocchia Santa Trofimena
Pianta; Facciata; Coperture; Impianto strutturale; Sagrato
presbiterio - intervento strutturale (1989); presidenza - aggiunta arredo (1989)
993 - 993(fondazione intero bene); XIII - XIV(notizie varie intero bene); XVI - XVI(danneggiamenti intero bene); XVII - XVII(rifacimento intero bene); 1622 - 1622(erezione confraternita); 1927 - 1927(costruzione altare maggiore marmoreo); 1980 - 1982(danni sismici e restauri intero bene); 1989 - 1991(interventi vari intero bene)
Chiesa di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Lucia <Minori>
Altre denominazioni Chiesa di S. Lucia
Chiesa di Santa Lucia alla Fiumara
Chiesa di Santa Lucia V. e M. alla fiumara
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
rinascimento (ricostruzione)
eclettismo (costruzione facciata)
Notizie Storiche

993  (fondazione intero bene)

La chiesa di Santa Lucia è uno degli edifici più antichi di Minori e risale ai tempi della Repubblica di Amalfi. Si ha notizia dell'esistenza della chiesa almeno dal 993, anno a cui risale un documento che elenca i suoi beni ed arredi.

XIII  - XIV (notizie varie intero bene)

Nel secolo XIII, probabilmente, la chiesa divenne fulcro di un cenobio femminile di religiose benedettine e nel secolo XIV fu sede di una confraternita di battenti.

XVI  (danneggiamenti intero bene)

Si ha notizia che nel secolo XVI la chiesa di Santa Lucia minacciava completa rovina. Prima del 1520 presso la chiesa fu eretta una omonima confraternita laicale che aveva il compito di provvedere ai restauri e al mantenimento dell'edificio. A questo secolo risale la pregevolissima composizione lignea soprastante l'altare maggiore.

XVII  (rifacimento intero bene)

Nel corso dei secoli la chiesa ha ricevuto numerosi interventi restaurativi. Agli inizi del Seicento (forse a partire dal 1620) il facoltoso cittadino minorese Giovanni Simone Palumbo investì molti suoi averi per il rifacimento della chiesa, che fu eretta in dimensioni maggiori, e vi lasciò in eredità (1622) tutti i suoi beni. Alla morte del benefattore, lo stesso vescovo, mons. T. Brandolino, provvide al completamento dei lavori.

1622  (erezione confraternita)

Poco prima del 1622 presso la chiesa era stata eretta la confraternita dei Morti, con scopi di beneficenza spirituale.

1927  (costruzione altare maggiore marmoreo)

Nel 1927 fu costruito un nuovo altare maggiore in marmo (dono di Domenico Farace), in sostituzione di quello precedente in muratura.

1980 - 1982 (danni sismici e restauri intero bene)

In seguito a lunghi anni di incuria e al terremoto del 1980, in cui la chiesa ha riportato ingenti danni, essa si trovò in gravissime condizioni statiche e fu chiusa al culto. I lavori di restauro conseguenti, svolti nel periodo immediatamente successivo, sono stati inaugurati il 18 ottobre 1982, con la riapertura al culto.

1989 - 1991 (interventi vari intero bene)

Negli anni 1989-1991 si sono svolti interventi vari a più riprese, tra cui l'adeguamento liturgico del presbiterio.
Descrizione

La chiesa di Santa Lucia sorge in posizione isolata ai margini del centro storico di Minori, immediatamente a sinistra dell'area urbana, ai piedi delle prime aree collinari, in un contesto ancora urbano ma meno densamente costruito e caratterizzato anche da terreni coltivati e giardini. Alla chiesa sono annessi anche la sacrestia ed altri locali posti alla sua sinistra. La facciata dell'edificio, di gusto eclettico, si innalza su di un breve sagrato-cortile e non dispone di un spazio libero antistante adeguato al suo notevole sviluppo in altezza. L'interno mostra un'impostazione architettonica rinascimentale ed ha aspetto di grande sobrietà ed essenzialità, quasi del tutto priva di ornamentazioni. Ha uno sviluppo planimetrico longitudinale, formato da una sola navata coperta a volta a botte e da un'area presbiteriale quadrata e coperta da cupola su alto tamburo. Le pareti laterali sono ripartite mediante una semplice griglia di lesene e marcapiano soprastante, che inquadrano le arcate a tutto sesto su rientranze murarie. Al di sopra del marcapiano è impostata la volta di copertura, caratterizzata da lunette, entro cui sono disposte finestre rettangolari. Tra la navata e il presbiterio è presente una sorta di semplice e robusto arco trionfale su piedritti laterali emergenti, mentre le pareti del presbiterio riportano arcate a tutto sesto su ciascuna faccia. La pavimentazione è composta da modeste mattonelle moderne. Minimi elementi in stucco decorativo sono presenti alle varie pareti e coperture, mentre la parete fondale del presbiterio ospita una notevolissima pala d'altare in legno lavorato e dipinto. Le superfici interne della chiesa sono trattate ad intonaco civile bianco con dipinture in celeste. L'illuminazione interna è piuttosto ampia.
Pianta
La pianta della chiesa è a schema longitudinale e consta di una sola navata, a cui si aggiunge un ampio spazio presbiteriale, di forma quadrata e della stessa larghezza della navata. L'ingresso è unico, centrale in facciata e assiale all'aula; è, inoltre, dotato di atrio interno in legno e vetro. Le pareti laterali sono scandite da un ritmo di lesene e di rientranze (tre per lato). Il presbiterio è rialzato di due gradini (che corrono tra i piedritti dell'arco trionfale, emergenti verso l'aula) ed è definito da lesene angolari, rientranze laterali e parete fondale ospitante l'artistico apparato dell'altare maggiore. Alla sinistra del presbiterio sono collocati gli ambienti della sacrestia e delle pertinenze.
Facciata
La facciata della chiesa, di gusto eclettico, è a salienti. Il corpo principale, al centro, è scandito in due livelli: al primo livello sono presenti il semplice portale a piattabanda, sormontato da edicola ad incasso (con sommità a spioventi) e da una finestra quadrata (con vetri colorati); il secondo livello presenta una serliana centrale con decorazione ad arco ribassato sull'apertura mediana; la conclusione superiore è costituita da un semplice frontone. I salienti laterali hanno a metà altezza nicchie ad arco pieno ospitanti statue marmoree; la sommità è a spioventi. L'impalcato architettonico, che definisce i diversi riparti, si basa su leggere lesene senza capitello e marcapiani piuttosto spessi. La superficie è rifinita ad intonaco civile in tonalità chiara.
Coperture
La copertura della navata è composta da una volta a botte lunettata suddivisa a settori mediante sottarchi. L'area presbiteriale è coperta da cupola su pennacchi e tamburo. La sacrestia ha copertura piana. Gli esterni sono composti da tetto a doppia falda spiovente (sul corpo principale) e da tetto ad ombrello ad otto spicchi (sulla cupola del presbiterio). Il manto di protezione è in cotto tradizionale.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è composto da muratura continua in funzione portante e da setti murari con muratura di tamponamento. Gli orizzontamenti sono archivoltati. La struttura del tetto è in legno e cemento armato.
Sagrato
Dinanzi alla chiesa è presente un piccolo sagrato recintato di breve profondità e di forma allungata, in continuità con aree laterali, in parte destinate a giardino. Sono presenti elementi di arredo e piantumazione. Lo spazio ha aspetto di cortile interno ai margini dell'area urbana.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1989)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato nel 1989 ed è consistito nell'introduzione di nuovo arredo sacro fisso, composto dall'altare, dall'ambone e dal tabernacolo: tutti elementi in marmo bianco e rosso e nello stesso stile compositivo. L'altare, posto al centro dell'area presbiteriale, è realizzato con tre piedritti traforati ed allineati in orizzontale su base marmorea rettangolare, con mensa soprastante. L'ambone è disposto alla destra dell'altare presso i gradini di ingresso al presbiterio, realizzato su base marmorea con piedritto traforato a pianta quadrata e leggio marmoreo soprastante. Il tabernacolo ha aspetto di tempietto su piedistallo, posto alla sinistra dell'altare antico. L'altare antico è stato modificato: la mensa è stata rimossa e i gradini antistanti sono stati ridotti.
presidenza - aggiunta arredo (1989)
La sede è data da una sedia presidenziale in legno dorato e tappezzeria, collocata in fondo sulla predella dell'antico altare.
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