chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Castiglione Ravello Amalfi - Cava De' Tirreni chiesa rettoria SS. Filippo e Giacomo Parrocchia Santa Maria Maddalena Pianta; Facciata; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile; Impianto strutturale; Sagrato presbiterio - aggiunta arredo (1992); presbiterio - aggiunta arredo (2014) 1182 - 1452(preesistenze carattere generale); 1454 - 1454(passaggio di proprietà intero bene); XVI - XIX(amministrazione intero bene); 1577 - 1667(visite pastorali intero bene); 1698 - 1698(ristrutturazione intero bene); 1879 - 1880(restauri intero bene); 1897 - 1897(passaggio di proprietà intero bene); 1935 - 1964(restauri intero bene); 1944 - 1966(istituzione della rettoria intero bene); 1977 - 1977(restauri intero bene); 1996 - 1996(passaggio di parrocchia intero bene); 2014 - 2015(restauro intero bene); 2016 - 2016(opere impiantistiche intero bene)
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
Tipologia e qualificazione
chiesa rettoria
Denominazione
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo <Castiglione, Ravello>
Altre denominazioni
Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo Chiesa di Maria SS. delle Grazie e Santi Apostoli Filippo e Giacomo Chiesa di Santa Maria di Castiglione SS. Filippo e Giacomo
Ambito culturale (ruolo)
romanico meridionale (impianto originario)
maestranze campane (costruzione)
romanico meridionale (costruzione campanile)
Notizie Storiche
1182 - 1452 (preesistenze carattere generale)
Le vicende della chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Castiglione sono legate a quelle del Monastero benedettino femminile di "Santa Maria di Castiglione", cui l'edificio sacro era annesso come chiesa conventuale. Le prime testimonianze che possediamo sull'esistenza del complesso monastico risalgono a due Bolle papali del 1182 (papa Lucio III) e del 1188 (papa Clemente III) e ad un testamento privato del 1190. Il Monastero era conosciuto anche col titolo della "SS. Trinità". Successivi documenti che ne parlano datano al 1201 e 1278. Non conosciamo l'epoca di fondazione del complesso monastico, tuttavia il Camera sostiene che risalga almeno al secolo X. Dopo aver conosciuto una certa floridezza, esso decadde e nel 1403 passò sotto l'amministrazione del Capitolo Cattedrale di Ravello. In seguito venne abbandonato per essere definitivamente soppresso nel 1452 con Breve di papa Nicolò V. Ad eccezione della chiesa, attualmente non resta alcuna traccia del complesso monastico.
1454 (passaggio di proprietà intero bene)
Nel 1454, il vescovo di Ravello, Lorenzo de Riccis, assegnò in proprietà la superstite chiesa al Capitolo Cattedrale di Ravello, che ne divenne curatore. Insieme alla chiesa passarono al Capitolo alcuni circostanti terreni e la vicina spiaggia detta "Marinella", con le loro rendite. In questa circostanza alla chiesa venne dato il titolo dei "Santi Filippo e Giacomo".
XVI - XIX (amministrazione intero bene)
In questi secoli l'amministrazione della chiesa è stata molto problematica. Da varie testimonianze si riscontra un lungo periodo di difficoltà sia per la manutenzione della chiesa, sia per la sua apertura al culto, assicurata in pochissime circostanze.
1577 - 1667 (visite pastorali intero bene)
Le fonti documentarie riferiscono di varie visite pastorali effettuate dai vescovi di Ravello: 1577 (mons. Fusco), 1606 e 1609 (mons. Bennio), 1617 (mons. Bonsio), 1665 e 1667 (mons. Pannicola). Da questi documenti si ricavano alcune descrizioni della chiesa, trovata spesso bisognosa di restauri.
1698 (ristrutturazione intero bene)
Da una scrittura del 1698 si sa che la chiesa era in stato di grave abbandono e rovina. Fu ristrutturata grazie a proventi messi a disposizione dal Monastero di Santa Chiesa della stessa città di Ravello.
1879 - 1880 (restauri intero bene)
Nel 1879, come attesta lo storico Mansi, fu realizzata un'ampia opera di restauro, con l'esecuzione di un intero programma decorativo costituito da intonaci, stucchi e pitture che andarono a coprire le pareti precedentemente in pietra grezza. In questa circostanza vennero realizzati tre altari marmorei e la cantoria nella zona soprastante il portale d'ingresso. Tuttavia il campanile fu lasciato allo stato originario medievale, che ha conservato fino ad aggi.
1897 (passaggio di proprietà intero bene)
Soppressa la diocesi di Ravello e il relativo Capitolo Cattedrale, il vescovo di Amalfi, E. De Dominicis, sul finire del secolo trasferì la chiesa di Castiglione alla Parrocchia San Pietro alla Costa in Ravello, assegnandole anche la cura pastorale degli abitanti, che in questi anni registrarono un grande aumento di numero.
1935 - 1964 (restauri intero bene)
Nel 1935 (come indicava un'epigrafe andata perduta) gli interni della chiesa furono interessati da lavori di restauro su iniziativa della famiglia Sammarco, mentre nel 1964 vi furono lavori di restauro all'esterno.
1944 - 1966 (istituzione della rettoria intero bene)
Verosimilmente nel 1944 la chiesa fu eretta canonicamente in Rettoria e nel 1966 essa ebbe il riconoscimento civile come personalità giuridica. A partire dal 1944 la chiesa conserva un proprio archivio.
1977 (restauri intero bene)
Nel 1977 la chiesa fu interamente restaurata, nel rispetto della veste architettonica e decorativa precedente. In questa circostanza fu ampliata la piccola canonica in sopraelevazione della navata destra.
1996 (passaggio di parrocchia intero bene)
Nel 1996 il vescovo di Amalfi, mons. Depalma, staccò la chiesa e la cura pastorale degli abitanti dalla parrocchia di San Pietro alla Costa in Ravello per unirle alla parrocchia Santa Maria Maddalena in Atrani.
2014 - 2015 (restauro intero bene)
Nel 2014-2015 la chiesa è stata interessata da una serie di lavori di restauro. La facciata principale, che presentava cedimenti e dissesti, è stata sottoposta a lavori di consolidamento strutturale. Tutte le facciate della chiesa sono state rinnovate con il rifacimento del paramento di intonaco in colore ocra. Sono stati eseguiti, inoltre, lavori di ripristino alle coperture, alle volte, alle pareti interne, al pavimento. E' stato rifatto l'impianto elettrico adeguandolo alla normativa. La spesa è stata coperta dalla comunità e dai finanziamenti CEI (8 per mille).
2016 (opere impiantistiche intero bene)
Nel 2016 sono state eseguite opere impiantistiche per la sicurezza dell'edificio (impianto anti intrusione e impianto di videosorveglianza).
Descrizione
La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo in Castiglione sorge in posizione naturalistica molto suggestiva, incastonata a mezza costa lungo l'acclive territorio roccioso, insieme al caseggiato che sostituisce il nucleo edificato della frazione. La chiesa è solidalmente unita a tale caseggiato, ma emerge per la forma ed il trattamento cromatico della superficie. L'edificio sacro, di modeste dimensioni, è preceduto da un piccolo sagrato e presenta pianta longitudinale, a tre navate, di cui quella centrale absidata. La facciata è a due salienti; il campanile, addossato all'abside, è a forma di torre quadrata. Al centro dell'edificio sorge la cupola. Lo stile romanico originario dell'impianto architettonico è visibilmente conservato, benché rivestito di intonaci e stucchi. Il complesso architettonico comprende l'edificio sacro, il campanile, la canonica e altri ambienti pastorali.
Pianta
La pianta della chiesa presenta tipologia longitudinale (anche se poco profonda), a tre navate. La navata centrale è separata da quelle laterali mediante archi a tutto sesto poggianti su semplici pilastri a base quadrata. All'edificio si accede attraverso l'unico portale, che dà in un piccolissimo endonartece sormontato dalla cantoria. La navata centrale si conclude con una breve abside ospitante l'antico altare, dinanzi al quale è stato ricavato lo spazio del presbiterio. Le navate laterali sono di piccole dimensioni, suddivise in quattro campate e presentano alcune nicchie nella muratura. Nella navata destra, al lato del presbiterio si trova il varco che immette nella piccola sacrestia, mentre sul fondo è collocato il battistero.
Facciata
La semplice facciata è a due salienti e mostra la tripartizione interna. Il corpo centrale presenta, in asse, il portale sormontato da una lunetta mosaicata e una finestra con arco a tutto sesto; in alto si conclude a capanna. I salienti presentano simmetricamente finestre archivoltate di varie dimensioni. La superficie è trattata ad intonaco civile di color ocra corallo e cornici color avorio, che contornano le aperture e la sagoma della facciata.
Coperture
La copertura della chiesa è formata da una volta a botte sulla navata centrale e un insieme di volte a crociera che coprono le varie campate delle navate laterali. Particolare è l'inserimento della cupola al centro della volta a botte della navata principale, impostata su pinnacchi che si dipartono dalla trabeazione. Gli estradossi delle volte sono coperti da tetto a spiovente con manto in cotto locale.
Pavimenti e pavimentazioni
Semplice pavimentazione in cotto uniforme.
Elementi decorativi
La chiesa presenta caratteri decorativi piuttosto sobri, in pittura e pochi elementi a stucco. Emergono tuttavia la decorazione a motivi floreali dell'abside e i dipinti della cupola.
Campanile
Il campanile sorge nella parte posteriore della navata destra, ruotato rispetto all'asse della chiesa. Ha pianta a base quadrata e quattro livelli in altezza con rispettive celle e monofore a tutto sesto. E' privo di coronamento. Conserva l'aspetto originario con superficie interamente in pietrame a faccia vista.
Impianto strutturale
La struttura architettonica della chiesa è basata sulla tipologia tradizionale della muratura portante continua e pilastri, con orizzontamenti ad archi a tutto sesto, volte e cupola. Il materiale costruttivo è pietrame locale, malta comune e intonaco di rivestimento.
Sagrato
L'eccezionale posizione ambientale della chiesa le permette di godere di uno splendido sagrato che, pur se di limitate dimensioni, ha l'aspetto di una singolarissima terrazza panoramica a forma quadrangolare, con sedute in muratura lungo alcuni suoi lati e fioriere. Il sagrato, inoltre, si inserisce nell'articolato sistema viario, fatto di stradine gradinate e sentieri, che attraversa il centro del borgo.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1992)
Aggiunta di un decoroso ambone e di una semplice sedia di presidenza; entrambi movibili e in legno.
presbiterio - aggiunta arredo (2014)
Aggiunta di un semplicissimo altare rivolto al popolo, di piccole dimensioni e provvisorio, in legno, sistemato nell'area presbiteriale alla base dei gradini dell'altare preconciliare, senza variazioni del piano di calpestio.