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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Pogerola
Amalfi
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
sussidiaria
Madonna delle Grazie
Parrocchia Santa Marina Vergine
Pianta; Facciata; Atrio; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Sacrestia; Sagrato
presbiterio - aggiunta arredo (1999)
1519 - 1519(fondazione intero bene); 1528 - 1539(costruzione intero bene); XVIII - XVIII(ampliamenti intero bene); 1940 - 1984(restauri e rifacimenti intero bene); 1955 - 1955(elevazione a santuario intero bene); 1999 - 1999(opere varie intero bene)
Santuario della Madonna delle Grazie
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario della Madonna delle Grazie <Pogerola, Amalfi>
Altre denominazioni Cappella della Madonna delle Grazie
Chiesa della Madonna delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
rinascimento (impianto originario)
Notizie Storiche

1519  (fondazione intero bene)

Nonostante le notizie sulle origini del santuario siano incerte e imprecise, gli storici fanno risalire la sua fondazione al 25 agosto 1519, quando il vescovo amalfitano, Gerolamo Planca degli Incoronati, con una sua bolla, la erigeva insieme ad una omonima confraternita.

1528 - 1539 (costruzione intero bene)

La costruzione del santuario non seguì immediatamente la fondazione, ma avvenne successivamente, nel 1539 ad opera degli abitanti del posto (in particolare la famiglia Bonito), riconoscenti per essere scampati alla peste del 1528.

XVIII  (ampliamenti intero bene)

Qualche studioso avanza l'ipotesi che nel tardo Settecento la chiesa sia stata ampliata verso est, con la demolizione della preesistente abside e la costruzione ex novo dell'attuale transetto.

1940 - 1984 (restauri e rifacimenti intero bene)

Una serie di interventi furono promossi a partire dagli anni '40 dal parroco don Pasquale Sacco e comportarono il rifacimento del campanile (1949), la sopraelevazione dell'atrio, per ricavarvi dei locali pastorali, e il conseguente rifacimento del tetto, che andò a coprire le volte estradossate (1950), la dipintura degli interni (1952), la sostituzione dei pavimenti (1958), un ulteriore rifacimento del tetto (1960) e il rinnovamento della facciata (1984).

1955  (elevazione a santuario intero bene)

Il 2 luglio 1955, il vescovo mons. A. Rossini, con decreto episcopale, ha elevato il sacro edificio a santuario mariano.

1999  (opere varie intero bene)

Nel 1999 sono state eseguite opere manutentive, adeguamento degli impianti e risistemazione dell'area liturgica.
Descrizione

Il santuario della Madonna delle Grazie fa parte dell'omonimo complesso monumentale, che sorge al centro di Pogerola, frazione collinare di Amalfi. Il contesto è costituito dal centro abitato di antica fondazione, edificato su un piccolo pianoro elevato sul mare, a poca distanza da esso, e cresciuto con nuclei circostanti abbarbicati sulle pendici collinari di un territorio molto mosso, composto di balze e valli, terrazzamenti, roccia affiorante e terreni a varia destinazione. Il complesso, che comprende, oltre al santuario (edificio principale), anche due sacrestie, il campanile, la chiesa dell'Immacolata e altri locali pertinenziali, è dotato di un pronao unico (ad una sola campata con copertura a crociera), dal quale si accede sia al santuario (in asse) sia alla chiesa (dalla destra). Il pronao, inoltre, occupa il primo livello dalla facciata a capanna, con la quale il complesso prospetta sulla piazza principale del borgo. Lo sviluppo planimetrico del santuario, in prosecuzione del pronao, è a tipologia longitudinale, ad una sola navata, con transetto emergente, senza abside. La navata si suddivide in due campate (coperte a volta a crociera), mentre il presbiterio è ubicato nella campata mediana del transetto, preceduta da un modesto arco trionfale e coperta da una imponente cupola. La parete di fondo, lievemente incassata, accoglie l'altare maggiore preconciliare con soprastante edicola tripartita. I bracci del transetto hanno copertura a botte. La navata è preceduta da un vestibolo interno con copertura a botte policentrica, al di sopra della quale si trova la cantoria con pregevole balaustra aggettante, in legno decorato. Alle pareti della navata sono presenti accentuate paraste con pulvini, su cui si appoggiano le volte a crociera della copertura. L'area presbiteriale, di forma quadrata, è definita da piedritti angolari (con pulvini) e archi a tutto sesto sui quattro lati, sui quali sorge la cupola mediante pennacchi. I bracci del transetto non presentano particolari rilievi architettonici. La sacrestia, a pianta trapezoidale e copertura a volta a schifo, è ubicata lungo la fiancata sinistra dell'edificio. L'illuminazione naturale è piuttosto bassa.
Pianta
La chiesa presenta uno schema planimetrico longitudinale a croce latina, a navata unica con transetto emergente ma priva abside. L'ingresso è unico e centrale sia rispetto al pronao che precede la chiesa sia rispetto all'aula sacra, in cui immette tramite un breve vestibolo (sormontato dalla cantoria). L'aula sacra è suddivisibile in due campate, tra le quali vi sono due accentuate paraste; la campata più interna presenta alle pareti cappelle laterali ricavate nello spessore murario. Il transetto, il cui ingresso dalla navata è segnato mediante i piedritti emergenti di un modesto arco trionfale, è tripartito: la campata mediana, che ospita il presbiterio (rialzato di un gradino), ha pianta quadrata, i due bracci laterali hanno pianta rettangolare; dal braccio sinistro si accede alla sacrestia. Alla parete di fondo della campata mediana è accostato l'altare marmoreo preconciliare.
Facciata
La facciata del santuario, a capanna, ha aspetto singolare e si compone di due livelli. Il primo è occupato quasi interamente da un grande fornice ad arco a tutto sesto che dà accesso al pronao, inquadrato in fasce verticali e spallette murarie ai due lati. Il secondo ordine, cieco e dal profilo superiore a due spioventi inclinati, reca un ovale (al centro e in asse all'arco sottostante), racchiudente un affresco a soggetto mariano. Tra i due livelli corre una fascia marcapiano, mentre altre semplici cornici sono presenti ai cantonali e al profilo inclinato degli spioventi. Alla destra della facciata si sviluppa il prospetto laterale della chiesa dell'Immacolata. La superficie è trattata ad intonaco civile bianco e ocra chiaro.
Atrio
La chiesa è preceduta da un pronao a pianta rettangolare, ad una sola campata, aperta verso la piazza mediante un ampio fornice ad arco a tutto sesto (che corrisponde al primo livello della facciata). E' recintato sul fronte anteriore mediante una artistica inferriata, mentre è chiuso sugli altri fronti. Alla parete di fondo, in asse al fornice anteriore, si trova il portale a piattabanda, che lascia accedere al santuario, sormontato da un tondo decorativo con affresco a tema mariano; alla parete destra si trova, in posizione eccentrica, il portale d'ingresso alla chiesa dell'Immacolata. Entrambi i portali sono circondati da fasce bianche decorative. La copertura è composta da una volta a crociera. La pavimentazione è in pietra e in cotto e presenta un gradino di rialzo rispetto alla piazza antistante. Le pareti sono tutte intonacate al civile color ocra scuro.
Campanile
Il campanile sorge nell'area tra la fiancata destra del santuario e quella sinistra della chiesa, in posizione isolata. Spiccato dalla roccia affiorante, si innalza per cinque livelli, di cui i primi tre a pianta quadrata e gli ultimi a pianta ottagonale. Il terzo e il quarto livello presentano monofore ad arco a tutto sesto sulle varie facce, il quinto ha aperture circolari. Tra i vari livelli sono presenti marcapiani di varia accentuazione, mentre le superfici, trattate ad intonaco civile chiaro, recano lesene angolari. La sommità è costituita da una cupola conica.
Coperture
Le coperture sono costituite da un insieme di volte e dalla cupola centrale. Nella navata sono presenti due volte a crociera in sequenza; nel transetto sono presenti una grande cupola centrale (a sesto pieno), con sottarchi ai quattro lati, e volte a botte ai bracci laterali. La sacrestia è coperta da volta a padiglione a schifo. L'estradosso del corpo principale è formato da tetto a doppio spiovente con manto in cotto; ad esso si collegano altri spioventi minori al transetto. La cupola e la volta della sacrestia sono estradossate; l'estradosso della cupola è rivestito di embrici maiolicati e policromi.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è costituito da piastrelle di cotto tradizionale, posate a cardamone.
Elementi decorativi
La veste decorativa del santuario è piuttosto sobria e basata essenzialmente su cornici e fasce in stucco bianco che contornano le varie membrature architettoniche contrapponendosi alle rimanenti superfici in grigio. Con lo stesso stile è trattato l'intradosso della cupola, in cui le cornici sono disposte a settori radiali.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale dell'edificio è a tipologia tradizionale, con muratura continua portante e orizzontamenti archivoltati a diversa tipologia. Il tetto ha struttura in capriate di acciaio.
Sacrestia
La sacrestia, accessibile dal braccio sinistro del transetto, si sviluppa in adiacenza alla navata ed è composta da uno spazio trapezoidale oblungo.
Sagrato
Il sagrato è costituito dalla piazza principale del borgo, sulla quale il santuario prospetta direttamente. Tale piazza ha forma pressoché quadrangolare e si configura come snodo viario e raccordo dei percorsi che raggiungono i vari nuclei abitati circostanti.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1999)
L'adeguamento liturgico (effettuato nel 1999) non ha comportato variazioni strutturali dell'area presbiteriale, lasciando anche l'altare preconciliare e i suoi gradini inalterati e in loco. Nell'ampia area antistante ad essi, sono stati collocati nuovi poli liturgici fissi: al centro l'altare, in pietra vulcanica bucciardata (costituito da due snelli piedritti disposti a coltello e mensa superiore); a destra, ai margini anteriori del presbiterio, l'ambone (composto dello stesso materiale e stile dell'altare); sempre a destra, appoggiata al piedritto dell'arco absidale, la sede in legno movibile su pedana. L'intervento non dispone di permessi.
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