| Tipologia e qualificazione | chiesa sussidiaria |
| Denominazione | Chiesa della Madonna Addolorata <Morcone> |
| Ambito culturale (ruolo) |
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| Notizie Storiche | XVII (costruzione intero corpo) La costruzione risale alla seconda metà del XVII secolo. Nata come Jus patronatus laicale, fu intitolata a Santa Maria dei Sette Dolori et Anime del purgatorio. Detta chiesa con la retrostante casa per abitazione d'Eremita, fu edificata dal Reverendo D. Manilio de Sannia e dal Clerico Domenico, e fu fatto Jus padronato laicale di suoi eredi e successori come appare per bolla spedita nell'Arcivescovile Corte di Benevento il 9 giugno 1682. Notizie ricavate dall'inventario effettuato il 24 agosto 1687 dal notaio Domenico Cardillo di Morcone. XX (ristrutturazione e consolidamento intero bene) Nel corso degni anni, sono stati effettuati lavori di manutenzione ordinaria, non documentati. Nell'anno 2012 è stato presentato il progetto di consolidamento del tetto e delle fondazioni, curato dall'arch. Luongo Stefania. Ad oggi ancora non risulta attuato. |
| Descrizione |
Dallo stile sobrio, l'impianto planimetrico è ad aula rettangolare con soffitto piano, e tetto a due falde. Il presbiterio è rialzato di un gradino rispetto all'aula. Due finestre rettangolari, poste sulla parete destra entrando nella chiesa, la illuminano di luce naturale, mentre altre due finestre di dimensioni ridotte, con cornice in pietra e inferriata, sono poste sulla parete anteriore. Si accede alla chiesa da due porte, una laterale più piccola, ad oriente, ed una principale con portale in pietra e scritta sull'architrave, situata sulla parete meridionale, posta al centro delle due finestrelle. L'entrata principale è ubicata sotto un atrio a volta, con al centro l'affresco raffigurante la Madonna dei sette dolori, e sedili laterali realizzati in pietra, rialzato rispetto al piano stradale, di tre gradini di pietra. La facciata presenta nella parte inferiore una zoccolatura in pietra regolare, mentre la restante parte risulta realizzata in pietra posta in opera incerta. Un cornicione aggettante, realizzato con tre file di romanelle, divide il prospetto in due ordini, di cui il secondo si alza a vela , nascondendo le falde del tetto, e delimitato sempre da tre file di romanelle. Al centro della facciata, si innalza il piccolo campanile a vela.
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| Adeguamento liturgico |
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