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Fiume
Pieve Torina
Camerino - San Severino Marche
santuario
diocesano
Romitorio dei Santi
Parrocchia di San Vito
Interno; Impianto strutturale; Coperture
altare - aggiunta arredo (1999)
I a.C. - III d.C.(preesistenze intorno); XII - 1148(costruzione intero bene); 1879 - 1879(restauro intero bene); 1886 - 1886(ricostruzione intero bene); 1997 - 1997(restauro intero bene)
Chiesa Romitorio dei Santi
Tipologia e qualificazione santuario diocesano
Denominazione Chiesa Romitorio dei Santi <Fiume, Pieve Torina>
Altre denominazioni Chiesa di San Michele Arcangelo in Profoglio
Eremo delle Colonne
Eremo di Sant'Angelo in Profoglio
Santuario di San Michele Arcangelo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (restauro)
maestranze marchigiane (ricostruzione)
maestranze marchigiane (costruzione)
Notizie Storiche

I a.C. - III d.C. (preesistenze intorno)

Nella grotta retrostante l’altare maggiore si trova un altare di epoca romana, circondato da colonne di marmo cipollino. L'ara per riti propiziatori sorgeva poco distante dalla via per Roma che correva lungo la strada attuale.

XII - 1148 (costruzione intero bene)

La chiesa viene edificata nel corso della metà del secolo XII da monaci Benedettini. In prossimità dell'eremo era una casa per i monaci e forse una foresteria. Parte di un'iscrizione con data poco leggibile daterebbe l'eremo al 1148. Si tratta forse di un rifacimento legato alla munifica donazione di Federico duca di Spoleto e di Alberto, conte della vicina Profoglio.

1879  (restauro intero bene)

Un primo importante restauro è documentato nel 1879, quando Fra' Giacomo Sguaglia originario di Lucca, restaura la grotta.

1886  (ricostruzione intero bene)

L'attuale facciata in stile neoclassico ed il campanile vengono realizzati nel 1886 dal medesimo Fra' Giacomo Sguaglia.

1997  (restauro intero bene)

L'ultimo intervento di consolidamento e restauro della facciata e del campanile viene eseguito in seguito al sisma del 1997.
Descrizione

Il Romitorio dei Santi è dedicato agli apostoli Pietro e Paolo che nella leggenda avrebbero sostato qui prima di andare incontro al proprio martirio. Sorge su una preesistenza romana, legata al culto di dei pagani e testimoniata dall'altare presente nella grotta tra colonne di marmo cipollino. Il primo nucleo risale ad epoca medievale quando eremiti dell'ordine benedettino costruirono un eremo. L'esterno è tuttavia opera dell'ultimo quarto dell'Ottocento. La facciata ne reca i tratti distintivi come il portale sormontato da lunetta o come la presenza del timpano su marcapiano modanato. Ai lati della facciata due lesene in mattoni chiudono il prospetto. Sul lato destro una porta conduce ai sotterranei della chiesa. Dietro la facciata si eleva il campanile, ricostruito insieme alla facciata. A sinistra di questa, nella porzione di muro è inserita un'antica pietra incisa con iscrizione e data poco leggibile, ma sicuramente legata alla fondazione. Analoga iscrizione reca le date del restauro e della ricostruzione ottocentesche.
Interno
Superato l'ingresso si entra nel piccolo spazio in muratura, addossato alla grotta vera e propria. Lo spazio è di forma quadrata con pareti lisce e prive di ornamento. Sulla sinistra si apre una piccola cappella. Proseguendo verso la grotta il passaggio è sollevato su due gradini in pietra, al centro del quale è l'altare. Superatolo si inizia a salire leggermente all'interno dell'eremo rupestre, in parte costruito e voltato con pietre squadrate. Ai lati sono aperti quattro archi a tutto sesto. A sinistra è la statua di San Michele Arcangelo il cui culto è legato all'eremo. Oltre la curva della grotta è l'altare pagano, inserito in uno stretto spazio delimitato da colonne in marmo cipollino. Uno stretto passaggio oltre l'altare conduce in una seconda grotta non del tutto esplorata.
Impianto strutturale
La parte ottocentesca dell'eremo è costruita con mattoni e pietre squadrate, legate con malta. La parte rupestre, scavata nella roccia, ha tuttavia parti in muratura lisciata dal tempo ma riconoscibile come opera di muratura. Gli archi a destra sono in pietra con pilastri tondi dello stesso materiale.
Coperture
La chiesa antistante la grotta ha volta in camorcanna con sezione a tutto sesto. La prima parte della grotta è voltata a botte con blocchi di pietra squadrati. Segue la grotta vera e propria con volta scavata nella nuda roccia.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1999)
L'altare in pietra è ricavato da un reperto archeologico romano con l'aggiunta della mensa su sostegni metallici. L'altare è stato posizionato sul secondo gradino oltre l'arco che introduce alla grotta.
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