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San Severino Marche
Camerino - San Severino Marche
chiesa
sussidiaria
S. Maria della Misericordia
Parrocchia di Sant'Agostino
Interno; Impianto strutturale; Coperture
nessuno
XIV - XIV(costruzione intero bene); XV - XVI(passaggio di proprietà intero bene); XVII - XVII(rifacimento interno intero bene); 1993 - 1994(restauro intero bene); 1997 - 1997(eventi sismici intero bene); 1998 - 2003(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria della Misericordia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria della Misericordia <San Severino Marche>
Altre denominazioni S. Maria della Misericordia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (rifacimento interno)
maestranze marchigiane (restauro)
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

La costruzione della chiesa può esser fatta risalire al XIV secolo. La prima testimonianza risale al 1365: la chiesa, infatti dava il nome al quartiere Santa Maria, uno dei due in cui era diviso il Borgo di San Severino. Anche lo spazio su cui insiste l'attuale sagrestia risale al XIV secolo ed era parte della Loggia della Misericordia, luogo importante per la vita cittadina poiché vi si tenevano le adunanze del Consiglio Generale e del Tribunale della Ragion Sommaria.

XV - XVI (passaggio di proprietà intero bene)

Nel XV secolo la chiesa divenne proprietà della Confraternita di Santa Caterina. con l'occasione, la confraternita approntò un ospedale ed un ricovero nei locali attigui.

XVII  (rifacimento interno intero bene)

Nel XVII secolo l'interno della chiesa venne ristrutturato. L'intero edificio venne ceduto in uso alla Confraternita delle Stimmate.

1993 - 1994 (restauro intero bene)

La chiesa fu oggetto di restauro nei primi anni del decennio 1990.

1997  (eventi sismici intero bene)

La chiesa fu danneggiata dal sisma del 1997.

1998 - 2003 (restauro intero bene)

La chiesa fu oggetto di restauro nei primi anni del 2000. in quest'occasione fu sostituita la copertura in laterocemento con una tradizionale e più leggera copertura con armatura lignea.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria della Misericordia fu eretta nel XIV secolo lungo la direttrice nord - sud all’interno di un più articolato complesso architettonico che delimita l’estremità est della Piazza del Popolo di San Severino Marche. Il fronte principale ovest, infatti, appare come una superficie verticale stretta ed alta, compresa tra l’edificio che segna l’inizio di via Cesare Battisti ed il Palazzo dei Governatori. Il prospetto è caratterizzato, in primo piano a destra, da un alto arco a tutto sesto, in laterizio bugnato, sopra cui prosegue un’alta porzione rettangolare in laterizio bugnato che funge da torre civica e che accoglie, al centro, una finestra rettangolare sovrastata da due quadranti sovrapposti in cui sono stati posizionati due orologi: in alto quello con la divisione temporale in 12 ore, in basso quello con la divisione a 6 ore, detto anche alla romana. La composizione è coronata da un’alta trabeazione modanata su cui poggia una vela campanaria con fornice a tutto sesto, affiancata ai lati da due globi decorativi posti su basamento e sormontata in sommità da croce in ferro. Oltre l’arco, all’interno di una delle campate che costituivano l’antica Loggia della Misericordia, sulla sinistra si apre l’accesso autonomo della sagrestia e sulla parete di fondo si apre il portale principale, caratterizzato da due colonne doriche a fusto liscio che sorreggono un’imponente trabeazione sopra cui poggia un timpano spezzato al centro per lasciare lo spazio ad una finestra quadrata con cornice modanata. Alla sinistra dell’arco è possibile ammirare la versione ottocentesca dell’antica fontana della Misericordia, la cui origine risale al XV secolo e per la quale nel XIX secolo l’architetto Ireneo Aleandri fu incaricato di provvedere al restauro a causa dei danni provocati dalle tubazioni dell’acqua alla sagrestia della chiesa. La fonte è, infatti, addossata alla parete ovest della sagrestia ed è inscritta in un arco a tutto sesto in laterizio, tamponato, che resta a testimonianza dell’antica loggia. Sopra all’arco si aprono due finestre rettangolari sovrapposte, di cui la inferiore è più alta dell’altra. Oltre la copertura della porzione sinistra di prospetto, in secondo piano, è visibile la vela campanaria ad “L” con due fornici a tutto sesto in laterizio. Di difficile lettura gli altri prospetti poiché trattasi di modeste porzioni di murature condivise con gli edifici limitrofi: la parete sud dell’aula, segnata da una finestra rettangolare, esternamente costituisce il limite nord della corte del Palazzo dei Governatori; il muro che si eleva sopra l’arco trionfale e che è segnato al centro da una finestra costituisce di fatto il prospetto nord, parete che emerge al di sopra delle coperture delle costruzioni limitrofe; analoga considerazione può essere fatta per il fronte est, segnato da un’alta finestra rettangolare.
Interno
Superata la loggia sotto l’arco bugnato e varcato l’ingresso, si accede dalla metà del lato destro ad un’aula unica rettangolare divisa in due campate individuate da una serie di paraste ioniche che sostengono un’imponente trabeazione decorativa che corre lungo tutto il perimetro, su cui poggiano le due volte a botte unghiate e delimitate alle estremità da archi in muratura. La campata più distante dal presbiterio è caratterizzata ai lati da due archi a tutto sesto centinati. Sormontato da un arco trionfale a tutto sesto, il presbiterio si sviluppa all’interno dell’invaso emiciclico dell’abside intradossata ed accoglie un pregevole altare preconciliare posto su basamento rialzato di due gradini, che emerge dal centro della nicchia a tutto sesto ricavata al centro della parete curva di fondo. Ai lati dell’altare si aprono due porte: da quella a sinistra è possibile accedere ad un disimpegno collegato sia con la sagrestia, sia con la scala a chiocciola del campanile. L’aula è naturalmente illuminata dalle tre ampie finestre che insistono sopra la trabeazione decorativa sui lati nord, est e sud. L’aula è impreziosita da numerosi affreschi: in un sottarco sono conservati affreschi di Lorenzo Salimbeni, risalenti al 1404; le figure colossali di tre santi risalgono al XVI secolo e sono opera di Bernardino di Mariotto; al 1597 risale la Madonna della Misericordia, opera di Felice Damiani.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra regolari ed inserti in laterizio.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Adeguamento liturgico

nessuno
Nel presbiterio non sono state eseguite le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di arredo e spazio liturgico.
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