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Arcevia
Senigallia
chiesa
conventuale
S. Maria e S. Lucia
Parrocchia di San Medardo
Struttura; Coperture
nessuno
1399 - 1500(costruzione intero bene); XVI - XVI(costruzione del campanile intero bene); 1850 - 1917(rifacimento della facciata intero bene); 1917 - 1917(passaggio di proprietà intero bene)
Chiesa di Santa Maria e Santa Lucia
Tipologia e qualificazione chiesa conventuale
Denominazione Chiesa di Santa Maria e Santa Lucia <Arcevia>
Altre denominazioni Monastero di Santa Lucia
S. Maria e S. Lucia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (rifacimento della facciata)
maestranze marchigiane (costruzione del campanile)
Notizie Storiche

1399 - 1500 (costruzione intero bene)

I monaci agostiniani, proprietari un tempo del complesso monastico, ottennero di costruire all'interno delle mura urbane per motivi di sicurezza. Nel 1399 Bonifacio VIII e poi il vescovo Giovanni de Faitanis diedero il beneplacito. La chiesa tuttavia fu iniziata solo nel 1500.

XVI  (costruzione del campanile intero bene)

Il campanile viene eretto nel secolo XVI in corrispondenza dell'attuale ingresso al convento delle Clarisse.

1850 - 1917 (rifacimento della facciata intero bene)

Nel 1850 l'architetto Giosafat Cesari disegnò la facciata inserendo delle terrecotte che raffiguravano i santi Agostino e Antonio abate. Con l'arrivo delle Clarisse l'ingresso fu spostato sul largo dove è ancora oggi.

1917  (passaggio di proprietà intero bene)

Nel 1917 in seguito alla mancanza di vocazioni e alla necessità economiche, il monastero e la chiesa vengono vendute alle Clarisse che oggi lo abitano.
Descrizione

L'ampia chiesa di Santa Maria ha subito alcune modifiche nel corso dei secoli, ma è ancora ben visibile l'impronta iniziale. La facciata privata ormai dell'ingresso è ripartita su tre salienti. La parte centrale è ampiamente più elevata delle due laterali. Le modifiche apportate nel secolo XX hanno portato l'ingresso sul lato destro della chiesa, dove insiste un portale inserito in mostra di mattoni con timpano mistilineo sormontato da croce. Questa porzione di parete è evidentemente differente dal resto della navata destra per la scelta di rivestimento esterno. Altri due ingressi minori insistono sul lato destro della chiesa, ma vengono usate di rado. Il campanile si eleva sullo stesso lato destro della chiesa, dalla parte opposta all'ingresso. Costruito in pietra è dotato di cella campanaria aperta su quattro lati con monofore centinate. Sul corpo del campanile sono due finestre che danno luce alle scale. L'interno della chiesa si sviluppa ortogonalmente all'ingresso. La pianta a croce latina è ripartita in cinque campate. La navata centrale è scandita da arcate a tutto sesto intervallate da lesene ornate di capitelli corinzi. Sulle navate laterali sono altrettanti altari, tra i quali spicca nella navata sinistra il pregevole altare dell'Annunciazione eseguito da frate Matteo della Robbia in ceramica invetriata. Il presbiterio è invece impreziosito dalla tela raffigurante l'Adorazione dei Magi, opera dell'arceviese Ercole Ramazzani. Sulla parete di controfacciata insiste la cantoria provvista di organo. Al posto dell'ingresso vediamo un pregevole crocefisso in legno. La chiesa è illuminata da finestroni aperti sopra l'imposta delle navate laterali, disposti cinque per parte, alcuni dei quali tamponati.
Struttura
La chiesa è costruita su solide pareti realizzate con tecnica mista di pietra e mattoni, legati con malta. Gli interventi più recenti alla facciata e alla navata destra hanno mutato l'aspetto del rivestimento esterno: le pietre e i mattoni sono disposti in file alternate regolari.
Coperture
Le navate sono coperte con volte a crociera, decorate a stucco e impostate su sezione ad arco a tutto sesto. In corrispondenza delle finestre della navata centrale le crociere vengono raccordate alle aperture tramite voltini a lunetta. Sopra l'imposta delle volte è presente la maglia strutturale in legno, con capriate sulla navata centrale. La superficie esterna è rivestita da un manto di coppi.
Adeguamento liturgico

nessuno
La chiesa non ha accolto le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di spazio ed arredo liturgico.
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