chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Isola delle Femmine Monreale chiesa parrocchiale Maria SS. delle Grazie Parrocchia di Maria Santissima delle Grazie Pianta; Interni; Volta; Elementi decorativi; Prospetto; Campanile presbiterio - intervento strutturale (1990) 1810 - 1810(costruzione intero bene); 1860 - 1860(ampliamento intero bene); 1863 - 1863(erezione canonica intero bene); XX - XX(adeguamento presbiterio); 1903 - 1903(restauro intero bene); 1928 - 1928(sostituzione altare); 1934 - 1934(erezione canonica intero bene); 1950 - 1952(decorazione intero bene); 1953 - 1956(decorazione intero bene); 1972 - 1972(modifiche arredi liturgici); 1982 - 1982(erezione canonica intero bene); 1993 - 1993(restauro intero bene); 1995 - 1995(erezione canonica intero bene)
Chiesa di Maria Santissima delle Grazie
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Maria Santissima delle Grazie <Isola delle Femmine>
Altre denominazioni
Maria SS. delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche
1810 (costruzione intero bene)
Con un prestito ottenuto dalla signora Marianna Balestrino di Palermo, il Cappellano don Michele Lopes incominciò la costruzione della nuova Chiesa.
I pescatori, ottenuti i consensi delle Autorità Civili e Religiose per una nuova costruzione, si impegnarono a contribuire alla raccolta di fondi versando, già dal 3 febbraio 1813, un “1/4 marittimo”, quota corrispondente alla quarta parte di quanto spettava ad un pescatore sul prodotto della pesca.
1860 (ampliamento intero bene)
In principio era una piccola chiesa con una navata, nel 1860 furono acquisite alcune case confinanti alla chiesa per costruire la navata di destra con quattro cappelle e l'altare.
1863 (erezione canonica intero bene)
Con Bolla del 15 Dicembre 1863 l’Arcivescovo di Monreale, Monsignor D’Acquisto, erige la Chiesa Curata di Santa Maria della Grazie e di Sant’Erasmo, da filiale della parrocchia di Capaci, quale sino allora era stata , a nuova parrocchia autonoma, con il titolo di Santa Maria delle Grazie.
XX (adeguamento presbiterio)
Negli anni ’90 si diede inizio all’attuale trasformazione in stile moderno di tutta l’area del presbiterio.
1903 (restauro intero bene)
Nel 1903 si incominciarono i restauri della chiesa esistente. Si rialzò la volta della navata maggiore; si fece il riempimento e il rivestimento di tutto il pavimento della chiesa (ciò comportò la soppressione della piccola cripta che era adibita a sepolture) per livellarlo alla piazza; si comprarono altri piccoli fabbricati adiacenti a sinistra dell’edificio, che permisero la costruzione della navata di sinistra con altre quattro cappelle; si innalzò un tozzo campanile costituito da un vano poco allungato e con una sola apertura frontale arcuata nella quale si stagliava una campana dall’aspetto austero. Esso si concludeva prospetticamente con il suggestivo coronamento di un arco in ferro battuto sormontato da una banderuola segnavento al cui interno vi erano due campanelle. Inoltre venne portata a termine la facciata con lesene e finte colonne addossate alla parete.
1928 (sostituzione altare)
Nel 1928 fu sostituito l’altare maggiore su commissione di una certa signora Anna Lucido in Virga e di altri fedeli di Isola.
1934 (erezione canonica intero bene)
31 dicembre 1934 viene eretta la parrocchia.
1950 - 1952 (decorazione intero bene)
Nel 1950 la volta fu decorata dal pittore Gianbecchina con una pittura raffigurante Maria SS. delle Grazie. L’altare in legno e l’edicola dell’affresco furono rinnovati con manufatti in marmo. Un solenne altare di pregiati marmi policromi fu completato da un bellissimo tabernacolo ornato di colonnine di marmo di Camastra.
L’edicola in legno fu anch’essa sostituita da un elegante tempietto marmoreo, con timpano (nel cui centro era lo stemma Mariano, oggi posto sopra l’edicola addossata alla facciata della Chiesa), retto da quattro colonne scanalate e sormontate da capitelli corinzi in legno dorato, a cornice della Pala del Catalano.
Nello stesso anno la “Dormitio Mariae” o “Madonna Assunta” venne sottratta alla venerazione dei fedeli e conservata per molti anni in un magazzino per poi essere distrutta nel 1975, assieme alla bellissima ed antica statua di legno e sacco raffigurante il Sacro Cuore di Gesù (sostituita nel 1952 con l’attuale statua lignea).
1953 - 1956 (decorazione intero bene)
Nel 1953 iniziarono i lavori per la decorazione pittorica di tutta la Chiesa, che vennero affidati a “mastro” Andrea Chifari e curati da Don Giuseppe Maniscalco. I lavori comportarono anche l’abolizione delle due nicchie laterali all’altare.
Tra il 1955 e il 1956 il Maestro Gianbecchina dipinse l’intradosso della volta. Il 19 marzo 1956 Monsignor Francesco Carpino, Arcivescovo di Monreale, inaugurava l’affresco sul soffitto eseguito da Gianbecchina, opera giovanile che riproduce la Madonna in Gloria, con Gesù Bambino ed Angeli.
Nello stesso anno venne aperta la nuova porticina con il rivestimento interno del tabernacolo.
1972 (modifiche arredi liturgici)
Nel 1972, a seguito di soggettive interpretazioni delle indicazioni conciliari, fu abbattuto il solenne altare di marmo lasciando solamente il residuo tabernacolo addossato alla parete sotto la tela del Catalano; questa, per l’occasione, venne spostata ancora più in alto, con la conseguente definitiva distruzione dell’antico affresco, che ancora esisteva nascosto dalla tela del 1928. Nello stesso anno avvenne la “muratura” delle nicchie ai lati di ogni cappella facilitando negli anni ‘80/’90 la sottrazione di alcune statue alla venerazione dei fedeli.
1982 (erezione canonica intero bene)
Il I settembre 1982 la parrocchia viene elevata ad arcipretura.
1993 (restauro intero bene)
Nel 1993 la chiesa della Madonna delle Grazie è stata completamente rinnovata.
Nel 1993 la torre campanaria è stata nuovamente ristrutturata in forma molto allungata a due piani.
1995 (erezione canonica intero bene)
Il 2 luglio 1995 fu proclamata 'Santuario' da Mons. Salvatore Cassisa, Arcivescovo di Monreale, sotto l'arcipretura di mons. Alonzo Bajada. Nel dicembre di quest'ultimo anno, nella prima navata di destra, è stato collocato un nuovo organo di fattura interamente artigianale e dotato di circa 200 canne e 12 registri, 2 tastiere ed una pedaliera.
Descrizione
La Chiesa, a sistema basilicale in stile Barocco-Rococò, presenta pianta quadrangolare divisa, in senso longitudinale, in tre navate. Il prospetto è intonacato e tripartito.
Pianta
La chiesa presenta il tipico schema a basilica a tre navate, separate ciascuna da colonne. Sul fondo della navata centrale si apre l’abside quadrangolare.
Interni
Sui colonnati che dividono le navate poggiano archi impostati direttamente sui capitelli di ordine dorico, a forma di bacile ricurvo (echino), sormontati a loro volta da parallelepipedi a base quadrata (àbaco). Sulle pareti longitudinali si aprono delle cappelle poco profonde con copertura a volta.
Volta
La navata centrale, più ampia e assai più alta delle laterali, è coperta da una volta a botte lunettata, con struttura in incannucciato. Le navate minori, in stile gotico, sono coperte da tre volte a crociera. Una cupola ottagonale sormonta l'abside.
Elementi decorativi
Dal soffitto domina un’opera giovanile del pittore Gianbecchina: un affresco che riproduce la Madonna in Gloria, con Gesù Bambino ed Angeli. Sopra l’arco frontale che divide l’abside dalla navata centrale è affrescato, sempre dal Gianbecchina, un angelo reggente un cartiglio con la scritta: “Tu nos ab hoste protege” (“Proteggici dal nemico”). La parete absidale è caratterizzata da una pittura parietale a "trompe l'oeil", raffigurante una teoria di archi a tutto sesto, che fanno da sfondo al quadro "Madonna con Bambino" del pittore Eustachio Catalano.
Sulla parete della controfacciata c’è una pittura raffigurante Maria che viene incoronata regina, affresco di V.zo Ventimiglia.
Sulle pareti laterali del presbiterio sono presenti pitture parietali raffiguranti Maria che incontra Elisabetta e l’Annunciazione, di Vincenzo Ventimiglia.
Nelle navate laterali trovano posto altari di Santi ed, in particolare, l'altare della Madonna delle Grazie. Oggi il dipinto del Catalano risalta su un campo visivo di finte, luminose architetture, che riproducono quelle della navata centrale. In una cappella laterale, a sinistra dell'altare maggiore, troneggia il simulacro ottocentesco della Vergine, un tempo adorno di moltissimi ex voto d'oro e d'argento. La Vergine è rappresentata da una statua in radica di cipresso, alta m. 1,70, ricoperta di biacca e dipinta ad olio. La sua immagine è avvolta da un lungo drappeggio color bordeaux, che scende fino ai piedi, lasciando intravedere solo i sandali calzati.
Prospetto
Il prospetto, intonacato e tripartito, è scandito da cornici e paraste scanalate con capitelli fitomorfici in pietra calcarea. La parte centrale, rialzata rispetto alle ali laterali, con il sopralzo di una grande croce in ferro, presenta un portale d’ingresso con timpano , che richiama il coronamento, anche esso costituito da un timpano triangolare. Il portale è sormontato da un oculo finestrato, che si ripete al di sopra delle aperture laterali. L’ala destra ospita un’edicola votiva, dentro la quale è raffigurata in piastrelle policrome l'effige di una Madonna con Bambino.
Sul lato destro, al di sopra della cornice di coronamento, svetta il campanile.
Campanile
Sul lato destro, al di sopra della cornice di coronamento, svetta il campanile.
Il campanile presenta una base compatta su cui è inserito un orologio; l’ordine superiore è realizzato con una loggia ad arco a tutto sesto; l’ordine sovrapposto al primo ha una loggia con bifore, con terminazione timpanata.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1990)
Negli anni ’90 si diede inizio all’attuale trasformazione in stile moderno di tutta l’area del presbiterio.