chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Rue Pramollo Pinerolo chiesa parrocchiale Natività di Maria Vergine Parrocchia di Natività di Maria Vergine Aula liturgica; Presbiterio e altare; Pavimenti e pavimentazioni; Cappelle laterali; Impianto strutturale; Coperture; Campanile altare - aggiunta arredo (1970 ca.) 1841 - 1841(riedificazione intero bene); 1843 - 1843(fine lavori intero bene); 1845 - 1845(stato di conserazione intero bene); 1852 - 1853(graticelle finestre); 1859 - 1859(riparazioni cupola); 2002 - 2002(manutenzioni intero bene)
Chiesa della Natività di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa della Natività di Maria Vergine <Rue, Pramollo>
Altre denominazioni
Chiesa della Natività di Mara Santissima Chiesa della Ruà Chiesa della Ruata Chiesa di Natività di Maria Santissima
Autore (ruolo)
Tommaso Onofrio da Canelli (progettazione attuale chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione intero complesso)
Notizie Storiche
1841 (riedificazione intero bene)
Nel 1841 trattandosi di innalzare una terza chiesa in Pramollo, il Vescovo Chervaz, otteneva che i cattolici dietro elargizioni della Casa Savoia potessero costruire più in basso e presso le case loro la detta chiesa dedicandola alla Natività di Maria Santissima. Il progetto fu eseguito da Tommaso Onofrio di Canelli, cav. ing. idraulico, architetto della reale casa. (Caffaro 1903, v. 6, p. 115)
1843 (fine lavori intero bene)
29 ottobre 1843 consacrazione della chiesa "laonde pur verso quel tempo la seconda chiesa, sulle alture della Ruà, venne completamente abbandonata". (Caffaro 1903, v. 6, p. 115).
"costruita nel 1843 su progetto dell'ing. Tommaso Onofrio da Canelli." (Signorelli 2004, p. 133)
1845 (stato di conserazione intero bene)
Opere del regio patronato 1845, Pramollo, la chiesa è nuova. (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1.24)
1852 - 1853 (graticelle finestre)
Opere del regio patronato 1852, Pramollo, graticelle alle finestre della chiesa verso ponente L. 250 (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1. 28); 1853 Pramollo graticelle alle finestrelle della chiesa L.125 (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1.29)
1859 (riparazioni cupola)
Opere del regio patronato 1859, Pramollo, riparazioni ai danni causati dall’uragano che provocò danni alla cupola della chiesa, muro del giardino e piazzale. L.300 (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1.33)
2002 (manutenzioni intero bene)
"il parroco don Franco Lanfranchini ha di recente fatto eseguire la ripassatura del tetto, sostituire tutte le gronde e le discese, ristrutturare il campanile, le facciate" (relazione Gilli 2002)
Descrizione
La chiesa intitolata alla Natività di Maria Vergine è sita in una posizione più remota rispetto alle borgate facenti parte del Comune di Pramollo. L’edificio orientato secondo l’asse nord-sud e collocato in un area prativa a ridosso della Strada Provinciale, ed è libero su tre lati.
La facciata è composta da quattro colonne tonde richiamanti l’ordine ionico, poggianti sul basamento in pietra e sostenenti la trabeazione aggettante composta da architrave, fregio e cornice ornata. Verso l’alto, segue un frontone dal bordo superiore piano che contiene la scritta di dedicazione; oltre si staglia il massiccio tamburo ottagonale della cupola nel quale si aprono modeste finestre dalla forma rettangolare.
I campi dietro le colonne sono finiti a bugnato liscio interrotto ai lati da due nicchie contenenti statue di San Maurizio e Santa Barbara con scritte di dedicazione; l’ingresso centrale è costituito da un portone in legno a due battenti rifinito con specchiature intagliate. I prospetti laterali sono raccordati alla facciata mediante muri obliqui dotati di finestre rettangolare; essi già denunciano l’organizzazione della pianta di tipo centrale.
Le superfici murarie esterne sono finite ad arriccio tinteggiato color ocra tenue che nella parte alta risulta dilavato e sbiadito.
Aula liturgica
La zona soprastante l’ingresso è sormontata da una corta volta a botte e sopra l’aula insiste la maestosa cupola ornata da lacunari esagonali di dimensioni digradanti a salire, consentendo all’osservatore di percepire un’altezza maggiore rispetto a quella reale.
Le pareti perimetrali presentano campi color rosa tenue interrotti dalle grigie paraste. Le decorazioni sono definite da bordature bianche che riquadrano le specchiature. I riquadri, contenenti croci patenti, sono ornati da raffigurazioni sacre e, nella parte alta, da affreschi raffiguranti simbologie religiose.
Sulla parete di fondo è addossata la bussola lignea, sormontata dalla cantoria con pannelli decorati da dipinti floreali e di strumenti musicali.
Presbiterio e altare
Il presbiterio presenta nella parte centrale due palchi; la parte terminale dello stesso, invece, è chiusa con una quinta laterale. Le pareti sono scandite da pareste che, come gli archi, presentano decorazioni fitomorfe ordinate geometricamente. Al centro della parete absidale campeggia la pala d’altare dedicata alla Natività di Maria Vergine.
L’altare maggiore è costruito in muratura con finitura a imitazione dei marmi policromi marezzati e la mensa è sopraelevata tramite tre gradini in marmo grigio chiaro venato; il manufatto è completato dal ciborio che sorregge il crocifisso. Al di sotto si può notare il tabernacolo con sei candelieri dorati.
Fanno parte dell’arredo liturgico: l’attuale mensa in legno con piano coperto dal mantile bianco ricamato, l’ambone, il seggio, il pulpito ligneo, due confessionali e i banchi in legno. Il fonte battesimale proviene dall'antica chiesa, così come il pulpito, è in marmo e posizionato in un locale adibito a deposito.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è realizzata mediante lastre rettangolari di pietra grigia disposte ortogonalmente.
Il presbiterio è separato dal resto dell’aula dalla balaustra a semicerchio e relativo gradino ed è pavimentato con bargioline quadrate disposte a scacchiera diagonale. La cappella invernale ha pavimento in assito di larice.
Cappelle laterali
L’altare laterale sinistro è dedicato a San Giuseppe ed è composto da un dossale, realizzato a trompe-l'oeil, che riprende le composizioni classiche a imitazione dei marmi policromi venati e con festoni fitomorfi. L’altare laterale destro è intitolato alla Vergine Maria e la struttura è realizzata allo stesso modo di quello di sinistra.
La cappella invernale ha pareti decorate con riquadri bordati da cornici piuttosto elaborate. Alla base della cappella si può notare la zoccolatura dipinta a somiglianza della pietra grigia bocciardata, presente anche nella chiesa. Le pareti sono ornate con rappresentazioni sacre. L’altarino presenta elaborati candelabri dorati. Un semplice banco in legno costituisce la mensa, ricoperta da un semplice mantile bianco.
Impianto strutturale
L'edificio ha pianta centrale da cui diparte il corpo del presbiterio terminante con abside emiciclica.
La sezione è composta dal volume dell’ampio ambiente centrale che si amplia a circa metà altezza; la copertura è a falde triangolari che insistono sul tamburo ottagonale.
Le murature sono costituite presumibilmente da pietre miste a laterizi, unite con malta di calce.
È presente una catena di rinforzo della struttura, in corrispondenza dell’arcone, a metà del presbiterio.
Coperture
Le coperture sono realizzate in lose, sorrette da travature in legno.
Campanile
Il campanile a pianta quadrata è posizionato sul lato est a ridosso del presbiterio. Dalla torre campanaria emergono tre livelli separati da cornici aggettanti e sagomate; in basso si apre una finestrella rettangolare, nel piano successivo si aprono le monofore delle campane. La torre è infine coperta con un tetto a padiglione in lose che sorregge la croce metallica.