chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Cava de' Tirreni Amalfi - Cava De' Tirreni cappella sussidiaria S. MARIA DI LORETO e S. CATERINA Parrocchia San Lorenzo Martire Facciata; Impianto strutturale; Sagrato nessuno XV - XVI(fondazione intero bene); 1780 - 1789(restauri intero bene); 1800 - 1800(restauri intero bene); 1923 - 1923(giurisdizione intero bene); 1960 - XXI(situazione presente intero bene); 1989 - 1989(giurisdizione intero bene)
Cappella di Santa Maria di Loreto e Santa Caterina
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella di Santa Maria di Loreto e Santa Caterina <Cava de' Tirreni>
Altre denominazioni
Cappella di S. Caterina alla Sala Chiesa di S. Caterina alla Sala Chiesa di Santa Maria di Loreto e Santa Caterina S. MARIA DI LORETO e S. CATERINA
Ambito culturale (ruolo)
rinascimento (costruzione)
barocco (rimaneggiamento interni)
neoclassico (costruzione facciata)
Notizie Storiche
XV - XVI (fondazione intero bene)
La cappella di Santa Maria di Loreto e Santa Caterina fu fondata alla fine del XV secolo da Adamiano Damiano (di origini nobili puteolane), che la costruì a sue spese. Fu inaugurata il 4 ottobre 1500. Il fondatore riservò per la sua famiglia il beneficio senza oneri sulla chiesa.
1780 - 1789 (restauri intero bene)
Nel secolo XVIII la chiesa era passata sotto il patronato della famiglia Bartolomeo Pisani e Maddalena Civitella Damiani, che curò i lavori integrali di restauro e rimaneggiamento della decorazione interna secondo il gusto barocco. I lavori terminarono nel settembre 1780, ma una nuova serie di interventi restaurativi furono eseguiti già nel 1789, in quanto l'edificio si trovava nuovamente in condizioni di inagibilità.
1800 (restauri intero bene)
L'edificio era nuovamente cadente alla fine del secolo XVIII e nuovi lavori di consolidamento e restauro furono eseguiti da parte dei coniugi Giovanna Pisani (erede del beneficio) e Giuseppe Potenza. I lavori furono inaugurati nel 1800.
1923 (giurisdizione intero bene)
Il marchese Raffaele Potenza fu Felice (erede del beneficio), con atto del notaio Vincenzo D'Ursi in data 9 luglio 1923, cedette il possesso della cappella alla diocesi di Cava, riservandosi il diritto di patronato.
1960 - XXI (situazione presente intero bene)
Nel 1960, con la costruzione dell'autostrada Napoli-Pompei-Salerno, che ha modificato i luoghi circostanti la chiesetta, questa è venuta a trovarsi in posizione piuttosto isolata e di difficile accesso. Da allora non ha più ricevuto cure ed è stata lasciata al degrado, accresciutosi, poi, in seguito ai danni del terremoto del 1980. Si è provveduto, tuttavia, nel 2005, a costruirvi intorno una struttura di protezione con tettoia metallica. Oggi è quasi ridotta allo stato di rudere, pericolante e inaccessibile.
1989 (giurisdizione intero bene)
Nel 1989 la diocesi ha assegnato la cappella in proprietà alla parrocchia San Lorenzo Martire, nel cui territorio essa ricade.
Descrizione
La cappella di Santa Maria di Loreto e Santa Caterina sorge nel rione Sala, in Cava de' Tirreni, in posizione isolata, circondata da aree verdi e da un contesto urbanistico di moderna espansione, prossimo al centro storico della città. La chiesa ha pianta quadrata, composta da un'unica aula coperta da una volta a vela; ad essa si aggiunge un breve spazio absidale, a fondo retto, coperto da volta a botte, dove è ospitato un altare preconciliare in muratura sormontato da una edicola decorativa. L'ingresso è unico e centrale in facciata. Le pareti laterali non presentano elementi di rilievo. Gli interni mostrano tracce di partiti decorativi di gusto barocco, mentre la facciata è in stile neoclassico.
Facciata
La facciata della chiesa è in stile neoclassico su modello di tempietto greco, ad un solo ordine. Lungo l'asse centrale si trovano il portale a piattabanda e un oculo centrale superiore. La sommità è composta da un frontone triangolare. La superficie reca tracce di intonaco caduto, con modanature e cornici varie.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è di tipo tradizionale, con muratura continua portante e orizzontamenti archivoltati. La struttura del tetto è in legno. Attualmente tutto l'edificio è circondato da una incastellatura metallica di protezione con tetto a doppia falda in lamiera.
Sagrato
Lo spazio circostante l'edificio sacro è stato radicalmente modificato dagli sbancamenti per la costruzione dell'autostrada e dei relativi terrapieni, che hanno lasciato dinanzi alla chiesetta un sagrato di forma irregolare, raccordato alle nuove strade circostanti. Attualmente esso è recintato e inagibile.