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Osasco
Pinerolo
chiesa
parrocchiale
Natività di Maria Vergine
Parrocchia di Natività di Maria Vergine
Aula liturgica; Presbiterio e altare; Cappelle laterali; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Coperture; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (2000 ca.)
1098 - 1098(preesistenze carattere generale); 1246 - 1246(preesistenze carattere generale); 1326 - 1326(preesistenze carattere generale); 1386 - 1386(catattere generale intero bene); 1584 - 1584(preesistenze intero bene); 1808 - 1808(gravi danni intero edificio); 1817 - 1817(passaggio di proprietà intero bene); 1817 - 1822(consacrazione intero bene); 1817 - 1836(inizio lavori intero bene); 1825 - 1825(inizio costruzione campanile); 1888 - 1888(decorazioni interni); 1915 - 1915(pavimentazioni interni); 1939 - 1939(organo interni); 1995 - 1995(ristrutturazione arredo liturgico); 2001 - 2001(rifacimento copertura)
Chiesa della Natività di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Natività di Maria Vergine <Osasco>
Autore (ruolo)
Ceroni, Carlo (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione intero edificio)
Notizie Storiche

1098  (preesistenze carattere generale)

Fino al 1098 Osasco dipendeva dalla canonica di S. Maria di Chieri. In quell’anno il vescovo di Torino, a nome di questa, permutava la corte di Osasco con quanto l’abbazia di S. Maria di Cavour possedeva nei dintorni di Chieri e altrove. Su di essa l’abate di Cavour aveva giurisdizione spirituale e temporale, esercitava diritto di collazione e ne allontanava gli intrusi. (Calzolari, schede storiche-territoriali dei comuni del Piemonte)

1246  (preesistenze carattere generale)

Il 16 agosto del 1246 la "ecclesia Oysasci" è citata in un atto in cui compaiono "dominus petrus plebanus", Guglielmo del Pero e Peronino Cavallo che promettono all'abate di Cavour di stare al giudizio della "curia di lui". (Caffaro, 1903, v. 6, p. 588)

1326  (preesistenze carattere generale)

L’ente ecclesiastico concede privilegi alla comunità, confermati nel 1326 da Filippo di Savoia principe d’Acaia. Dalla stessa data fino al 1335 compaiono nei conti della castellania di Bricherasio le decime di Osasco. (Calzolari, schede storiche-territoriali dei comuni del Piemonte)

1386  (catattere generale intero bene)

"nel 1386, la plebes de Osascho paga il cattedratico al Vescovo di Torino" (Caffaro, 1903, v. 6, p. 588)

1584  (preesistenze intero bene)

La visita apostolica del 1584 riporta che "ecclesiam parochialem plebaniam nuncupatam sub titulo S. Marie, de loco Ozaschi" nei suoi edifici è in pessimo stato, essendo quasi tutta scoperta, non pavimentata e minacciante rovina in più parti. E ciò in causa degli eretici in gran numero dimoranti nella terra di Osasco. (...) Si comanda di restaurare la chiesa, di incrostarla, d'imbiancarla e di pavimentarla "bonis lateribus; di apporvi una sede, per confessioni ampia e decente, fiancheggiata da ambe le parti, con suo coperchio (copercelo) e graticola in ferro (...) si pongano i telai alle finestre (...) si adorni l'altare maggiore e si distruggano gli altri se entro quattro mesi non saranno restaurai, il fonte di laterizio è poco decente e mancante degli accessori ". (Caffaro, 1903, v. 6, p. 588)

1808  (gravi danni intero edificio)

"l'attuale parrocchiale fu costruita lungo l'asse viario principale nel primo quarto dell'800, dopo che il terremoto del 1808 impose la ricostruzione della precedente chiesa, ubicata in altra posizione." (Signorelli, 2004, p. 120)

1817  (passaggio di proprietà intero bene)

Appartiene alla diocesi di Pinerolo dal 1817. (Don Giorgio Grietti, 2017, p. 98)

1817 - 1822 (consacrazione intero bene)

"Costruita tra il 1817 e il 1824 (consacrata nel 1822) in sostituzione della antica chiesa esistente in zona a levante del paese." (relazione Gilli, 2003) "La chiesa parrocchiale di Osasco fu costruita tra il 1817 e il 1824 al posto dell'antica chiesa parrocchiale distrutta dal terremoto del 1808 [...] Nel marzo 1816 fu presentata alla segreteria di Stato dal Conte Enrico Cacherano di Osasco la supplica per la costruzione della Chiesa. Nell'aprile 1817 iniziò la costruzione della chiesa in base al disegno dell'architetto Ceroni [...] Nel 1822 la chiesa fu consacrata dal Mons Bigex, vescovo di Pinerolo". (Montagna C., 2004, p. 12)

1817 - 1836 (inizio lavori intero bene)

L'antica chiesa parrocchiale viene abbandonata e nel 1817, sui disegni del Ceroni, se ne erige un'altra nuova, dedicandola alla Natività di M. V. Secondo la relazione della visita del 1836, risulta costruita di recente per cura del prevosto Bernardi e per le elargizioni del conte di Osasco. (Caffaro, 1903, v. 6, p. 591)

1825  (inizio costruzione campanile)

"Nel 1825 partirono i lavori per la costruzione del campanile." (Montagna C., 2004, p. 13)

1888  (decorazioni interni)

"Nel 1888 vennero dipinti la cupola e le cappelle dal pittore Lauro, sui disegni di Morgari, l'opera eseguita per la munificenza della signora Cristina Claro Demarchi, del Cav. G. B. Bruera e della Compagnia del SS Sacramento." (Montagna C., 2004, p. 13)

1915  (pavimentazioni interni)

"Nel 1915 vennero costruiti i gradini in marmo dell'Altare maggiore e nel 1924 dei due altari laterali. I presbiteri vennero pavimentati con mattonelle alla veneziana." (Montagna C., 2004, p. 14)

1939  (organo interni)

"Nel 1939 la chiesa fu arricchita di un pregevole organo della Ditta Cav. Vegezzi Bossi e figlio Carlo, di Centallo. (Montagna C., 2004, p. 15)

1995  (ristrutturazione arredo liturgico)

"Nel 1995 il Parroco Don Ferdinando Piglione ha fatto rimuovere l'antica balaustra in legno, un confessionale, alcuni inginocchiatoi ed ha fatto costruire un nuovo altare rivolto al popolo in pietra di Perosa." (relazione Gilli, 2003)

2001  (rifacimento copertura)

"Il tetto della chiesa è stato rifatto nel 2001". (relazione Gilli, 2003)
Descrizione

La chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine si trova nel concentrico storico del comune di Osasco. L'edificio è libero su quasi tutti i lati poiché sul lato ovest vi è addossato in parte un fabbricato di civile abitazione. La costruzione non è allineata sul fronte strada, ma essendo arretrata lascia spazio al sagrato, delimitato ai lati da altri edifici. La facciata è in stile barocco piemontese, finita in mattoni a vista ed è composta da un basamento sul quale poggiano le due coppie di lesene con basi, che terminano con capitelli di ordine ionico. Segue la trabeazione sormontata dal frontone triangolare caratterizzato da aggettanti cornici sagomate che sono protette da una copertina realizzata in lose e nel punto massimo è collocata la croce in ferro su di un pinnacolo. L'ingresso centrale ha il portone in legno rifinito con specchiature ed è incorniciato da un portale che culmina con il timpano centinato, seguito da un riquadro che riporta la scritta: “D.O.M. AC DEIPARAE NATAE SACRUM”; poco sopra si apre l'ampio oculo. Il fronte è completato da due statue in marmo collocate nelle nicchie tra le lesene. I restanti prospetti sono finiti a rinzaffo a base calce che lascia intravedere la muratura listata.
Aula liturgica
L’aula è coperta sopra l'ingresso da una corta volta a vela, seguita dalla cupola ovale e da un'altra volta a vela; il presbiterio è definito superiormente da una cupola ovale e sull'abside vi è una volta emisferica. I soffitti sono abbondantemente decorati mediante affreschi di figure sacre e si notano macchie dovute ad infiltrazioni d'acqua; gli arconi sono ornati da motivi floreali dipinti a trompe l'oeil intervallati ritmicamente da croci rosse entro ottagoni color ocra. Le corte volte a botte dei bracci laterali sono decorate con specchiature dai bordi dorati, contenenti stilizzazioni barocche realizzate a trompe l'oeil e separate da croci rosse. Le pareti sono scandite da paraste color grigio tortora che terminano con capitelli ionici oltre i quali vi è la trabeazione composta dal fregio che riporta grandi scritte sacre, la cornice in stucco è aggettante e sagomata; i bracci laterali presentano in alto frontoni triangolari di abbellimento. I riquadri delle pareti sono color giallo crema e ospitano diverse tele antiche. Sulla parete di fondo è addossata la bussola lignea sormontata dalla cantoria costruita in legno e con parapetto ornato da dipinti raffiguranti insiemi di strumenti musicali e composizioni floreali. Il piano regge l'imponente organo inserito in una struttura che termina con il frontone triangolare.
Presbiterio e altare
Al centro della parete absidale campeggia il quadro dedicato alla Natività di Maria Vergine inserito in un'elaborata cornice aggettante in stucco. Nell'abside vi è il maestoso altare tridentino realizzato in marmi policromi di cui prevale quello bianco marezzato, la mensa è coperta con un mantile bianco ricamato e il manufatto e completato dal tabernacolo, il crocefisso ligneo e dagli importanti candelabri dorati. Sul davanti si estende la predella in marmo bianco alta tre gradini. L'attuale mensa moderna è composta da lastre in pietra di Luserna e il piano è coperto da un mantile bianco ricamato. Fanno parte dell'arredo liturgico il seggio, l'ambone, il fonte battesimale in marmo grigio striato sistemato a destra all'inizio del presbiterio, il pulpito ligneo decorato con intagli, i confessionali, statue lignee e i banchi.
Cappelle laterali
Nella cappella laterale destra è presente l'altare dedicato alla Madonna del Rosario, la struttura è stata realizzata in marmi policromi ed completata dai candelabri dorati. Nel lato opposto è collocato l'altare dedicato all'adorazione dell'icona della Madonna e il manufatto è simile a quello sopra descritto.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è realizzata con bargioline quadrate ferruginose e grigie, i pavimenti delle cappelle laterali sono rivestiti con mattonelle in graniglia di marmi. Il presbiterio, sopraelevato di un gradino, è pavimentato con cementine nelle tinte del beige e marrone testa di moro che compongono un disegno geometrico a stelle.
Impianto strutturale
L'edificio ha una pianta a croce greca con bracci di modesta profondità, si restringe nella zona del presbiterio e termina con l'abside emiciclico. La sezione è composta dal volume della navata affiancato dai due ambienti dei bracci laterali il tutto coperto con un unico tetto a padiglione. Le murature sono costituite da pietre miste a laterizi e unite con malta di calce. Sono presenti tre catene di rinforzo della struttura, installate in corrispondenza degli arconi delle volte.
Coperture
Le coperture sono realizzate in coppi, sorretti da travature in legno.
Campanile
Il campanile è posizionato a destra poco dietro la facciata ed è a pianta quadrata con sezione rastremata. Consta di cinque livelli che hanno diverse altezze e le superfici degli sfondati sono finite a rinzaffo al rustico a base calce che lascia intravedere la tessitura muraria. I primi tre livelli hanno gli spigoli finiti a bugnato in mattone a vista; a metà altezza si apre un'apertura ovale incorniciata da laterizi che compongono superiormente un timpano centinato, nel livello sopra vi sono finestre rettangolari con timpani triangolari. Sopra, l'orologio è preceduto da una cornice sporgente in laterizi sorretta da mensole in pietra. Alla sommità vi sono le monofore delle campane tra lesene e oltre vi è il tamburo di chiusura, sormontato dalla croce.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2000 ca.)
L'attuale mensa moderna è composta da lastre in pietra di Luserna e il piano è coperto da un mantile bianco ricamato. Fanno parte dell'arredo liturgico il seggio, l'ambone, il fonte battesimale in marmo grigio striato sistemato a destra all'inizio del presbiterio, il pulpito ligneo decorato con intagli, i confessionali, statue lignee e i banchi.
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