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La Valle
Caldarola
Camerino - San Severino Marche
chiesa
sussidiaria
Madonna della Valle
Parrocchia dei Santi Martino e Gregorio
Interno; Impianto strutturale; Coperture
nessuno
1200 - 1299(costruzione intero bene); 1488 - 1581(proprietà intero bene); 1997 - 1997(rifacimento del tetto intero bene )
Chiesa della Madonna della Valle
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna della Valle <La Valle, Caldarola>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (rifacimento del tetto)
Notizie Storiche

1200 - 1299 (costruzione intero bene)

La chiesa risale alla fine del secolo XIII: nel gennaio 1300 è menzionata nelle "Rationes Decimarum" per pagamenti di cinquanta soldi.

1488 - 1581 (proprietà intero bene)

Nel 1488 era parte della parrocchia di San Martino di Vestignano: sia nel 1535 che nel 1581 i vescovi di Camerino la citano a seguito delle visite pastorali come facente parte della parrocchia di Vestignano.

1997  (rifacimento del tetto intero bene )

A seguito del sisma del 1997 la chiesa fu dotata di un nuovo tetto.
Descrizione

Sorta nel XIV secolo come chiesa indipendente, poi fu di pertinenza della parrocchia di San Martino di Vestignano. La chiesa si trova in una breve pianura ai piedi del castello di Vestignano ed è in posizione semi isolata. Alcuni edifici ad uso agricolo la circondano, ma sono per lo più in rovina. L'edificio è posto sull'asse est-ovest con ingresso aperto a oriente, anche se è presente un secondo portale sulla parete nord. Nello spigolo nord della facciata si eleva un piccolo campanile a vela ad una fornice. La facciata a capanna presenta un portale con doppia ghiera in mattoni intervallata da una cornice in cotto retta da colonnine. L'ingresso termina con architrave mensolato in pietra sopra il quale sta la lunetta sormontata dagli archi del portale. In asse con quest'ultimo è aperta una bifora, piuttosto recente per fattura. Nella muratura si nota un arco rifinito con blocchi di pietra che comprende sia il portale che la bifora.
Interno
Chiesa ad aula con pareti laterali prive di ornamenti e senza altari minori. La chiesa si sviluppa in un unico spazio, metà del quale sta sollevato su un diverso livello di pavimento. Al centro della parete di fondo è presente l'altare preconciliare con pregevole dossale in stucco dipinto a finto marmo dove al centro una nicchia conteneva la statua che oggi è posta a lato del presbiterio. La luce naturale penetra attraverso modeste finestre aperte sul lato esposto a sud.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra irregolari.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Adeguamento liturgico

nessuno
Nel presbiterio non sono state eseguite le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di arredo e spazio liturgico.
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