chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pievefavera Caldarola Camerino - San Severino Marche chiesa sussidiaria S. Maria Assunta Parrocchia dei Santi Martino e Gregorio Interno; Impianto strutturale; Coperture; Campanile nessuno 1170 - 1170(preesistenze carattere generale); 1240 - XV(costruzione intero bene); 1600 - 1699(rifacimento degli interni intero bene); 1693 - 1693(rifacimento dell'altare maggiore intero bene); 1854 - 1854(rifacimento degli interni intero bene); 1997 - 1999(consolidamento e rinforzo strutturale intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Assunta <Pievefavera, Caldarola>
Altre denominazioni
S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (rifacimento degli interni)
maestranze marchigiane (consolidamento e rinforzo strutturale)
maestranze marchigiane (rifacimento del tetto)
Notizie Storiche
1170 (preesistenze carattere generale)
Prima dell'attuale chiesa esisteva una pieve, localizzata nel fondovalle. La prima notizia certa si trova in una pergamena dell'abbadia di Fiastra firmata anche dal priore Pietro "plebanus de Favero" e datata 26 aprile 1170. Dal documento si deduce che la pieve non godeva ancora di piena autonomia ma dipendeva dall'Abbazia di Fiastra.
1240 - XV (costruzione intero bene)
La chiesa risale al XIII secolo. Nel 1240 il cardinale Fieschi assegna ai Da Varano la proprietà del castello di Pievefavera, sorto a difesa della chiesa: nata come pieve divenne poi "ecclesia castri": nel 1263 la pieve risulta infatti incastellata. Nel XV secolo la chiesa fu ornata di portale.
1600 - 1699 (rifacimento degli interni intero bene)
Molto probabilmente nel corso del XVII secolo la chiesa subì una serie di trasformazioni interne. Forse risale a questo periodo l'abbattimento della parte superiore della torre quadrangolare e la sua sopraelevazione per ricavarvi la cella campanaria.
1693 (rifacimento dell'altare maggiore intero bene)
Nel 1693 il marchese Antonio Sparapani fece costruire l'altare maggiore, dedicato all'Immacolata, impegnandosi al suo mantenimento con celebrazioni di messe e con refezione ai sacerdoti nei giorni di festa. Sull'altare fu posto lo stemma della famiglia.
1854 (rifacimento degli interni intero bene)
L'ultima e definitiva trasformazione risale al 1854 quando la chiesa fu rialzata di circa cinquanta centimetri è fu realizzata la volta in camorcanna.
1997 - 1999 (consolidamento e rinforzo strutturale intero bene)
A seguito dei danni riportati nel 1997 la chiesa fu consolidata con tiranti d'acciaio e con risarcitura delle murature. Al contempo fu realizzata una nuova copertura lignea.
Descrizione
All'interno delle mura di Pievefavera, castello facente parte del sistema difensivo di Caldarola, è ubicata la chiesa di Santa Maria Assunta. L'edificio si dispone lungo la direttrice nord ovest-sud est e apre su un raccolto sagrato rivolto a occidente. Rimaneggiata più volte nel corso dei secoli la chiesa fu fondata nel XIII secolo dopo che l'antica pieve, esterna al castello, era andata a fuoco. La facciata presenta un pregevole portale risalente al XV secolo. Costruito con archi a tutto sesto è rifinito con elementi in cotto e colonnine realizzate con mattoni. L'arco esterno è riquadrato da cornice in pietra con timpano. Il portale risulta lievemente aggettante. Assiale all'ingresso fu aperta una finestra termale nel secolo XIX, così come il timpano che conclude il prospetto. A destra della facciata si apre l'arco di ingresso della cinta muraria di Pievefavera e nel punto di giunzione tra le mura e la chiesa si eleva il campanile.
Interno
Chiesa a navata unica, con presbiterio introdotto da arco trionfale. Nelle pareti laterali sono presenti quattro altari minori inseriti in nicchie sottese a trabeazioni lungo le quali corre una scritta dedicatoria alla Vergine. Sopra l'imposta dei cornicioni sono aperte sei finestre termali che danno luce alla chiesa. La volta a botte presenta unghie in corrispondenza delle stesse. Il presbiterio è delimitato da una balaustra ed è sollevato sul pavimento della navata. Al centro della parete dell'abside è fissato un pregevole dossale con colonne lavorate a intagli. Al centro è conservata una pala d'altare di metà Seicento raffigurante l'Immacolata concezione.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra irregolari ed inserti in laterizio.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Campanile
Nato come torre difensiva e d'avvistamento, nel XVII secolo fu dotato della cella campanaria e della cuspide. Il tronco è formato da due blocchi contraddistinti: quello inferiore più ampio e massiccio termina con una cornice a beccatelli tipici delle torri medievali. Il blocco superiore, della stessa dimensione della cella soprastante è liscio e privo di finestre. La cella campanaria è provvista di fornici a tutto sesto con cornici in mattoni. La cuspide a base ottagonale è realizzata in laterizio.
Adeguamento liturgico
nessuno
Nel presbiterio non sono state eseguite le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di arredo e spazio liturgico.