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Apiro
Camerino - San Severino Marche
santuario
diocesano
B.V. Misericordia
Parrocchia dei Santi Urbano e Michele Arcangelo
Campanile; Pianta; Interno; Coperture; Impianto strutturale
altare - intervento strutturale (1970-1979)
1395 - 1399(preesistenze intorno); 1513 - 1524(costruzione intero bene); 1817 - 1856(ricostruzione intero bene); 1920 - 2004(restauro intero bene)
Santuario della Beata Vergine della Misericordia
Tipologia e qualificazione santuario diocesano
Denominazione Santuario della Beata Vergine della Misericordia <Apiro>
Altre denominazioni Chiesa della Figura
Santuario della Madonna della Figura
B.V. Misericordia
Ambito culturale (ruolo)
ambito umbro (decorazione pittorica)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione )
maestranze marchigiane (restauro)
maestranze marchigiane (rifacimento del tetto)
Notizie Storiche

1395 - 1399 (preesistenze intorno)

L'immagine della Madonna della Misericordia viene dipinta intorno alla fine del XIV secolo su un tratto di muro che sorgeva tra la Porta Mercatello e la chiesa di San Salvatore. L'affresco viene attribuito al pittore eugubino Ottaviano Nelli (1375-1444).

1513 - 1524 (costruzione intero bene)

Attorno al sacello dove è dipinta l'immagine della Madonna viene edificata la prima chiesa, costruita tra il 1513 ed il 1524. Nel primo periodo la chiesa era dedicata a San Giovanni ed era proprietà della Basilica Lateranense.

1817 - 1856 (ricostruzione intero bene)

A seguito del sisma del 1817 la chiesa crolla in poco tempo. Nel 1856 viene ricostruita l'attuale chiesa grazie alla cospicua donazione del canonico Valerio Madagnini. Il progetto è attribuito ad un capomastro di nome Barbaresi.

1920 - 2004 (restauro intero bene)

Un primo restauro successivo alla ricostruzione avviene tra il 1920 e il 1921. Durante i lavori del 1960 viene sostituito il tetto originale con uno più recente con struttura in travi di cemento legate da tiranti in acciaio. A seguito del sisma del 1997 la chiesa viene chiusa per inagibilità. I restauri vengono eseguiti tra il 2003 e il 2004.
Descrizione

La chiesa odierna è risultato di superfetazioni ottocentesche sulla base dei pochi resti della chiesa che venne realizzata nel primo quarto del XVI secolo. La facciata con timpano è costituita da fasce di muratura sovrapposte a formare cornici concentriche al centro delle quali è il portale in pietra modanata coperta da architrave sul quale è l'iscrizione latina Mater Misericordiae. Il corpo centrale della chiesa, formato da ottagono sovrasta per poco il colmo del timpano. Ai lati sono i corpi di fabbrica dove sono alloggiate le due cappelle. La luce entra in chiesa attraverso quattro finestre lunettate poste nei lati obliqui dell'ottagono.
Campanile
A sinistra guardando la facciata si erge il campanile della chiesa, impreziosito da cupola a cipolla insistente sulla cella campanaria. il campanile è costruito quasi interamente in mattoni, mentre le pareti della chiesa in prevalenza sono in pietra.
Pianta
La chiesa ha pianta centrale, organizzata su ottagono con lati obliqui di minor lunghezza rispetti ai segmenti lineari. Sui lati obliqui aprono due porte che conducono ad altrettante sacrestie. Queste hanno pianta a triangolo, venendo a completare un quadrato insieme alle cappelle laterali.
Interno
La chiesa si presenta luminosa, con poche decorazioni ma non priva di elementi interessanti. Le pareti dell'ottagono hanno ai vertici lesene con modanature in stucco. Sui quattro lati obliqui altrettante finestre lunettate danno luce all'interno. Altre due illuminano la scarsella dell'abside. A destra è la cappella con il dipinto attribuito a Ottaviano Nelli. La Madonna abbraccia i fedeli coprendoli con il suo ampio mantello, secondo l'iconografia ricorrente nella storia dell'arte. Il dipinto è incorniciato da due lesene che sostengono un timpano curvo. Il presbiterio, sollevato sull'aula con un gradino è arricchito da un dipinto della Crocefissione di Cristo tra i santi Pietro, Francesco e Giovanni Apostolo. La cornice che lo riquadra è in stucco modellato.
Coperture
L'ottagono centrale è voltato da cupola con intradosso a sezione ribassata. La cupola è unghiata in corrispondenza dei lati minori dell'ottagono. Sopra l'imposta della cupola è la struttura in cemento e calcestruzzo che dal 1960 sostituisce la precedente in legno. Le travi portanti disposte sopra la lanterna sono infisse in un cordolo perimetrale di cemento.
Impianto strutturale
La muratura portante che sostiene la chiesa è realizzata con conci di pietra arenaria regolare alla base, mentre le fila più alte sono costituite da pezzatura irregolare di minori dimensioni, legate con calce.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1970-1979)
Durante il settimo decennio del XX secolo è stato smantellato l'altare del 1911 acquistato per la chiesa. Al suo posto è un altare mobile in legno, rivolto verso i fedeli.
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