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Elce
Serravalle di Chienti
Camerino - San Severino Marche
chiesa
sussidiaria
Madonna di Elce
Parrocchia del Santissimo Salvatore
Interno; Impianto strutturale; Coperture
nessuno
1190 - 1210(costruzione intero bene ); XIV - XVI(decorazione pittorica intero bene); XVIII - XIX(ristrutturazione intero bene); 1979 - 2003(consolidamento e restauro intero bene)
Chiesa della Madonna di Elce
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna di Elce <Elce, Serravalle di Chienti>
Altre denominazioni Chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Lucia
Chiesa di San Pietro
Chiesa della Madonna d'Elce
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (decorazione pittorica)
maestranze marchigiane (ristrutturazione)
maestranze marchigiane (consolidamento e restauro)
Notizie Storiche

1190 - 1210 (costruzione intero bene )

La chiesa risalirebbe al periodo compreso tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo.

XIV - XVI (decorazione pittorica intero bene)

La chiesa venne affrescata nel XIV secolo: a questo periodo risale il Santo Stefano sulla parete sinistra del presbiterio. Paolo Bontulli eseguì gli affreschi raffiguranti i Santi Pietro, Paolo e Lucia nel primo quarto del XVI secolo.

XVIII - XIX (ristrutturazione intero bene)

La chiesa venne modificata nel corso dei secoli XVIII e XIX, con contrafforti esterni di rinforzo e con la chiusura di alcune aperture.

1979 - 2003 (consolidamento e restauro intero bene)

Danneggiata dal sisma del 1979, la chiesa fu oggetto di restauro e consolidamento nel corso del decennio 1980. Nuovamente danneggiata dal sisma del 1997, la chiesa subì un ulteriore restauro nei primi anni del 2000.
Descrizione

La chiesa della Madonna di Elce, nota anche come chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Lucia, fu eretta nel XII secolo lungo la direttrice ovest - est nella campagna a sud ovest di Forcella, prossima ai resti del castello di Elce, vicina al confine tra Marche ed Umbria, libera su tutti i lati. Il sagrato della chiesa è delimitato sul versante meridionale da un muro che parte ortogonalmente dal contrafforte angolare destro del fronte principale e si estende da est ad ovest per un tratto lungo quanto la chiesa. Il prospetto principale ovest, a capanna, realizzato in pietra con orditura irregolare, è caratterizzato ai lati da due imponenti contrafforti che limitano la porzione centrale segnata dal portale rettangolare sormontato da arco di scarico in pietra ed affiancato ai lati da due piccole aperture rettangolari; sopra la falda sinistra, parallela al fronte principale, è posta una piccola vela campanaria con fornice a tutto sesto, realizzata in pietra. Il prospetto laterale nord appare privo di aperture, ma è caratterizzato al centro da un contrafforte che, in analogia con i due laterali del prospetto principale, emerge dalla superficie muraria e la divide a metà poiché eretto in corrispondenza dell’arco trionfale interno per contrastare le spinte di quest’ultimo. Ugualmente ciechi si presentano i prospetti est e sud.
Interno
Un’aula unica rettangolare, intonacata, con copertura tradizionale lignea lasciata a vista, naturalmente illuminata dalle sole due finestre di controfacciata. Rialzato di un gradino dal piano dell’aula ed introdotto da un arco trionfale a tutto sesto, il presbiterio accoglie al centro della parete fondale un altare preconciliare alle cui spalle si apre una nicchia ad arco a sesto ribassato in cui è posta una statua della Madonna. Ai lati di quest’ultima e lungo i lati del presbiterio sono visibili ampi tratti di affreschi raffiguranti i Santi Pietro, Paolo e Lucia, realizzati agl’inizi del XVI secolo da Paolo Bontulli. È, inoltre presente un ulteriore affresco, probabilmente antecedente rispetto agli altri, che raffigura Santo Stefano e, sul lato destro dell’aula un lacerto di affresco lascia intravedere alcuni particolari di una Crocifissione con San Sebastiano.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra irregolari.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Adeguamento liturgico

nessuno
Nel presbiterio non sono state eseguite le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di arredo e spazio liturgico.
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