chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Madonna del Piano Serravalle di Chienti Camerino - San Severino Marche chiesa sussidiaria Madonna del Piano Parrocchia del Santissimo Salvatore Interno; Impianto strutturale; Coperture; Elementi decorativi altare - intervento strutturale (1970-1979) 1450 - 1499(preesistenze intero bene ); 1517 - 1587(costruzione intero bene); 1520 - 1599(decorazione pittorica intero bene); 1542 - 1698(proprietà intero bene); 1851 - 1851(restauro intero bene); 1997 - 2000(restauro e rifacimento del tetto intero bene)
Santuario della Madonna del Piano
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Santuario della Madonna del Piano <Madonna del Piano, Serravalle di Chienti>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
ambito marchigiano (decorazione pittorica)
maestranze marchigiane (restauro)
maestranze marchigiane (rifacimento del pavimento)
Notizie Storiche
1450 - 1499 (preesistenze intero bene )
In questa zona tra i comuni di Serravalle e Foligno esisteva in origine un'edicola sacra con il dipinto raffigurante la Madonna con Gesù Bambino oggi conservato dietro l'altare maggiore. Da analisi stilistiche si pone l'opera nella seconda metà del XV secolo.
1517 - 1587 (costruzione intero bene)
La chiesa fu costruita probabilmente a partire dal 1517 a maggiore protezione dell'immagine. In documenti del XVI secolo si legge che era denominata Santa Maria di Valle Verde e fu posta sotto la giurisdizione della diocesi umbra di Spoleto fino al 1587.
1520 - 1599 (decorazione pittorica intero bene)
Le superfici affrescate lasciano immaginare un'intensa attività pittorica nel santuario. La firma più importante è quella di Paolo Bontulli originario della frazione di Percanestro che operò nel 1520. Altri artisti dipinsero nell'arco della seconda metà del secolo XVI.
1542 - 1698 (proprietà intero bene)
Per tutelare l'autonomia della chiesa fu stabilito che facesse capo alla Basilica Lateranense: nel 1698 venne fatto redigere un documento che attestava l'unione di Santa Maria del Piano all'abbazia di San Salvatore di Acquapagana al 1542.
1851 (restauro intero bene)
Nel suo libro del 1913 lo storico Feliciangeli riportava che la chiesa di Santa Maria del Piano fu restaurata nel 1851: la data era incisa su un mattone della volta che oggi non è più visibile.
1997 - 2000 (restauro e rifacimento del tetto intero bene)
A seguito del sisma del 1997 la chiesa fu sottoposta a restauro che comprese anche i lavori di rifacimento del tetto.
Descrizione
Costruito nella pianura che precede il confine tra Marche e Umbria, il santuario della Madonna del Piano risale al secolo XVI. Intorno al 1542 la proprietà fu attestata alla Abbazia di San Salvatore che si trova nella frazione Acquapagana. La chiesa è costruita sulla direttrice nord est-sud ovest e affaccia a nord. Intorno ci sono soltanto campi coltivati e terreni adibiti a pascolo. Nel passato tuttavia la chiesa fu oggetto di intensa attività artistica. Oggi rimane periferica rispetto al capoluogo comunale ed è officiata di rado. L'ingresso è preceduto da un portico retto da pilastri e chiuso da un'inferriata. Sotto il colmo del tetto è aperto un oculo contornato da mattoni disposti a coltello. Il santuario è costituito da corpi di fabbrica a diversa altezza frutto di interventi di ampliamento occorsi durante i secoli. La parte più antica è sicuramente il presbiterio. Sopra l'imposta del tetto si eleva il campanile molto esile per dimensioni. La cella campanaria è coperta da un tetto a padiglione preceduto da cornici in cotto.
Interno
L'interno è formato da due aule contigue collegate attraverso l'arco in muratura a tutto sesto. L'aula a nord risulta essere più bassa della principale per la quota di imposta del tetto. La luce naturale proviene da finestre aperte sul lato rivolto a est. Dietro l'altare una porta mette in comunicazione il presbiterio con la sacrestia.
L'altare maggiore in muratura è al centro della pedana che lo solleva sul pavimento dell'aula. Al centro della parete di fondo una cornice in legno dorato riquadra l'immagine della Madonna con il Bambino, probabilmente presente nell'edicola all'origine della costruzione del santuario.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra irregolari ed inserti in laterizio.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Elementi decorativi
La chiesa risultava un tempo coperta di affreschi. Nella prima aula dopo l'ingresso sono presenti sulla parete destra alcuni affreschi ben conservati. Una cornice dipinta separa i vari temi trattati: il primo quadro ritrae la Madonna col Bambino seguito dal secondo quadro dove è raffigurato San Francesco mentre riceve le Stimmate. Seguono altri dipinti più compromessi da lacune e macchie. Un secondo registro sulla medesima parete risulta quasi illeggibile. Sulla parete opposta a sinistra per chi entra è interessato da alcune finte architetture ormai compromesse per leggibilità e dalla Crocifissione, a ridosso della spalla dell'arco. Nell'ideale prosecuzione della parete sinistra oltre l'arco sono presenti altri lacerti di affresco dove si indovinano i soggetti della Misericordia e dalla Natività di Cristo.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1970-1979)
L'altare originario fu staccato dalla parete di fondo e posizionato al centro del presbiterio dopo alcune modifiche. Il paliotto fu conservato e riproposto. Alle spalle dell'altare sta il tabernacolo posto sulla mensa dell'altare preconciliare.