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restauro
adeguamento liturgico
Gagliole
Camerino - San Severino Marche
chiesa
parrocchiale
S. Michele Arc.
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Interno; Impianto strutturale; Coperture
presbiterio - aggiunta arredo (2000)
1171 - XIII(costruzione intero bene ); 1400 - 1499(rifacimento della facciata intero bene); 1490 - 1510(decorazione pittorica interno); 1570 - XVII(rifacimento degli interni intero bene); 1800 - 1824(ricostruzione dell'abside intero bene); 1997 - 1999(restauro intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Gagliole>
Altre denominazioni S. Michele Arc.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (rifacimento della facciata)
maestranze marchigiane (decorazione pittorica)
maestranze marchigiane (rifacimento degli interni)
maestranze marchigiane (ricostruzione dell'abside)
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

1171 - XIII (costruzione intero bene )

La chiesa è documentata fin dal 1171 come dipendenza della pieve di San Zenone dalla quale ricevette il fonte battesimale nel XIII secolo.

1400 - 1499 (rifacimento della facciata intero bene)

Nel corso del XV secolo viene ridisegnata la facciata nei particolari del portale in laterizio, del rosone e del timpano.

1490 - 1510 (decorazione pittorica interno)

La chiesa è decorata da affreschi del tardo Quattrocento e del primo Cinquecento, opere delle scuole pittoriche sanseverinate e camerinese.

1570 - XVII (rifacimento degli interni intero bene)

Nella seconda metà del 1500 la chiesa subì una riprogettazione degl'interni, in particolare furono oggetto di intervento le navate laterali, il presbiterio e l'articolato dossale dell'altare in cui sarà poi accolta la pala del XVII secolo.

1800 - 1824 (ricostruzione dell'abside intero bene)

Nel primo quarto del XIX secolo l'abside fu demolita e ricostruita: anche il presbiterio dovete subire, di conseguenza, un adattamento. La chiesa fu riconsacrata dall'arcivescovo di Camerino nel 1824.

1997 - 1999 (restauro intero bene)

La chiesa è stata oggetto di restauro, consolidamento e rifacimento parziale del tetto in seguito ai danni provocati dal sisma del 1997.
Descrizione

Eretta lungo l’asse nord ovest - sud est nel pieno centro del capoluogo, parte di un complesso che sorge sulle pendici di sud ovest del colle di Gagliole e che comprende casa canonica e sagrestia, la chiesa di San Michele Arcangelo si affaccia su Largo Don Minzoni col prospetto principale nord ovest, intonacato, a capanna, caratterizzato da uno zoccolo in laterizio raccordato sia alla pregevole cornice del portale a tutto sesto, sia alle paraste site in prossimità dei limiti di prospetto che sostengono una trabeazione, articolata alla base da una sequenza di archetti ciechi, su cui poggia un timpano con cornice ugualmente lavorata. Al centro del prospetto un oculo cieco con cornice in laterizio è la traccia del precedente rosone chiuso in occasione del posizionamento di organo e cantoria in controfacciata. La dimensione considerevole del volume della chiesa ben riesce a controbilanciare l’imponenza della torre campanaria a base quadrata, realizzata in pietra, posta nell’angolo est del complesso, alla sinistra del prospetto principale. La cella campanaria, in laterizio con quattro fornici a tutto sesto inscritti in paraste angolari e trabeazione a rilievo, è coperta con tetto a padiglione rivestito in coppi, sormontato da un castelletto in ferro che ospita due ulteriori campane.
Interno
La chiesa è composta da un’aula intonacata, a tre navate che si estendono per quattro campate: le minori laterali coperte con volte a crociera, al termine delle quali si stagliano su parete cieca due pregevoli altari lignei in finto marmo e la principale centrale coperta con volta a botte in camorcanna, unghiata in corrispondenza delle aperture poste in alto sopra la trabeazione. I pilastri quadrangolari, che separano le navate, sono ornati sui fronti della navata centrale con lesene che sorreggono l’imponente trabeazione decorativa che va a raccordarsi con quella di presbiterio ed abside. L’imponente arco trionfale a tutto sesto, la balaustra in ferro battuto e il piano rialzato di un gradino rispetto alla quota dell’aula segnano l’inizio del presbiterio che, sviluppato su impianto quadrangolare, anch’esso voltato a botte in camorcanna, ospita un pregevole altare ad urna. Questo spazio è perfettamente raccordato con l’invaso emiciclico dell’abside: ai lati del dossale in cui fa mostra una pregevole pala, quattro nicchie centinate ospitano altrettante effigi di santi. Il catino absidale, emisferico, è caratterizzato da tre unghiature di cui le due laterali consentono ad altrettante finestre l’illuminazione naturale dello spazio. Alla medesima funzione contribuiscono per il resto dell’aula le cinque lunette poste sul lato sud ovest e le quattro poste sul lato nord est. In controfacciata una cantoria lignea sospesa sull’ingresso, con balaustra convessa verso l’aula, ospita un pregevole organo. Nel corso dei lavori di riparazione dei danni provocati dal terremoto del 1997 sono stati rinvenuti e restaurati pregevoli affreschi dei secoli XV e XVI, ascrivibili alle scuole sanseverinate e camerte, che raffigurano Santa Caterina d'Alessandria, San Luca, Sant’Antonio da Padova, Sant’Antonio abate e San Giuseppe.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra irregolari ed inserti in laterizio.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2000)
Al termine del restauro seguito al sisma del 1997 è stato posizionato nel presbiterio un altare laterale, staccato dal dossale per permettere la celebrazione rivolta ai fedeli. Nel presbiterio rimane ancora la balaustra preconciliare.
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