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restauro
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Camerino
Camerino - San Severino Marche
basilica
parrocchiale
S. Venanzio
Parrocchia di San Venanzio Martire
Interno; Impianto strutturale; Coperture; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1979)
I - IV(preesistenze carattere generale); XIII - XIV(costruzione intero bene); 1450 - 1480(rifacimento degli interni e della facciata intero bene); 1590 - 1599(costruzione abside); 1769 - 1876(allestimento degli organi interno); 1799 - 1800(danni sismici intero bene); 1800 - 1899(consolidamento campanile); 1836 - 1875(ricostruzione intero bene); 1970 - 1990(consolidamento e rinforzo strutturale intero bene); 1997 - 2000(consolidamento e restauro intero bene); 2016 - 2019(restauro intero bene)
Basilica di San Venanzio
Tipologia e qualificazione basilica parrocchiale
Denominazione Basilica di San Venanzio <Camerino>
Altre denominazioni S. Venanzio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze umbre (rifacimento degli interni e della facciata)
maestranze marchigiane (costruzione dell'abside)
maestranze marchigiane (consolidamento del campanile)
maestranze marchigiane (ricostruzione )
maestranze marchigiane (consolidamento e rinforzo strutturale)
maestranze marchigiane (consolidamento e restauro)
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

I - IV (preesistenze carattere generale)

L'ubicazione "extra-moenia" della chiesa e la presenza, al di sotto del pavimento, di tombe romane suggeriscono che l'area fosse inserita in una zona cimiteriale romana e attestano la probabile esistenza di un edificio sacro paleocristiano sorto sopra la tomba di San Venanzio subito dopo il suo martirio. Resti di tale edificio furono ritrovati durante la ricostruzione del secolo scorso e nei recenti scavi.

XIII - XIV (costruzione intero bene)

Le prime attestazioni circa l'esistenza della Chiesa di San Venanzio risalgono al 1218, anno in cui i canonici della stessa, già collegiata, sottoscrivono un atto riguardante la Pieve di Bovigliana. Dell'edificio romanico-gotico permangono notevoli tracce nell'organismo architettonico attuale. Nel secolo XIV furono condotti a termine alcuni lavori nella chiesa danneggiata dal sacco svevo del 1259. A questo periodo risalgono alcune parti della facciata

1450 - 1480 (rifacimento degli interni e della facciata intero bene)

Nella seconda metà del secolo XV vennero realizzati importanti lavori all'interno della chiesa e sulla facciata. Tali opere furono commissionate dal priore Ansovino di Angeluccio dei Baranciani allo scultore Polidoro di Stefano di Perugia durante il governo di Giulio Cesare Da Varano. Sul timpano vi era la seguente iscrizione, oggi illeggibile: IULII CAESARIS AUSPICIO PINNACULM TEMPLI POSITUM FUIT ANNO MCCCCLXXX`

1590 - 1599 (costruzione abside)

Alla fine del secolo XVI il cardinale Mariano Pierbenedetti commissionò l'atterramento dell'abside medievale e la sua ricostruzione. Sotto il presbiterio fu ricavata una cripta per conservare il mausoleo di San Venanzio. Il progetto fu affidato all'architetto Domenico Fontana. Le reliquie del santo furono trovate nel 1558 durante alcuni lavori di sistemazione dell'abside.

1769 - 1876 (allestimento degli organi interno)

Nel 1871, proveniente dalla chiesa di San Francesco, venne collocato sulla cantoria in "cornu evangelii" un organo riadattato nel 1853 da Domenico Fedeli. Nel 1876 invece venne collocato nella cappella del Santissimo Sacramento un organo del 1769 di Giovanni Fedeli, proveniente dalla chiesa della Santissima Annunziata.

1799 - 1800 (danni sismici intero bene)

Il terremoto del 1799 distrusse parzialmente il monumento, risparmiandone le strutture principali. Il 5 luglio 1800 l'architetto Andrea Vici stilò una relazione per la Congregazione del Buon Governo nella quale si legge che 'caddero varie porzioni delle sue volte e le residuali minacciano rovina insieme al catino che sorge sopra il tetto'.

1800 - 1899 (consolidamento campanile)

Nel secolo XIX gli archi ogivali del primo ordine del campanile vennero tamponati con muratura in laterizio probabilmente durante gli interventi di ricostruzione. Tali opere furono necessarie per consolidare la struttura.

1836 - 1875 (ricostruzione intero bene)

I progetti di ricostruzione dell'architetto Benedetto Piernicoli del 1802 non ebbero seguito. La ricostruzione dell'edificio, su progetto dell'architetto Luigi Poletti, iniziò nel 1836. Il progetto prevedeva il mantenimento ed il restauro delle strutture ancora esistenti. Il Poletti vi lavorò fino al 1868. Nel 1868 l'architetto Pietro Benedetti, collaboratore del Poletti, subentrò nella direzione dei lavori. La chiesa viene riaperta al culto il 9 maggio 1875.

1970 - 1990 (consolidamento e rinforzo strutturale intero bene)

Nel 1970 furono eseguiti alcuni restauri all'interno della chiesa. Nel 1979 furono consolidate con micropali le fondazioni del transetto e della zona sud e sud-est dell'abside, mentre le murature furono consolidate con iniezioni di malta di cemento. Nei primi anni '80 furono consolidate la facciata, il pronao (dove era crollata una trave) e il campanile. Successivamente fu rinforzato il tetto della navata centrale e sostituite le travature delle coperture delle navate laterali. Alcune travi il legno del tetto della sacrestia vennero sostituite con travi prefabbricate tipo REP. Infine negli anni '90 si intervenne nella cripta consolidando le fondazioni delle colonne.

1997 - 2000 (consolidamento e restauro intero bene)

Lo sciame sismico del 1997 provocò il cedimento delle fondazioni dell'absidale e della sacrestia. Nella seconda metà del 1999 la Conferenza dei Servizi approvò il progetto di riparazione, ripristino e miglioramento sismico che prevedeva il consolidamento della fondazione absidale con pali in cemento armato. Inoltre fu sistemato il tetto e le murature portanti laterali. I lavori furono consegnati il primo febbraio 2000.

2016 - 2019 (restauro intero bene)

In riparazione dei danni subiti nel sisma 2016, la chiesa è in fase di restauro. Parte della navata è già stata ripristinata e gran parte del presbiterio verrà presto liberata dai ponteggi.
Descrizione

L'imponente basilica di San Venanzio fu edificata nel XII secolo sul sedime di una precedente chiesa edificata nel luogo del martirio del santo. A partire dal XIII secolo la chiesa acquistò importanza e venne elevata a collegiata. Rimaneggiata più volte nel corso dei secoli, fu radicalmente ricostruita nel secolo XIX, all'indomani del terremoto del 1799. La basilica sorgeva al tempo fuori dalle mura e oggi si trova sul margine del centro storico nel quadrante nord-est. L'edificio è posto sulla direttrice nord ovest-sud est con presbiterio rivolto a oriente. Il prospetto neoclassico è costituito da un pronao retto da sei colonne sulle quali appoggia il timpano con cornici dentellate. La facciata della basilica medievale è arretrata di circa dieci metri e al centro è ornata di un bellissimo portale con colonne tortili alternate a pilastri poligonali. Nella lunetta sopra l'architrave è fissato un gruppo scultoreo, privo oggi della statua a destra della Madonna in maestà. Sopra il portale campeggia il rosone a due cerchi concentrici scanditi da colonnine. Sul lato destro della facciata si innalza il campanile.
Interno
Chiesa a tre navate con pianta a croce latina. La navata centrale ha larghezza doppia delle laterali, lungo le pareti delle quali sono aperte delle cappelle con altari minori sottesi ad archi. La navata centrale è scandita da sette colonne corinzie sulle quali corre la trabeazione. Al centro del transetto è inserita una doppia rampa di scale che conduce alla cripta dove è conservato il sepolcro medievale di San Venanzio. La cripta su tre navate è coperta da volte unghiate rette da colonne in porfido rosso. Sopra la cripta sta il presbiterio: lo spazio comprende l'abside con gli stalli del coro ligneo riservato ai canonici. L'altare maggiore è ornato di dossale in marmo. Sulle pareti laterali insistono due cantorie con balconate a balaustri.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante e pilastri posti in opera con blocchi di pietra e mattoni pieni. Le fondazioni furono rinforzate in più fasi con micropali in cemento.
Coperture
Sopra le volte a botte della navata è presente il tetto sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci. Alcune delle travi furono sostituite con elementi prefabbricati in cemento.
Campanile
La torre campanaria consta di tre ordini sovrapposti. Il primo costituisce il tronco, con pilastri angolari e rivestimento di pietra. I due ordini superiori ospitano le campane, visibili attraverso archi a tutto sesto con ghiere ornamentali in pietra terminanti con ogive gotiche. Sopra la cella campanaria superiore è costruita una tribuna a pianta ottagonale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1979)
Al centro del presbiterio è posizionato un altare mobile in legno, che nelle solennità di San Venanzio e altre occasioni viene spostato davanti all'altare preconciliare. Il tabernacolo è riposto sul gradino dell'altare originario. Il presbiterio è provvisto di balaustra.
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