chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Acquapagana Serravalle di Chienti Camerino - San Severino Marche chiesa parrocchiale S. Salvatore Parrocchia del Santissimo Salvatore Interno; Impianto strutturale; Coperture; Elementi decorativi altare - intervento strutturale (1970-1979) 1007 - 1063(preesistenze intero bene ); 1265 - 1587(passaggio di proprietà intero bene); 1290 - 1310(costruzione intero bene); XIV - XVI(decorazione pittorica intero bene); 1600 - 1713(rifacimento degli interni intero bene); 1737 - 1810(ricostruzione del campanile intero bene); 1960 - 1969(rifacimento del tetto intero bene); 1997 - 2004(restauro intero bene); 2016 - 2018(danni sismici intero bene)
Chiesa di San Salvatore
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Salvatore <Acquapagana, Serravalle di Chienti>
Altre denominazioni
Chiesa del Santissimo Salvatore S. Salvatore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
ambito marchigiano (decorazione pittorica)
ambito umbro (decorazione pittorica)
maestranze marchigiane (rifacimento degli interni)
maestranze marchigiane (ricostruzione del campanile)
maestranze marchigiane (rifacimento del tetto)
maestranze marchigiane (consolidamento e restauro)
Notizie Storiche
1007 - 1063 (preesistenze intero bene )
La tradizione indica in San Romualdo il fondatore della cellula monastica di san Salvatore e stabilisce il 1007 come data di fondazione. La tradizione sembrerebbe confermata dallo storico Lodovico Jacobilli che nel 1653 riscontrò in una pergamena del 1063 l'esistenza del priorato di Acquapagana, dipendente dall'abbazia di Valdicastro.
1265 - 1587 (passaggio di proprietà intero bene)
A partire dal 1265 insorse una lunghissima lite tra il vescovo di Spoleto e l'abate di San Salvatore per definire i diritti di giurisdizione sul priorato. Della controversia restano, negli Annali Camaldolesi, alcuni documenti del 1297, del 1301 e del 1328. Nel corso del secolo XV il monastero venne affidato alla giurisdizione dei Da Varano sotto forma di enfiteusi i cui diritti vennero riconosciuti all'Abbazia di Valdicastro. Tra il 1510 e il 1515, essendo decaduto l'ordine benedettino, il priorato di San Salvatore venne sottoposto all'istituto della commenda. Nel 1587 con l'aggregazione del territorio di Serravalle alla diocesi di Camerino, il priorato di Acquapagana passò a quel vescovo.
1290 - 1310 (costruzione intero bene)
La chiesa fu costruita (o forse ricostruita sulla precedente struttura) tra la fine del secolo XIII e l'inizio del secolo successivo.
XIV - XVI (decorazione pittorica intero bene)
La chiesa fu arricchita da diversi cicli pittorici dipinti tra il secolo XIV e il XVI: i più antichi furono opera di pittori locali, mentre nel XV secolo intervennero artisti di Camerino. Nella seconda metà del XVI furono chiamati gli Angelucci, una famiglia di pittori che lavorò nell'originaria Umbria e in seguito a Mevale di Visso.
1600 - 1713 (rifacimento degli interni intero bene)
Tra il primo quarto del XVII secolo e l'inizio del XVIII la chiesa fu decorata e ornata all'interno secondo il nuovo stile barocco. Vennero sostituiti gli altari minori, nel 1630 fu ridisegnato l'altare maggiore e nel 1713 per il IV centenario della morte del Beato Angelo fu eseguita un'urna dorata nel secondo altare di destra ove venne riposto il corpo. Per lo stesso altare fu commissionata una pala d'altare al pittore di Spello Carlo Lamparelli.
1737 - 1810 (ricostruzione del campanile intero bene)
A seguito del crollo del primo campanile ubicato a lato della facciata e documentato fino al 1737, venne ricostruito l'attuale terminato tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo.
1960 - 1969 (rifacimento del tetto intero bene)
Negli anni '60 del secolo XX il solaio ligneo di copertura fu sostituito con un solaio in latero-cemento ancorato ad un cordolo in cemento armato. In tale occasione fu posta in opera sulla sommità del campanile una serie di tiranti, mentre la travatura lignea del solaio di calpestio fu sostituita con travi di ferro e massetto in cemento armato.
1997 - 2004 (restauro intero bene)
A seguito del sisma del 1997 la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro, ripristino e miglioramento sismico che in particolare interessò il consolidamento di alcuni tratti della fondazione.
2016 - 2018 (danni sismici intero bene)
Il sisma del 2016 e le seguenti scosse telluriche hanno decretato la chiusura precauzionale della chiesa, dichiarata inagibile dalle competenti autorità.
Descrizione
L'antica chiesa abbaziale di San Salvatore sorse in frazione Acquapagana, probabile toponimo indicante un sito di culto romano. La critica storica identifica in San Romualdo il fondatore della abbazia. La chiesa è parte di un complesso formato da altricorpi di fabbrica dove vivevano i monaci. La facciata di severo stile romanico presenta tuttavia portale di gusto gotico da collegare alle pievi umbre. Una fascia marcapiano divide il prospetto in due ordini: in alto domina il rosone incorniciato da sottile strato di pietra modanata. Sul lato rivolto a sud è ancora visibile una monofora risalente alla ricostruzione della chiesa intorno alla fine del XIII secolo.
Interno
La chiesa è impostata su pianta longitudinale a navata unica dove lo spazio è diviso in tre campate da archi a sesto acuto impostati a circa cinque metri sul livello di calpestio. Tra la prima e la seconda campata sono presenti due altari minori di epoca barocca, con colonne in legno dorato. Le superfici delle pareti laterali sono rivestite di affreschi tuttavia poco leggibili per lo stato di conservazione della maggior parte di essi. Sopra l'ingresso è posta la cantoria al centro della quale è fissato l'organo con mostra d'organo a tre arcate.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante e pilastri posti in opera con blocchi di pietra.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Elementi decorativi
La chiesa è ricca di opere d'arte: partendo dall'ingresso i pannelli della cantoria sono dipinti su tavola di preziosa fattura, illustrati con figure di santi e strumenti musicali. L'altare minore destro contiene una pala d'altare dedicata alla Madonna del rosario mentre l'altare opposto incornicia un affresco raffigurante la Maestà con Gesù Bambino. Le due pareti proseguono verso l'altare maggiore offrendo dipinti di santi e scene tratte dalla Bibbia inclusi in cornici dipinte. L'altare maggiore con il dossale in legno dorato presenta in alto la Cena in Emmaus opera del Seicento.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1970-1979)
L'altare preconciliare fu rimosso e sostituito con un altare in muratura rivolto verso i fedeli. La mensa in materiale lapideo è sorretta da una coppia di setti in muratura. Il tabernacolo è al centro del gradino di altare in legno intagliato parte dell'altare preconciliare. L'ambone in legno è ora accostato all'altare maggiore per la caduta di materiale dal soffitto.