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Faenza
Faenza - Modigliana
chiesa
sussidiaria
S. Margherita
Parrocchia dei Santi Agostino e Margherita
Impianto strutturale; Struttura; Pianta
presbiterio - intervento strutturale (1965-1974)
1206 - 1206(edificazione intero bene); 1256 - 1256(riedificazione intero bene); 1434 - 1434(restauro intero bene); 1685 - 1685(restauro intero bene); 1752 - 1752(restauro intero bene); 1847 - 1847(restauro intero bene); 1915 - 1915(restauro intero bene); 1996 - 1996(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Margherita
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Margherita <Faenza>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire
S. Margherita
Ambito culturale (ruolo)
maestranze faentine (costruzione)
Notizie Storiche

1206  (edificazione intero bene)

Prime notizie documentali della chiesa, a lungo intitolata a San Lorenzo, sono citate dal Mittarelli (storico faentino) al 1128, ma è stata considerata la data storica tutt'ora documentabile in un testamento.

1256  (riedificazione intero bene)

L'edificio fu riedificato dal "Presbyter bonus". Molto piccola aveva due porte, la maggiore sulla strada, la minore sul lato, dove venne costruito un portico.

1434  (restauro intero bene)

Dallo schedario Rossini si evince un restauro ai muri portanti.

1685  (restauro intero bene)

I parroci Paolo Zudoli prima, e Missiroli poi, restaurarono completamente la chiesa.

1752  (restauro intero bene)

Il parroco Giovanni Marri restaurò completamente la chiesa, alzando la facciata e rinnovando il tetto con volte in cannicciato. Poi chiuse i muri del trecentesco portico ricavandone un camerone ad uso sacrestia. Si suppone che l'architetto della facciata fosse Giovanni Battista Campidori.

1847  (restauro intero bene)

A seguito dell'invasione Napoleonica e della dominazione Francese la chiesa diventò privata, il parroco rientrò in possesso dell'edificio solo in queste date, e prima di rientrarvi fece grandi interventi di restauro e abbellimento. Fece riaprire l'ambiente del vecchio porticato che nel frattempo era stato trasformato in tre botteghe e lo trasformò in una navata aggiuntiva, costruì due cantorie simmetriche.

1915  (restauro intero bene)

Si rifece il tetto si abbellirono gli interni.

1996  (restauro intero bene)

A cura del parroco, Ivo Guerra, si è restaurata la facciata e rinnovato il coperto.
Descrizione

La facciata si presenta con forma a capanna, timpano modanato, portale e finestrone soprastante rettangolari. Sul lato sinistro si nota il porticato tamponato che costituisce la navata di sinistra, emergono, in mattone gli archi e il cornicione del XIV secolo. All'interno la navata di sinistra presenta tre volte a crociera, la navata centrale ha volta ribassata, e nella cappella a destra c'è la volta a botte. Il presbiterio è coperto con volta a vela.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua. Copertura a due falde.
Struttura
Strutture di orizzontamento: volta a botte ribassata in cannicciato, volta a vela su pianta quadrata sopra al presbiterio. Volte a crociera nella navata sinistra e volta a botte nella cappella di destra.
Pianta
Edificio ad aula unica affiancata da una navata sinistra di ampie dimensioni.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965-1974)
L'altare al popolo è in marmo bianco venato, l'ambone è ligneo.
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