Boschi, Giovanni Battista (ricostruzione progettista )
Vassura, Antonio Maria (ricostruzione)
Ambito culturale (ruolo)
architettura gotica (costruzione)
architettura neoclassica (ricostruzione)
maestranze faentine (ricostruzione)
Notizie Storiche
897 (edificazione intero bene)
Intitolata a San Giovanni Evangelista, detta in Sclavo. Data citata dalle fonti come presente in una lapide che citava la consacrazione al tempo di Papa Giovanni IX da Tivoli ad opera del Vescovo Romano.
1305 (rifacimento coperture)
A causa di abbondanti nevicate cadde quasi tutto il soffitto che venne rifatto a spese del Vescovo Mons. Matteo Eschini da Spoleto, agostiniano.
1405 - 1499 (restauro intero bene)
Da fonti documentarie si ricostruiscono legati per fabbrica di: campanile, sacrestia, portico antistante la chiesa, e parti del convento.
1655 - 1712 (ricostruzione intero bene)
L'edificio precedente risultava labente, si cominciò a pensare ad una ricostruzione demolendo parti precedenti. I lavori si protrassero a lungo e furono interrotti più volte.
1708 - 1712 (costruzione campanile)
L'autore del progetto fu il capomastro Francesco Antonio Bertoni, a cui probabilmente fu affidato il compito a lavori iniziati.
1720 - 1724 (ricostruzione intero bene)
A lavori ultimati ci si accorse che il nuovo campanile stonava di fianco alla vecchia chiesa, soprattutto in rapporto con la bassa facciata. I lavori proseguirono e vennero condotti dal faentino Raffaele Campidori con la collaborazione progettuale di Giovanni Battista Boschi.
1811 (restauro campanile)
Montata una impalcatura nei muri esterni della torre.
1848 (restauro intero bene)
Il parroco Babini Paolo, essendo diventate nere le pareti, il cornicione cadente, e la facciata crepata, fece eseguire un generale restauro affidando il lavoro a due capo-mastri faentini: Luigi Argnani e Antonio Forlivesi.
1855 (restauro intero bene)
All'interno vennero chiuse tutte le crepe e fatta tinteggiare; la facciata venne restaurata.
1885 - 1886 (restauro intero bene)
Essendo passati parecchi anni dall'ultima manutenzione, il parroco don Vincenzo Baccarini fece restaurare la chiesa e ritinteggiare di giallo la facciata.
1910 (restauro intero bene)
Durante il restauro emersero alcuni particolari restanti dalla chiesa del trecento. Fu rinnovato in particolare il portico esterno, al quale fu aggiunta la cancellata in ferro.
1918 (ricostruzione tetto)
Il parroco Giacomo Zannoni ricostruì ex-novo il tetto della chiesa.
1918 - 1933 (restauro cappelle)
Il Parroco Zannoni fece restaurare e decorare molte delle cappelle della chiesa.
1924 (rifacimento pavimentazione)
La chiesa fu pavimentata con mattonelle in cemento bicolore, il presbiterio con marmo di Carrara.
1944 (bombardamento intero bene)
A causa dei bombardamenti aerei e di colpi d'artiglieria degli alleati, aggiunti al crollo del campanile causato dalle mine dei tedeschi in fuga, tutta la parte del presbiterio, il tetto e ampia parte della chiesa furono distrutti.
1952 (ricostruzione intero bene)
Il parroco don Domenico Mondini diede avvio all'opera di ricostruzione su progetto dell'Arch. Antonio Maria Vassura coadiuvato dalle ditte edili Borella di Bergamo e Scala di Faenza.
1962 (ricostruzione campanile)
L'edificio fu ricostruito cercando di riprendere le forme precedenti.
2000 (risanamento intero bene)
A seguito del terremoto l'edificio è stato sottoposto a una serie di restauri e risanamenti conservativi in particolare: il rinforzo del soffitto e di alcune parti lesionate, il ripasso del tetto, risanamento dello zoccolo interno, tinteggiatura.
Descrizione
La facciata presenta doppia pilastratura laterale, finestrone centrale e timpano mistilineo con leggero accenno agli obelischi romani. Al piano terra un'esile portico. L'interno, luminoso, è a navata unica sulla quale si aprono cappelle laterali racchiuse da balaustrate marmoree. Il soffitto a volte è illuminato da finestroni centinati posti sopra il cornicione modanato che incornicia le cappelle.
Arredi
Tra la seconda e terza cappella sporge il pulpito ligneo settecentesco sul quale appaiono tre tavole intarsiate in legno, avorio e metallo.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua, copertura a due falde.
Struttura
Strutture di orizzontamento: la navata è sormontata da una volta a botte lunettata, sopra al presbiterio volta a vela con calotta rialzata su base quadrata.
Pianta
Edificio ad un unica navata sulla quale si aprono tre cappelle laterali su ciascun lato. Abside semicircolare.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1965-1999)
L'altare è in legno, con due larghi basamenti laterali.