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Otranto
Otranto
chiesa
parrocchiale
Maria SS. Assunta
Parrocchia di Maria Santissima Assunta
Coperture; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Illuminazione naturale
altare - aggiunta arredo (anni Settanta)
anni 60 - anni 60(costruzione intero bene); 1991 - 1996(donazione intero bene); 1996 - 1996(erezione ente parrocchiale intero bene)
Chiesa di Maria Santissima Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Santissima Assunta <Otranto>
Altre denominazioni Maria SS. Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche

anni 60  (costruzione intero bene)

l'edificio è stato costruito negli anni Sessanta del Novecento dall'Ente per la Riforma Fondiaria.

1991 - 1996 (donazione intero bene)

nel 1991 l'Ente Riforma Fondiaria ha donato la piccola chiesa, i vani attigui e il terreno di pertinenza (pari a circa un ettaro) al Seminario Arcivescovile di Otranto. L'atto di donazione è stato redatto dal notaio Mario Amato il 29 Marzo 1991, mentre risale al 7 Novembre 1996 l'atto di accettazione.

1996  (erezione ente parrocchiale intero bene)

il 19 dicembre 1996 è stata istituita la parrocchia di Maria Santissima Assunta, avente sede nella chiesetta.
Descrizione

sorge a metà strada tra il campeggio Frassanito e il Lago Alimini Grande, lungo la strada che collega Otranto al Villaggio Conca Specchiulla e a pochi metri dall'antica Masseria Frassanito. Orientato in direzione nord-est sud-ovest si configura come oggetto isolato, adagiato su un prato verdeggiante e semplice nella composizione priva di pretese. Il volume rettilineo dell'unica aula approda su un presbiterio trapezoidale, e acquisisce profondità attraverso la lieve convergenza delle pareti laterali, ritmate da massicci pilastri che emergono appena sui prospetti esterni ma risultano fortemente aggettanti all'ìnterno, dove definiscono pseudo-cappelle che aumentano di dimensione in direzione della facciata. Uno stretto avancorpo con coronamento cuspidato accenna timidamente a un endonartece, mentre un certo dinamismo verticale è introdotto dalle fiancate sagomate "a scarpa" come a voler riecheggiare le antiche masserie fortificate tipiche del contesto geografico. Al lato destro del presbiterio si connette un basso volume adibito a sacrestia e servizi, e a rimarcare il punto di congiunzione si inserisce il modesto campanile a vela, ricavato dalla semplice espansione (in altezza e in larghezza) del pilastro posto alla sinistra dell'altare. La vela campanaria, oggi priva di campana, è ad unico fornice, ed è ingentilita da un coronamento cuspidato che richiama il timpano di facciata. Le superfici esterne sono interamente intonacate e tinteggiate di bianco. Evidenti le analogie con la vicina chiesa di Fontanelle.
Coperture
la copertura a tetto sottolinea l'articolazione planimetrica estendendosi unicamente al rettangolo centrale della navata e al presbiterio, mentre le virtuali "cappelle" laterali individuate dai grossi pilastri sagomati mostrano una semplice copertura piana. All'interno dell'aula i pilastri risultano connessi da travi cuspidate all'intradosso che sembrano riecheggiare in forma moderna la tipologia del tetto a capriate o la tradizione appenninica degli archi trasversali. Gli elementi strutturali e l'intradosso del solaio a doppia falda sono interamente intonacati e tinteggiati di bianco, mentre le pareti presentano una finitura di un tenue color paglierino.
Facciata
la facciata è caratterizzata dal portale, dalla piccola tettoia sovrapposta a mo' di essenziale protiro, dalla trifora con snelle aperture a tutto sesto e dal livellino lievemente aggettante che sottolinea i salienti del timpano. In cima alla cuspide si posiziona una piccola croce in ferro, riproposta anche sulla cima del campanile a vela. L'unico portale è preceduto da un podio di quattro gradini la cui quota superiore corrisponde a quella del piccolo basamento cementizio che isola la fabbrica dal terreno conferendo maggiore dignità alla composizione.
Pavimenti e pavimentazioni
il piano di calpestio interno si compone di piastrelle in graniglia 25x25 cm a pasta rossa e nera, la cui distribuzione rigorosamente geometrica esalta l'articolazione della pianta e ritma la navata suddividendola in fasce trasversali susseguentesi con ritmo serrato. Il presbiterio è sopraelevato di un gradino con alzata e pedata in pietra naturale beige, mentre sul resto della superficie le medesime piastrelle in graniglia definiscono una vivace trama a scacchiera. La predella d'altare, di più recente fattura, è anch'essa rivestita da lastre di pietra naturale beige 20x40 cm, mentre il gradino è evidenziato da lastre più ampie di altezza pari a 30 cm.
Illuminazione naturale
la luce naturale è introdotta all'interno dalla gtrifora di facciata e dalle tre monofore distribuite su ciascuna delle fiancate laterali.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (anni Settanta)
nell'ultimo post-concilio l'area presbiteriale è stata rimaneggiata eliminando l'originario altare a parete e inserendo un nuovo altare utile alla celebrazione versus populum. Il nuovo altare, composto da semplici monoliti in pietra locale, è stato poi integrato di un pannello policromo in vetro raffigurante simboli eucaristici. Ambone e sede, mai concepiti come elementi stabili, corrispondono ancora oggi a modesti oggetti privi di peso architettonico. Lungo la soglia del presbiterio evidenti tracce stratigrafiche denunciano la rimozione di una preesistente balaustra lapidea.
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