chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Sant'Angelo in Vado Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado chiesa sussidiaria S. Caterina delle Bastarde Parrocchia di San Michele Arcangelo Struttura; Coperture nessuno XIII - 1406(preesistenze carattere generale); 1402 - 1452(costruzione intero bene); 1562 - XVII(rifacimento degli interni intero bene); 1857 - XIX(restauro intero bene); 1997 - 2005(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Caterina delle Bastarde
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Caterina delle Bastarde <Sant'Angelo in Vado>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria S. Caterina delle Bastarde
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (rifacimento degli interni )
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche
XIII - 1406 (preesistenze carattere generale)
Già nel secolo XIII esisteva la Confraternita di Santa Caterina del Gonfalone che si occupava del Monte di Pietà, dell'Ospedale dei Pellegrini, del Monte Frumentario e dell'ospedale degli Esposti. Del 1406 è un registro contabile delle opere.
1402 - 1452 (costruzione intero bene)
Sull'ingresso principale in via Maremma, abraso dal tempo è l'iscrizione con data presumibile della costruzione. Per il cattivo stato si possono interpretare le date del 1402 oppure 1452. La chiesa è dedicata a Santa Caterina d'Alessandria come riportano i simboli della sua morte sui portali di via Maremma e di Piazza Umberto I.
1562 - XVII (rifacimento degli interni intero bene)
Nel 1562 gli interni vengono rifatti e successivamente decorati con altari e statue. Del XVII sono le statue e le cornici in stucco con riquadrature in rilievo, opere di Tommaso Amantini di Urbania.
1857 - XIX (restauro intero bene)
Un primo restauro è documentato nel 1857 eseguito grazie ai Rettori della Confraternita. Nel XIX secolo questa si occupava di allevare e istruire le bambine nate fuori dai matrimoni e di povera condizione.
1997 - 2005 (restauro intero bene)
In seguito al terremoto del 1997 la chiesa viene restaurata e consolidata. I lavori hanno avuto termine prima del 2005.
Descrizione
La chiesa è rivolta sulla piccola via Maremma. Di fronte abbiamo la chiesa di San Filippo. L'ingresso della modesta facciata è inserito in mostra di pietra con arco a sesto acuto del XV secolo. Due finestre danno luce all'interno. Sulla piazza Umberto I si apre un secondo ingresso, utilizzato più frequentemente. Il portale è qui all'interno di una cornice dove è la chiave di volta è scolpite con l'effige della santa. Più spostato in alto, a lato di una finestra, è il bassorilievo triangolare con Cristo al centro. Il collegio si apriva sulla piazza e aveva l'ingresso a lato della chiesa.
L'interno è basato su pianta ad aula unica, formata da un lungo spazio rettangolare. Il presbiterio è sollevato sull'aula per mezzo di un gradino in pietra. Sulle pareti, scandite da lesene con capitelli compositi, sono quattordici nicchie ornate da statue. Più in alto sono dieci quadri ad olio entro cornici in stucco modellato e dipinto. Due altari minori sono addossati alle opposte pareti a metà circa della navata. A destra è il Crocifisso in legno con le statue della Madonna e San Giovanni Evangelista, a sinistra l'altare ospita un dipinto con l'Assunta e i santi Antonio e Gaetano. Il presbiterio, illuminato da lucernario, presenta un pregevole altare con colonne tortili e alzata sormontata da timpano curvo decorato da angeli trombettieri. Nella cimasa è presente un bassorilievo con la Deposizione. La pala d'altare raffigura il martirio di Santa Caterina.
Sull'ingresso insiste la cantoria, dipinta a finto marmo. Al centro campeggia l'organo racchiuso entro mostra di legno intagliato con cimasa mistilinea.
Struttura
Struttura portante in muratura mista composta da conci di pietra legati a mattoni con malta. Le superfici esterne ed interne sono intonacate e parzialmente verniciate.
Coperture
La chiesa è coperta da soffitto voltato a botte, con sezione ad arco a tutto sesto. La porzione di volta sopra il presbiterio è bucata da un lucernario che prende luce da un finestra posta sulla parete rivolta a ovest.
Adeguamento liturgico
nessuno
La chiesa non ha subito le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di spazio ed arredo liturgico.