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Urbino
Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado
chiesa
confraternale
Oratorio della Morte
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Basilica-Cattedrale
Interno; Impianto strutturale; Coperture
nessuno
1580 - 1580(preesistenze intero bene); 1590 - 1595(costruzione intero bene); 1597 - 1603(decorazione artistica intero bene); 1609 - 1609(proprietà intero bene); 1831 - 1960-69(restauro intero bene)
Oratorio della Morte
Tipologia e qualificazione chiesa confraternale
Denominazione Oratorio della Morte <Urbino>
Altre denominazioni Chiesa della Buona Morte
Chiesa della Morte
Autore (ruolo)
Barocci, Federico (pittore)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
ambito marchigiano (decorazione artistica)
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

1580  (preesistenze intero bene)

La Compagnia della Morte fu istituita nel 1577 da alcuni cittadini guidati allora da Alessandro Codignola. Al principio la loro sede era extra urbana.

1590 - 1595 (costruzione intero bene)

L'oratorio fu costruito a partire dal 1590 e nel 1595 circa fu aperto al culto.

1597 - 1603 (decorazione artistica intero bene)

La maggiore opera dell'Oratorio è la pala d'altare del Barocci commissionata dalla Compagnia e dipinta tra il 1597 e il 1603. L'altare fu disegnato dallo stesso Barocci e realizzato dagli artigiani urbinati Francesco Amorosi e Valerio Armellino. Sulla parete destra è appeso un dipinto di Cialdieri raffigurante San Filippo Neri, mentre sulla parete sinistra è fissato lo stendardo processionale della Confraternita.

1609  (proprietà intero bene)

Alla morte del rettore Codignola nel 1609 molti dei suoi averi furono donati alla Confraternita che si occupava della sepoltura dei poveri e della cura delle giovani donne alle quali veniva conferita una dote.

1831 - 1960-69 (restauro intero bene)

Un primo restauro documentato da una lapide del XIX secolo risale al 1831, ma si ignora l'intervento in oggetto. Negli anni '60 del XX secolo fu eseguito il restauro delle coperture durante il quale furono inseriti dei tiranti metallici trasversali alla volta.
Descrizione

L'oratorio della Morte presente a Urbino fin dall'ultimo quarto del XVI secolo è stato realizzato nel tessuto urbano della città e affaccia su una piccola piazza alle spalle del palazzo vescovile. La chiesa di semplici linee è arricchita da un pregevole portale in pietra proveniente dalle zone di Lamoli. La pietra molto porosa è detta pietra spongia, ed è sensibilmente danneggiata dagli agenti atmosferici. Il portone in legno intagliato di epoca coeva è sicuramente opera di abili artigiani e riporta nella cimasa alcuni simboli legati alla confraternita. Assiale al portale è aperta una finestra con strombatura accentuata. La facciata presenta nella parte inferiore un rivestimento in mattoni fino all'altezza di circa un metro. Sulla sinistra del portale una lapide ricorda il fondatore Alessandro Codignola, morto nel 1609.
Interno
Interno ad aula unica: lungo le pareti sono fissati gli stalli per i confratelli con schienali dipinti. Nel dossale dell'altare maggiore intagliato e dorato risalta il dipinto commissionato al celebre pittore Federico Barocci dalla confraternita. La pala raffigura la Crocifissione con i santi Giovanni e Maddalena e la Madonna addolorata. Sopra l'ingresso la cantoria in legno dipinto ospita al centro l'organo del XIX secolo. L'aula è illuminata dalle finestre aperte in facciata e sulle pareti laterali.
Impianto strutturale
Edificio costruito su muri portanti in blocchi di pietra e inserti in laterizio come da tradizione costruttiva locale. Le pareti interne sono intonacate.
Coperture
L'aula è voltata a botte con finestre unghiate alloggiate sopra il cornicione. Sopra l'imposta della volta è presente la struttura lignea portante, con capriate, travi e arcarecci.
Adeguamento liturgico

nessuno
Nel presbiterio non sono state eseguite le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di arredo e spazio liturgico.
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