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adeguamento liturgico
Zollino
Otranto
chiesa
sussidiaria
S. Giuseppe da Copertino
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli
Facciata; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Illuminazione naturale
nessuno
1899 - 1899(costruzione intero bene); 2005 - 2005(restauro intero bene)
Chiesa di San Giuseppe da Copertino
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giuseppe da Copertino <Zollino>
Altre denominazioni S. Giuseppe da Copertino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche

1899  (costruzione intero bene)

la costruzione dell'edificio fu finanziata dai coniugi Pietro Paolo Catalano e Laura Caldarazzo in occasione della realizzazione di via Regina Elena, arteria di collegamento con la stazione ferroviaria. Una targa posta all'interno dell'edificio fa memoria della devozione e generosità della coppia.

2005  (restauro intero bene)

nell'anno 2005 sono effettuati lavori di restauro in economia, comprendenti anche il rifacimento dell'impianto elettrico.
Descrizione

si inserisce lungo la cortina edilizia che perimetra a nord viale Regina Elena, a breve distanza dalla chiesa parrocchiale. L'addensarsi all'intorno di edifici residenziali risparmia unicamente la facciata e parte della fiancata sinistra, mentre sui lati residui si addossano la sacrestia e residenze limitrofe. La scatola architettonica si compone di semplice muratura in conci squadrati e levigati di pietra leccese, e riserva alla sola facciata un apparato plastico di chiara impronta neoclassica, che la ridotta sezione della sede stradale e il fluire del traffico veicolare impediscono di apprezzare appieno. Sulle fiancate spiccano due semplici doccioni lapidei e, sulla destra, un modesto campaniletto a vela.
Facciata
sulla facciata un robusto basamento sostiene coppie simmetriche di paraste ioniche con sovrastante trabeazione classica, a sua volta coronata da un fastigio centrale. La sola cornice superiore prosegue ininterrotta lungo le fiancate evidenziando l'unità della struttura architettonica, mentre sull'asse centrale si dispongono il portale trabeato (anch'esso fiancheggiato da paraste ioniche e visibilmente ispirato alla composizione di facciata) e la finestra ad emiciclo con chiave scolpita.
Pianta
lo spazio interno si configura come aula unica, articolata in due campate da massicci pilastri in pietra leccese e fiancheggiata da un vano oblungo che funge da sacrestia e da tramite per l'accesso al lastrico solare. Nicchie laterali simmetricamente disposte accolgono teche lignee con pregevoli icone in cartapesta tra le quali spiccano, a sinistra, la Madonna del Rosario di A. Manzo (1895), e sull'altare maggiore il S. Giuseppe in levitazione di C. Bruno (1914). Pareti e pilastri sono costituiti da conci di pietra leccese a faccia vista perfettamente apparecchiati, mentre le sole volte e la parete di fondo sono intonacate e tinteggiate color paglierino.
Coperture
la copertura è costituita da volte a spigolo, protette all'esterno dal classico lastrico solare in "chianche" di pietra leccese su letto di tufina.
Pavimenti e pavimentazioni
la pavimentazione interna si compone di piastrelle di graniglia di cemento color paglierino con inerti fini bianco-neri. La sola predella d'altare è rivestita da marmo grigio.
Illuminazione naturale
a illuminare lo spazio interno provvedono unicamente la finestra ad emiciclo posizionata sulla facciata e la coppia di aperture poste al centro di ciascuna campata.
Adeguamento liturgico

nessuno
la chiesa non è mai stata adeguata, verosimilmente a causa di un utilizzo non continuativo nel corso dell'anno liturgico: le celebrazioni si svolgono infatti prevalentemente nel mese di Maggio e in occasione della solennità di san Giuseppe da Copertino.
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