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Gallena
Seravezza
Pisa
chiesa
sussidiaria
S. Barbara a Gallena
Parrocchia dei Santi Lorenzo e Barbara
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000)
XI - XI(citazione intero bene); 1200 - 1222(costruzione intero bene); 1995 - 1995(rifacimento canonica); 2012 - 2012(restauro sacrestia)
Chiesa di Santa Barbara
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Barbara <Gallena, Seravezza>
Altre denominazioni S. Barbara a Gallena
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XI  (citazione intero bene)

Il castrum di Gallena, dotato di fortilizio, esisteva già a partire dall'anno Mille ed apparteneva ai nobili di Corvaia.

1200 - 1222 (costruzione intero bene)

La chiesa, costruita probabilmente intorno al 1222, era sottoposta alla Pievania di Vallecchia e ricadeva nella giurisdizione della Diocesi di Luni.

1995  (rifacimento canonica)

Nel 1995 furono eseguiti i lavori di rifacimento dei solai e del tetto della casa canonica.

2012  (restauro sacrestia)

Nel 2012 furono previsti nuovi lavori per ristrutturare il locale sacrestia che versava in pessime condizioni di conservazione.
Descrizione

La chiesa di Santa Barbara sorge a Gallena, una frazione del comune di Stazzema raggiungibile percorrendo la Strada Provinciale della Marina e proseguendo sulla destra per la strada comunale che conduce al paese. L'edificio si erge all'ingresso dell'abitato e presenta una facciata a capanna intonacata. Al centro si apre il portone di ingresso in legno con cornice in pietra grigia, sormontato da un'apertura a lunetta vetrata. Il fianco destro della chiesa, rivolto verso monte, risulta privo di finestre mentre quello di sinistra presenta 4 finestre lunettate. Il campanile svetta sul fianco sinistro, parzialmente inglobato tra la sacrestia e la canonica. A base quadrangolare, la torre è costituita da un paramento murario in pietra e laterizio, caratterizzata da una cella campanaria dotata di quattro monofore, con una copertura a padiglione in cotto. Internamente la chiesa si presenta a pianta rettangolare e a navata unica, con presbiterio quadrangolare rialzato di un gradone in marmo rispetto al resto dell'aula. Sulla parete di fondo, ai lati dell'altare maggiore, sono state ricavate due aperture centinate che conducono alla sacrestia. Le pareti interne risultano intonacate e decorate da moderne pitture murali.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo e laterizio. Tutte le murature interne si presentano intonacate e in buono stato di conservazione.
Pianta
Schema planimetrico rettangolare a navata unica. L'aula diparte dalla controfacciata, parzialmente occupata dalla cantoria in legno priva di balaustra, ed è conclusa da un presbiterio quadrangolare. Sulla parete di fondo, due aperture immettono nella sacrestia, vano di collegamento tra la chiesa, il campanile e la canonica.
Coperture
L'aula è dotata di copertura a capanna, costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da tre capriate. Anche la sacrestia si presenta con orditura primaria e secondaria in struttura lignea. Il manto di copertura è in cotto su tutte le falde dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione a quadroni in marmo bianco e bardiglio con disposizione a losanga su tutte le superfici calpestabili all’interno della chiesa, fatta eccezione della zona presbiteriale, davanti all'altare maggiore, caratterizzata da una pavimentazione in marmo con piastrelle esagonali.
Elementi decorativi
La facciata a capanna della chiesa risulta completamente intonacata ed ospita al centro il portone d'ingresso, profilato da una cornice in pietra grigia. Sopra l'architrave è inserito in parete un frammento in marmo bianco scolpito con scudo raffigurante la croce sopra il Monte di pietà. Al centro del prospetto campeggia un'apertura vetrata a forma di lunetta. Internamente, la chiesa a navata unica è caratterizzata da pareti interamente decorate da pitture murali riguardanti episodi biblici, realizzate da Nathan Wasserbauer nel 2000. La controfacciata ospita la base di una cantoria lignea, priva del parapetto, ma dotata di una scala a chiocciola in legno. Il presbiterio di forma quadrangolare è rialzato di un gradino rispetto al resto dell'aula e ospita al centro la mensa per la celebrazione verso il popolo. Addossato alla parete di fondo, l'Altare maggiore preconciliare è costituito da mensa, gradini e tabernacolo intronizzato in marmo. Il paliotto reca al centro il simbolo di Santa Barbara - la torre -, mentre nel dossale si conserva un dipinto della Madonna del Soccorso, opera di Andrea Salvatori del 2008, commissionato per il 150° anniversario dell'Incoronazione della Madonna dal parroco Don Luciano Leonardi. Ai lati dell'altare, due aperture centinate conducono al vano retrostante, utilizzato come sacrestia.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000)
L'adeguamento liturgico consiste nell'inserimento di una mensa per la celebrazione versus populum e di un ambone, entrambi in marmo, disposti al centro dell'area presbiteriale.
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