chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Seravezza Pisa chiesa sussidiaria S. Antonio in Torcicoda Parrocchia dei Santi Lorenzo e Barbara Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000) 1685 - 1685(costruzione intero bene); 1686 - 1690(costruzione intero bene); 1720 - 1720(restauro intero bene); 1897 - XX inizio(citazione intero bene); 1976 - 1976(rifacimento copertura); 1995 - 1997(restauro pareti interne); 1996 - 1996(restauro facciata)
Chiesa di Sant'Antonio in Torcicoda
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio in Torcicoda <Seravezza>
Altre denominazioni
S. Antonio in Torcicoda
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche
1685 (costruzione intero bene)
La chiesa di Sant'Antonio in Torcicoda nasce nel XVII secolo come cappella dedicata alla Santissima Trinità, voluta dalla famiglia Berti di Seravezza. Il Capitano Giovanni Berti, nel 1685, chiese al Vescovo di Sarzana il permesso di fondare un oratorio pubblico nel giardino del Palazzo di famiglia.
1686 - 1690 (costruzione intero bene)
La posa della prima pietra avvenne il 19 marzo 1686 dal Priore Bonacchelli. L'edificio fu terminato intorno al 1690.
1720 (restauro intero bene)
Intorno al 1720, la cappella subì importanti lavori di restauro e di abbellimento, tra cui la costruzione della volta a botte e la sua decorazione con pitture murali.
1897 - XX, inizio (citazione intero bene)
All'inizio del Novecento, la famiglia Berti si estinse e la comunità di Seravezza, insieme alla parrocchia, firmò una sottoscrizione per salvare la cappella dal degrado. La chiesa prese il nome di Sant'antonio in Torcicoda e fu affidata alla giurisdizione della parrocchia di Seravezza.
1976 (rifacimento copertura)
A partire dal 1976 la piccola chiesa subì importanti lavori di restauro, tra cui il rifacimento del tetto.
1995 - 1997 (restauro pareti interne)
Nel 1995 furono riportati alla luce le pitture murali che adornavano le pareti dell'oratorio e che per anni erano rimaste coperte sotto l'intonaco. Sfortunatamente, la parte inferiore degli affraschi non fu recuperabile, perchè compromessi dalla notevole umidità delle pareti.
1996 (restauro facciata)
Nel 1996 fu portato a termine il restauro della facciata grazie ai finanziamenti del Comune e per interessamento del parroco Don Alessandro Pierotti.
Descrizione
Inserita nel tessuto urbano di Seravezza, la piccola chiesa di Sant'Antonio si affaccia su una piazzetta interna della contrada di Torcicoda, costeggiata sul lato destro da un alto muro perimetrale. Il prospetto principale a capanna è intonacato ed ospita il portale d'ingresso, profilato da cornice in marmo bianco ed ornato al vertice da un fregio con stemma centrale. Al di sopra, si apre una lunetta vetrata, decorata da spessa cornice in marmo. Il fianco destro dell'edificio accoglie due finestre rettangolari, mentre quello sinistro risulta addossato ad un'abitazione privata e presenta un'unica apertura, anch'essa rettangolare. Internamente la chiesa si presenta a navata unica, sormontata da una volta a botte lunettata, innestata a partire da una cornice aggettante che corre lungo il perimetro della chiesa. Le pareti interne risultano totalmente ricoperte di pitture murali condotte a finto marmo.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo e laterizio. Tutte le murature interne si presentano intonacate e in buono stato di conservazione.
Pianta
Schema planimetrico rettangolare a navata unica.
Coperture
L'aula è coperta da una volta a botte intonacata ed affrescata, intervallata da tre aperture a forma di lunetta per lato. Manto in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è costituita da quadroni in marmo bianco e bardiglio disposti a losanga.
Elementi decorativi
La facciata a capanna della chiesa, completamente intonacata, è caratterizzata da un portale d'ingresso con spessa cornice modanata in marmo bianco, decorato al vertice da una coppia di volute affrontate con stemma centrale. Al di sopra, è inserita in parete una lastra rettangolare in marmo inciso del 1736, relativa all'indulgenza perpetua. Si schiude al centro del prospetto un'apertura a forma di lunetta, profilata da una spessa cornice liscia in marmo che reca incisa, nella parte inferiore, la data 1690. Al vertice, trova posto un frammento marmoreo di forma triangolare, scolpito con l'immagine di tre foglie allungate dipartenti dalla stesso punto. All’interno, le pareti della chiesa sono ricoperte interamente di pitture murali, costituite da quadrature a finto marmo, mentre la volta a botte risulta affrescata con gli episodi dell'Assunzione e dell'Incoronazione della Madonna tra santi. Al centro della parete di fondo è collocato l'Altare maggiore, dedicato all'Immacolata Concezione. Datato 1722, risulta costituito da una mensa con paliotto in marmi intarsiati e da due colonne in breccia a sorreggere la spessa trabeazione. Al vertice, il frontone ricurvo e spezzato ospita una cartella a specchio con iscrizione. Al centro del dossale è esposto il dipinto della Trinità tra santi, opera di Alessandro Gherardini del 1722. Ai lati dell'altare, due nicchie centinate accolgono le statue devozionali di Sant'Antonio da Padova e di San Luigi Gonzaga. Due armadi a muro con ante in legno intagliato e verniciato si fronteggiano dalle pareti laterali, adiacenti all'area presbiteriale.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000)
L'adeguamento liturgico consiste nell'inserimento di un leggio in legno al centro dell'area presbiteriale, davanti all'Altare preconciliare.