chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bellisio Solfare Pergola Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola chiesa sussidiaria Madonna del Sasso Parrocchia di Sacro Cuore di Gesù Struttura; Elementi decorativi; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (1970) 1066 - 1066(donazione intero bene); 1569 - 1866(passaggio di proprietà intero bene); 1710 - 1710(restauro intero bene); 1972 - 2002(restauro intero bene)
Santuario della Madonna del Sasso
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Santuario della Madonna del Sasso <Bellisio Solfare, Pergola>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
Notizie Storiche
1066 (donazione intero bene)
è certo che sullo sperone roccioso del Sasso gli eremiti avellaniti eressero un loro cenobio con contigua chiesa dedicata alla Madonna. Non è nota tuttavia l'epoca esatta della fondazione del cenobio. È da supporre che nello stesso luogo in tempi remoti vi fosse una torre di avvistamento. Il monastero, eretto forse in sostituzione di rozze celle primitive ed isolate, fu donato all'eremo di Fonte Avellana nel 1066.
1569 - 1866 (passaggio di proprietà intero bene)
nel 1569 fu sciolta la congregazione avellanita; tutti i beni immobili furono assegnati all'ordine dei monaci Camaldolesi di Fonte Avellana fino al 1866, ad eccezione del periodo napoleonico in cui i monaci furono allontanati dai rispettivi monasteri. Nel 1866 fu preso a cura della parrocchia del Sacro Cuore di Bellisio.
1710 (restauro intero bene)
nel 1710 la chiesa venne completamente restaurata e adibita a Santuario Mariano. All'interno era conservato un dipinto ad olio con le immagini della Madonna che sorregge Gesù Bambino benedicente con un globo sulla mano sinistra; nel telaio si leggeva “Questo quadro fu fatto fare da Don Innocenzo Marchesi/ priore/ l'anno 1710”.
1972 - 2002 (restauro intero bene)
l'edificio è stato restaurato nel 1972 e ancora nel 2002.
Descrizione
il santuario è posto sul ciglio di uno sperone roccioso che domina la Gola del Sasso. La struttura della chiesa è contigua al chiostro terrazzato del cenobio, del quale si conserva solo la parte inferiore della muratura originaria. Al prospetto tergale è addossata la struttura di un portico ad arcate, parzialmente tamponato dalle pareti della sacrestia. La facciata principale è riquadrata da lesene angolari a tutt'altezza e coronata da un frontone triangolare con timpano cieco; al centro si apre un portale ad arco a tutto sesto circondato da tre finestre riquadrate con cornici in pietra. L'interno a navata unica è coperto con soffitto in legno cassettonato. Le pareti ospitano due altari laterali in pietra scolpita con timpano spezzato. La mensa eucaristica in pietra è collocata al centro di una pedana in muratura; alle sue spalle una nicchia affrescata raffigurante il Crocifisso e Dio Padre tra santi domina la parete di fondo. Due porte laterali conducono rispettivamente all'ex chiostro e alla sacrestia; in asse con queste si aprono in alto due finestre quadrate con vetri colorati.
Struttura
la chiesa ha struttura portante in pietra locale e tetto a capanna.
Elementi decorativi
sulla parete di fondo del presbiterio è presente un affresco del 1597. La statua in pietra del Quattrocento, collocata nella piccola nicchia di sinistra, raffigura San Romualdo.
Campanile
sul retro si erge il campanile a vela a due campate, con fornici centinati listati da una cornice liscia.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
il presbiterio è spartanamente arredato con una mensa eucaristica in pietra che evoca la duplice dimensione di mensa del sacrificio e convito pasquale. La seduta del presidente dell'assemblea consta di una panca in pietra murata a parete, inserita nella nicchia affrescata della parete di fondo.