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Pieve Ligure
Genova
santuario
sussidiario
Santa Croce
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (2010)
1300 - 1748(fondazione intero bene); 1823 - 1863(decorazione intero bene); 1945 - 1963(restauri intero bene); 2012 - 2013(restauro coperture)
Santuario di Santa Croce
Tipologia e qualificazione santuario sussidiario
Denominazione Santuario di Santa Croce <Pieve Ligure>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione edificio)
Notizie Storiche

1300 - 1748 (fondazione intero bene)

Documenti del 1200 e del 1300 attestano dell'esistenza sul monte di un ospedale o, a dir meglio, di un ospizio per pellegrini ma non si hanno notizie circa la presenza di una chiesa dedicata a Santa Croce. Il santuario non viene citato nella visita apostolica di Monsignor Bossio del 1582. Unico documento assai tardivo è del 16 marzo 1748 in cui l'Arciprete Peragallo attesta che «vi è altra Cappella o Chiesa sotto il titolo di Santa Croce in un'altra cima di monte, Chiesa molto antica in cui si adora una Croce di marmo molto memorabile presso i circonvicini popoli».

1823 - 1863 (decorazione intero bene)

Il 31 agosto 1823 fu inaugurato il nuovo altare con la statua della Vergine. Nel 1863 si innalzò nella Cappella un altare a S. Elena, la madre dell'imperatore Costantino, per l'opera della quale venne ritrovata sul Calvario la vera Croce del Salvatore. Nella prima metà del secolo scorso il Monte S. Croce divenne anche il centro della devozione di Pieve.

1945 - 1963 (restauri intero bene)

Durante la seconda guerra mondiale si stabilì sul monte da parte dell'autorità militare un posto di avvistamento e la Chiesa venne perciò deturpata in varie sue parti. Finita la guerra da pochi giorni, il 3 maggio 1945 l'Arciprete attuale, che da poco più di un anno era al governo della Parrocchia di Pieve, vi saliva per la prima volta per celebrarvi la S. Messa in ringraziamento della protezione avuta in quegli anni, circondato da un stuolo di parrocchiani ed altre persone dei paesi vicini. Si decise in quel giorno di eseguire i restauri. Nel corso degli anni sessanta si diede avvio anche ai lavori del tetto.

2012 - 2013 (restauro coperture)

La chiesa presentava una copertura a falde inclinate che prima dei lavori versava in precario stato di manutenzione e di efficienza, in quanto sia il rivestimento che l'orditura secondaria, risultavano interessati da fenomeni di sfaldatura e rotture degli abbadini di ardesia e marcescenze degli elementi della piccola orditura.
Descrizione

La chiesa si presenta con una facciata a capanna, intonacata a civile e come unica decorazione una nicchia con una stata raffigurante la Madonna della Guardia. Internamente è ad aula conclusa da un'abside semicircolare.
Coperture
Le coperture sono a falda inclinata, con manto di rivestimento in lastre di ardesia.
Impianto strutturale
La chiesa è ad aula, con abside semicircolare e copertura a volta a botte ribassata. Le strutture portanti verticali sono in muratura mista, composta da elementi lapidei e blocchetti in laterizio, con interposta malta di allettamento e intonacata a civile.
Pavimenti e pavimentazioni
Le pavimentazioni sono in lastre di ardesia con tozzetto di marmo bianco.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2010)
L'altare maggiore è costituito da una mensa e struttura in legno, posto entro la zona presbiteriale.
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