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Cavaso del Tomba
Treviso
chiesa
periferica
Madonna delle Grazie a Bonotti
Parrocchia della Visitazione di Santa Maria a Santa Elisabetta
Pianta; Coperture; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; serramenti; Struttura; Altare maggiore; Interni; Prospetti
nessuno
1762 - 1762(costruzione intero bene); 1931 - 1931(realizzazione statua Madonna delle Grazie); 1980 - 1990(manutenzione copertura); 2000 - 2005(manutenzione copertura)
Oratorio della Madonna delle Grazie a Bonotti
Tipologia e qualificazione chiesa periferica
Denominazione Oratorio della Madonna delle Grazie a Bonotti <Cavaso del Tomba>
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione)
Notizie Storiche

1762  (costruzione intero bene)

Con decreto del Senato del 29 settembre 1760, ottenuto per intervento del Vescovo di Treviso Paolo Francesco Giustinian, viene concesso alla signora Paolina Bonotto, moglie del nobile Alessandro Fietta, di erigere a proprie spese un oratorio dedicato alla Madonna delle Grazie. Ultimato, l'edificio viene benedetto dal parroco don Domenico Buzzola il 30 dicembre 1762. L’oratorio passa in seguito in proprietà alla famiglia Foggiato e successivamente, nel secolo scorso, alla parrocchia.

1931  (realizzazione statua Madonna delle Grazie)

Il 5 agosto 1931 viene inaugurata la nuova statua della Madonna delle Grazie, opera dello scultore Giuseppe Obletter di Ortisei, in sostituzione di quella precedente definita con il termine “orribile” nei documenti storici. Nello stesso anno l'edificio viene arricchito con i quadri della via Crucis.

1980 - 1990 (manutenzione copertura)

Negli anni Ottanta sono eseguiti interventi di manutenzione straordinaria alla copertura e viene revisionato l’impianto elettrico.

2000 - 2005 (manutenzione copertura)

Nei primi anni Duemila sono realizzati interventi di manutenzione straordinaria del manto di copertura con ripasso del manto in coppi e sostituzione di quelli ammalorati.
Descrizione

L'oratorio della Madonna delle Grazie a Bonotti viene realizzato a partire dal 1760 su commissione di Paolina Bonotto, moglie del nobile Alessandro Fietta. L'edificio viene benedetto dal parroco don Domenico Buzzola il 30 dicembre 1762. L’oratorio passa in seguito in proprietà alla famiglia Foggiato e successivamente, nel secolo scorso, alla parrocchia. L'oratorio presenta pianta rettangolare orientata nordovest-sudest con ingresso a sudest. Un portale con arco a tutto sesto divide l'aula dal presbiterio. La facciata principale, rivolta verso sud, è in stile neoclassico, ripartita da lesene in stile tuscanico e timpano modanato ospitante un oculo. Al centro della facciata è collocata la porta di ingresso principale. Al centro del prospetto è collocata una finestra polilobata.
Pianta
L'oratorio presenta pianta rettangolare orientata nordovest-sudest con ingresso a sudest. Un portale con arco a tutto sesto divide l'aula dal presbiterio. Il presbiterio presenta pianta rettangolare e pavimento sopraelevato di tre gradini rispetto alla quota pavimentale dell'aula.
Coperture
La copertura è realizzata con struttura in legno a due falde simmetriche. L'aula è controsoffittata con una volta a schifo. Il manto di copertura è realizzato in coppi tradizionali. Le grondaie e pluviali sono in rame a sezione circolare. Sulla sommità del timpano del prospetto principale è collocato un campanile a vela con campanella.
Facciata
La facciata principale, rivolta verso sud, è in stile neoclassico, ripartita da lesene in stile tuscanico e timpano modanato ospitante un oculo. Al centro della facciata è collocata la porta di ingresso principale rialzata di circa 25 cm rispetto al piano di campagna. Al centro del prospetto è collocata una finestra polilobata.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dell’oratorio è realizzato in terrazzo alla veneziana con semina nei toni del bianco, del nero ed dell'ambra. I gradini dell’altare sono rivestiti in marmo rosso.
serramenti
I serramenti presentano telaio in legno.
Struttura
La struttura della chiesa è caratterizzata da murature di elevazione con conci in pietra e laterizi.
Altare maggiore
Sull’altare, realizzato in marmo bianco, rosso e giallo, è collocata la statua della Madonna delle Grazie opera di Giuseppe Obletter di Ortisei, inserita all'interno di una nicchia inquadrata da due colonne marmoree con capitello composito.
Interni
Sulle pareti interne sono presenti lesene in stile tuscanico che sorreggono un'imponente trabeazione. Sono inoltre presenti due acquasantiere del XVIII secolo in marmo rosato con baccellature.
Prospetti
Sul lato est, verso la strada comunale Via G. Marconi, è presente una porta laterale con sovrastante finestra semicircolare. Sul lato ovest queste due aperture si ripetono simmetricamente, con l’aggiunta di una finestra rettangolare con inferriata in ferro. Gli ingressi presentano soglia, architrave e stipiti in pietra. Le pareti esterne sono intonacate.
Adeguamento liturgico

nessuno
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