chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Udine Udine chiesa parrocchiale S. ANTONIO DI PADOVA Parrocchia di Sant'Antonio di Padova Coperture; Impianto strutturale; Prospetto principale; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - intervento strutturale (1980 ca); altare - aggiunta arredo (1980 ca); ambone - aggiunta arredo (1980 ca); cattedra - aggiunta arredo (1980 ca) 1854 - 1956(costruzione campanile); 1904 - 1905(costruzione intero bene); 1938 - 1938(restauro navata centrale); 1955 - 1955(realizzazione pavimento); 1965 - 1965(consacrazione interoedificio); 1976 post - 1976 post(restauro intero bene); 2009 - 2009(restauro campanile)
Chiesa di Sant'Antonio di Padova
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio di Padova <Udine>
Altre denominazioni
Chiesa di Sant'Antonio da Padova S. ANTONIO DI PADOVA
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche
1854 - 1956 (costruzione campanile)
Il campanile è la parte più antica dell'edificio. La costruzione fu promossa da Valentino Celledoni di Faedis che lo fece edificare usando anche pietre del vecchio muro del cimitero, fatto abbattere per far posto alla torre campanaria.
1904 - 1905 (costruzione intero bene)
Nel 1904 il parroco G. Lepore chiede alla Curia il permesso di costruire una nuova chiesa, più grande e demolire quella precedente risalente al 1718. La curia approva e nel 1905 viene posta la prima pietra che fu benedetta dall'arcivescovo Pietro Zamburlini.
Il progetto della chiesa è a cura dell'architetto d'Aronco. I lavori procedono a rilento se nel 1911 viene sollecitata la conclusione dei lavori.
1938 (restauro navata centrale)
Nel 1938 si decide soffittare la navata centrale. Sono così state realizzate trentotto capriate in cemento armato.
1955 (realizzazione pavimento)
Nel 1955 è realizzato il pavimento.
1965 (consacrazione interoedificio)
la chiesa è dedicata il 26 giugno 1965 dall'arcivescovo Giuseppe Zaffonato.
1976 post (restauro intero bene)
Lesionata dal sisma del 1976 la chiesa è stata oggetto di un intervento di restauro.
2009 (restauro campanile)
Il campanile e la sacrestia sono restaurati su progetto dell'architetto Massimo De Paoli.
Descrizione
Edificio basilicale neogotico a tre navate, orientato a ponente, con sedime leggermente rialzato rispetto al piano stradale. Presbiterio in continuità e abside a conclusione pentagonale di volumetria inferiore. Corpi di sacrestia e locale caldaie annessi lungo il lato sinistro del presbiterio con accesso autonomo dall’esterno. La torre campanaria, autonoma, è discosta sul lato sinistro del prospetto principale. Il prospetto tripartito è inquadrato dalle quattro lesene e decorazione ad archetti a correre lungo il sottogronda delle falde e delle fiancate sia della navata principale che di quelle delle navate laterali. Le due ali laterali, di altezza inferiore e con copertura ad una falda, hanno ciascuna un portale d’ingresso inscritto in arco ogivale modanato con lunetta traforata. La partizione centrale ha il portale inscritto entro protiro ogivale leggermente sporgente a due falde dai vertici decorati da pinnacoli alla cui imposta si delinea la rilevata cornice marcapiano. Le tre lunette ogivali sono decorate da trafori lapidei. Grande rosone centrale con decorazione ad archetti e trafori. L’interno è scandito dalle cinque arcate ogivali su colonne dal capitello corinzio; ad ogni sezione muraria suddivisa da lesena in asse con ciascuna colonna, corrisponde superiormente un oculo a vetri istoriati; il soffitto della navata centrale è suddiviso in cinque moduli a crociera con chiave di volta, cui corrisponde lungo le navate laterali, in cui si aprono le cinque alte monofore a sesto acuto, un susseguirsi di volte a crociera, ciascuna poggiante sulla triplice parasta parietale che un arco ogivale trasverso collega alla colonna. In testata alle navate laterali i due altari secondari a ciborio gotico, quello a settentrione chiuso entro cancellata in ferro battuto. A lato di quello di destra è collocato il fonte battesimale a stelo. Il presbiterio, rialzato di tre gradini, prospetta tramite lo svettante arcosanto ogivale; è voltato a crociera con chiave di volta e illuminato da due oculi. Nell’abside, dal catino con cinque vele ogivali ad ombrello su colonnine angolari, si aprono tre alte monofore ad arco sesto acuto sormontate da duplice cornice ogivale. L’accesso alla sacrestia è sul lato sinistro. meridione. In controfacciata l’atrio chiuso con tre porte ad ogiva, è sormontato dalla cantoria con balaustra. La pavimentazione è in seminato con decorazioni a fasce scure e chiare che delimitano la corsia e il disegno stellare del rombo antistante il presbiterio.
Coperture
In coppi.
Impianto strutturale
A basilica neogotica a tre navate.
Prospetto principale
Il prospetto tripartito è inquadrato dalle quattro lesene e decorazione ad archetti a correre lungo il sottogronda delle falde e delle fiancate sia della navata principale che di quelle delle navate laterali. Le due ali laterali, di altezza inferiore e con copertura ad una falda, hanno ciascuna un portale d’ingresso inscritto in arco ogivale modanato con lunetta traforata. La partizione centrale ha il portale inscritto entro protiro ogivale leggermente sporgente a due falde dai vertici decorati da pinnacoli alla cui imposta si delinea la rilevata cornice marcapiano. Le tre lunette ogivali sono decorate da trafori lapidei. Grande rosone centrale con decorazione ad archetti e trafori.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in seminato con decorazioni a fasce che delimitano la corsia e il disegno stellare del rombo antistante il presbiterio.