chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Rodda
Pulfero
Udine
chiesa
sussidiaria
S. Zenone
Parrocchia di San Floriano Martire
Pianta; Coperture; Impianto strutturale; Prospetto principale; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1990 ca.); altare - intervento strutturale (1990 ca.); ambone - intervento strutturale (1990 ca.); cattedra - aggiunta arredo (1990 ca.)
1455 - 1493(inizio lavori intero edificio); 1601 - 1692(rifacimenti intero bene); 1735 - 1743(rifacimenti intero bene); 1746 - 1746(completamento intero bene); 1752 - 1752(rifacimento intero bene); 1795 - 1795(intervento intero bene); 1956 - 1956(restauro intero bene); 1964 - 1964(intervento intero bene); 1987 - 1989(restauro intero bene)
Chiesa di San Zenone
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Zenone <Rodda, Pulfero>
Altre denominazioni S. Zenone
Ambito culturale (ruolo)
maestranze slavo-friulane (costruzione)
Notizie Storiche

1455 - 1493 (inizio lavori intero edificio)

Posta su un vasto pianoro nei pressi della frazione di Osiach la chiesa di S. Maria e di S. Zenone si trova nella frazione di Rodda Alta (Gorenji Ruonac) in comune di Pulfero. Le prime citazioni scritte di questa chiesa risalgono al 1455 e 1456 e riguardano dei lasciti fatti ad essa da privati. Nel 1493 la chiesa fu consacrata dal vescovo di Capodistria Giacomo Verlasso.

1601 - 1692 (rifacimenti intero bene)

Il canonico Missio la cita nuovamente nell'anno 1601; dopo averla visitata ordina la distruzione di un altare, cosa strana perché la chiesa era da poco costruita. La disposizione fu eseguita in quanto nel 1692, durante un'altra visita, viene annotato che fu celebrata la messa sull'unico altare. Viene anche indicato il 21 di luglio come giorno ricorrente della dedicazione.

1735 - 1743 (rifacimenti intero bene)

La chiesa viene nuovamente citata nel 1735 e nel 1743; qui si riporta che è dedicata alla Madonna e la festa della dedicazione cade la domenica antecedente la festa di San Giacomo. Nella seconda metà del 1700 la chiesa subì diverse modifiche.

1746  (completamento intero bene)

Nel 1746 fu costruita la torre campanaria; nel 1789 fu rifusa una campana facendola di dimensioni superiori a quella precedente.

1752  (rifacimento intero bene)

Nel 1752 fu una ampliato l'edificio della chiesa.

1795  (intervento intero bene)

Nel 1795 la torre campanaria fu elevata.

1956  (restauro intero bene)

Apprestamento della cantoria all'ingresso della chiesa.

1964  (intervento intero bene)

Edificazione di un ampliamento a mo' di coretto sul lato destro del presbiterio.

1987 - 1989 (restauro intero bene)

La chiesa è stata restaurata dopo il terremoto del 1976 su progetto dell'ing. Valentino Birtig di Padova.
Descrizione

Edificio ad aula, orientato, in ambiente pedemontano, su sedime terrazzato, concluso da presbiterio a pianta rettangolare della stessa quota del tetto e di volumetria inferiore. All’altezza del presbiterio aggetta a settentrione il basso corpo della sacrestia a tre falde con ingresso dall’esterno e specularmente a meridione il corpo di un locale quadrangolare a tre falde finestrato a mo’ di coro, con ingresso dall'esterno. La facciata è preceduta dall’atrio della stessa altezza dell’aula, tripartito da paraste, concluso dal timpano a cornice modanata e inquadrato da due pilastri angolari intonacati a mo' di bugnato; in fronte una sequenza di tre arcate a tutto sesto su pilastri - oppilata quella settentrionale - e un oculo sovrapposto a ciascuna di esse; sul lato meridionale l’atrio si apre in due arcate su pilastro, ciascuna con un oculo sovrapposto. La torre campanaria è a settentrione interposta tra l’atrio e la facciata e parzialmente inglobata nell’aula. Portale lapideo e finestra rettangolare a meridione. L'interno ha soffitto piano decorato al centro da dipinto entro cornice ovoidale in stucco; lungo lati cornicioni modanati che accolgono l'illuminazione. Due le finestre rettangolari contrapposte. Il presbiterio, rialzato di un gradino, prospetta tramite l'arcosanto a tutto sesto su pilastri decorato nell'intradosso; pareti ad angoli smussati, cornicione perimetrale modanato di raccordo col soffitto piano decorato da piccola cornice in stucco e dal centrale clipeo dipinto; retrostante all’altare una finestra rettangolare; a meridione il presbiterio si apre nel coro, finestrato, con varco a colonna centrale; contrapposto è l’accesso alla sacrestia. Nell’angolo di sinistra antistante il presbiterio il fonte battesimale. Nella parete a meridione presso il presbiterio lacerti di affreschi dell’originaria chiesa e nicchia decorata. Pavimentazione in piastrelle a motivi geometrici e corsia centrale delimitata da fasce con motivi floreali.
Pianta
Edificio ad aula rettangolare.
Coperture
Manto di copertura in coppi di laterizio.
Impianto strutturale
Muratura portante in pietra a spacco, ciottoli e cotto.
Prospetto principale
La facciata è preceduta dall’atrio della stessa altezza dell’aula, tripartito da paraste, concluso dal timpano a cornice modanata e inquadrato da due pilastri angolari intonacati a mo' di bugnato; in fronte una sequenza di tre arcate a tutto sesto su pilastri - oppilata quella settentrionale - e un oculo sovrapposto a ciascuna di esse; sul lato meridionale l’atrio si apre in due arcate su pilastro, ciascuna con un oculo sovrapposto. Portale lapideo e finestra rettangolare a meridione.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in piastrelle a motivi geometrici e corsia centrale delimitata da fasce con motivi floreali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990 ca.)
rialzato di un gradino, balaustre asportate
altare - intervento strutturale (1990 ca.)
lapideo, a mensa sosternuto da una architettura a colonne.
ambone - intervento strutturale (1990 ca.)
leggio lapideo.
cattedra - aggiunta arredo (1990 ca.)
sedia, in asse.
Contatta la diocesi