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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Castellerio
Pagnacco
Udine
chiesa
sussidiaria
S. Silvestro Pp.
Parrocchia di San Giorgio Martire
Pianta; Impianto strutturale; Prospetto principale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1990 ca.); altare - aggiunta arredo (1990 ca.); cattedra - aggiunta arredo (1990 ca.); ambone - aggiunta arredo (1990 ca)
1412 - 1412(preesistenze intero bene); 1551 - 1551(consacrazione altare); 1584 - 1584(menzione annessi); 1626 - 1626(restauro altare); 1702 - 1702(menzione intero bene); 1851 - 1852(restauri intero bene); 1957 - 1957(restauri intero bene); 1976 - 1977(sisma intero bene)
Chiesa di San Silvestro
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Silvestro <Castellerio, Pagnacco>
Altre denominazioni S. Silvestro Pp.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche

1412  (preesistenze intero bene)

Poche sono le informazioni riguardo alla chiesa preesistente. La prima menzione si ha in un documento del 1412 che riporta "Obiit in Christo Cos(Tos) di Castelirio, qui legavit perpetualiter duas libras olei, unam ecclesiam sancti Georgij, aliam sancti Silvestri supra unam suam canipam in Utinum in Burgo S. Lazari, cujus Jii sunt confines ab una parte possidet Mus di Castelirio, ab altra parte Leonardus filius Pilizarij de Castelirio, a tertia est curia Zorzij Piliziarij de Udine [...]".

1551  (consacrazione altare)

Il vescovo di Cattaro, Luca Bisanti, suffraganeo e vicario del Patriarca di Aquileia, dedicò il 5 aprile del 1551, l'altare della chiesa a San Silvestro, dentro al quale vennero poste le reliquie di Santa Ursula Vergine e Martire e di Sant'Enrico.

1584  (menzione annessi)

Nel 1584 è attestata l'esistenza di un cimitero.

1626  (restauro altare)

Un'ordinanza del 30 aprile del 1626 prescrive che "all'Altar nella chiesa campestre di San Silvestro sia accomodata la mensa conforme alle costituzioni sinodali, et provveduto di doi candeglieri d'ottone, d'una croce et una carta per la sacrestia".

1702  (menzione intero bene)

Nella relazione datata 1702, stilata in concomitanza della visita pastorale si legge: "una sola chiesuola col titolo di San Silvestro, che ha un solo altare, di cui cade la consacrazione nella Dome.ca in Albis, onde in tal giorno viene riconosciuta dalla parrocchia colla processione giusta il costume praticato colle chiese filiali, et officiata colla messa solenne, e vesperi".

1851 - 1852 (restauri intero bene)

Per restaurare la chiesetta, che aveva subito notevoli danni causati dalle piene del torrente adiacente e dall'incuria, intervenne la nobile Felicita dei conti Agricola, vedova Pontoni, con una generosa elargizione consentendo l'inizio dei lavori di restauro. I lavori vennero attuati e consistevano nel realizzare un massiccio argine tra il letto del torrente e la cappella, poi una piccola abside venne collegata con la navata principale ad un arco in mattoni pieni, appoggiato su paraste in pietrame, che raggiunse ben 14,5 metri di profondità. Vennero altresì aperte cinque finestrelle a forma di lunetta: una sul prospetto principale e due, simmetriche, per ciascun lato, per fare più luce alla chiesa.

1957  (restauri intero bene)

Il 27 aprile del 1957 monsignor Isidoro Donato, rettore dell'orfanotrofio Jacopo Tomadini di Udine, inaugurò la chiesa restaurata, a cui erano stati ripristinati gli intonaci interni ed esterni, il marciapiede, il tetto, il pavimento in graniglia e l'impianto elettrico. La torre campanaria fu intonacata all'esterno e il tetto in legno venne sostituito da uno in cemento.

1976 - 1977 (sisma intero bene)

Il sisma causa notevoli danni al sacello e al campanile. I lavori di consolidamento sono portati a termine in breve tempo se già un anno dopo l'edificio fu benedetto. Tali lavori hanno messo in luce brani di affreschi alle pareti interne.
Descrizione

Chiesetta, orientata, posta su sedime rialzato. Pianta ad aula rettangolare con presbiterio semicircolare di pari quota nell'alzato e ampio quanto l'aula; torre campanaria scostata dall'edificio. Prospetto a ponente, che un tempo era l'ingresso principale; portale in pietra e piccola finestra termale al di sopra, con oculo alla sommità. L'attuale ingresso principale è sul prospetto a sud: un pronao in stile dorico con due colonne, timpano e copertura a due falde; portale in pietra a tutto sesto. La copertura dell'edificio è a due falde con struttura portante lignea e manto di copertura in coppi. All'interno sulle pareti laterali lacerti di affreschi; due pilastri con capitello dorico sorreggono l'arco di accesso al presbiterio, sopraelevato di un gradino. Copertura interna a vista, in struttura lignea e tavelle. Pavimentazione in piastrelle di cotto disposte a spina di pesce.
Pianta
Pianta ad aula rettangolare con presbiterio semicircolare; torre campanaria scostata dall'edificio.
Impianto strutturale
Struttura in muratura portante mista in ciottoli e laterizio.
Prospetto principale
Prospetto a ponente, un tempo ingresso principale, con portale in pietra e piccola finestra termale al di sopra, con oculo alla sommità. L'attuale ingresso principale è invece stato ricavato sul prospetto a sud con un pronao in stile dorico con due colonne, timpano e tetto a due falde. Portale in pietra a tutto sesto.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante lignea e manto di copertura in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in piastrelle di cotto disposte a spina di pesce.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990 ca.)
rialzato di un gradino, balaustre assenti.
altare - aggiunta arredo (1990 ca.)
ligneo e a tavola.
cattedra - aggiunta arredo (1990 ca.)
lignea e in asse con l'altare.
ambone - aggiunta arredo (1990 ca)
ligneo.
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