chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Martignacco Udine chiesa sussidiaria S. Maria Assunta Parrocchia di Santa Maria Assunta Coperture; Prospetto principale; Pavimenti e pavimentazioni nessuno XVI - XIX(costruzione intero edificio); 1909 - 1909(cambio di destinazione intero edificio); 2009 - 2011(restauro conservativo intero edificio); 2018 - 2019(restauro interno)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Assunta <Martignacco>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Maria Maggiore S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche
XVI - XIX (costruzione intero edificio)
L'edificio fu costruito come parrocchiale nel secolo XVI e fu ristrutturato nel secolo XIX.
1909 (cambio di destinazione intero edificio)
L'edificio cessa di essere chiesa parrocchiale nel 1909, perché il 7 novembre 1909 viene edificata la nuova chiesa di Santa Maria Assunta, benedetta nel 1925 dall'arcivescovo mons. Pietro Zamburlini.
L'intero edificio è oggetto di restauro su progetto degli architetti Raccanello e Stietencron Associati (Faedis, Udine). Al 2018 i lavori con le indagini archeologiche e il restauro dei primi affreschi non sono conclusi.
2018 - 2019 (restauro interno)
Restauro conservativo dei pilastri lapidei delle navate eseguito dalla ditta L.A.A.R. S.r.l. Laboratorio Artigiano Arte e Restauro (Udine).
Descrizione
Edifico basilicale a tre navate, orientato Ovest-Est, con sedime a livello di campagna in ambiente collinare; presbiterio leggermente ristretto, sopraelevato, e ampliato ai lati dall’aggetto di due corpi parallelepipedi ad unica falda di poco inferiori per altezza al presbiterio; abside trilatera a doppia falda di volume minore; in mezzeria del lato sinistro l’aula aggetta con il basso corpo parallelepipedo a doppia falda della cappella; bassi ambienti di sacrestia nel circuito dell’abside. Torre campanaria autonoma, sul filo della facciata al lato sinistro. Prospetto basilicale tripartito con la navata maggiore più elevata; paramento in mattoni rossi con decorazioni pittoriche ad archetti in sottogronda, nella facciata centrale, suddivisa a filo dell’architrave del portale dalla cornice marcapiano a quadrilobi, ad edicola gotica con angeli e nicchie laterali; in ciascuna facciata laterale un portale secondario concluso dalla decorazione pittorica ad ogiva; oculo centrale di areazione. L’edificio è in corso di restauro. Interno a tre navate con cinque arcate a tutto sesto su pilastri lapidei impostati su plinti. Ai lati della controfacciata due piccole arcate di altezza inferiore immettono nelle navatelle. Soffitto piano con ampio dipinto centrale in cornice rettangolare dagli angoli smussati e tre unghioni a contenere le tre finestre rettangolari per lato. In mezzeria della fiancata di sinistra prospetta con arcata a tutto sesto la cappella. Le navatelle comunicano con arco a tutto sesto e due gradini con i locali laterali del presbiterio; l’ingresso centrale al presbiterio, sopraelevato di due gradini, prospetta con l’arcosanto a tutto sesto impostato sui piedritti angolari dal capitello ionico; soffitto interno a crociera con doppia costolonatura; angoli smussati con lesena, parete piana con lunetta centrale; una finestra sul lato sinistro. Controfacciata con il portale sormontato dall’ampio arco di scarico sormontato da una più piccola a piedritti; del portale gli stri antichi degli affreschi. Pavimentazione in corso d’opera.
Coperture
In coppi.
Prospetto principale
Prospetto basilicale tripartito con la navata maggiore più elevata; paramento in mattoni rossi con decorazioni pittoriche ad archetti in sottogronda, nella facciata centrale, suddivisa a filo dell’architrave del portale dalla cornice marcapiano a quadrilobi, ad edicola gotica con angeli e nicchie laterali; in ciascuna facciata laterale un portale secondario concluso dalla decorazione pittorica ad ogiva; oculo centrale di areazione.