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Enemonzo
Udine
chiesa
sussidiaria
B.V. della Consolazione
Parrocchia di Santi Ilario e Taziano Martiri
Pianta; Coperture; Impianto strutturale; Prospetto principale; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
XV - XV(costruzione intero bene); XVII - XVII(restauro intero bene); 1718 - 1718(consacrazione intero bene); 1959 - 1960(restauro intero bene); 1980 - 1981(restauro intero bene); 2012 - 2012(restauro intero bene)
Chiesa della Beata Vergine della Consolazione
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Beata Vergine della Consolazione <Enemonzo>
Altre denominazioni B.V. della Consolazione
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche

XV  (costruzione intero bene)

La primitiva chiesetta risale al Quattrocento.

XVII  (restauro intero bene)

Nel corso del Seicento al chiesa è ampliata e ristrutturata.

1718  (consacrazione intero bene)

La chiesa fu consacrata il 10 agosto 1718 da mons Daniele Delfino coadiutore del patriarca Dionisio Delfino.

1959 - 1960 (restauro intero bene)

Tra il 1959 e il 1960 la chiesa è oggetto in un intervento di manutezione ordinaria.

1980 - 1981 (restauro intero bene)

Danneggiata dal terremoto del 1976 la chiesa è restaurata e consolidata su progetto dell'ing. Luigi Venier.

2012  (restauro intero bene)

Sono eseguiti interventi di sostituzione di due finestre della navata e due finestre della sacrestia.
Descrizione

Edificio ad aula, orientato, sedime leggermente rialzato rispetto al piano stradale; presbiterio pentagonale di volumetria leggermente minore; retrostante in asse un basso corpo di sacrestia a pianta rettangolare. In controfacciata il basso portico timpanato a due falde con alto architrave, ingresso alla serliana su due pilastrini centrali e doppio pilastro angolare poggianti su muretto lapideo, rettangolari gli ingressi laterali. Prospetto inquadrato da due paraste con portale lapideo tra due finestre rettangolari dalle cornici lapidee su paramento di base lapideo; rosone centrale; facciata a timpano mozzato con sovrimposta bifora campanaria e sottostante teoria di quattro finestrelle lapidee ad arco con architrave e mensoline. Interno ad aula con pareti piane e due finestre termali contrapposte sotto le quali si aprono i due ingressi secondari; per la asportazione del soffitto, la copertura è a vista con capriate poggianti su mensole lignee, arcarecci e tavolato. Il presbiterio, rialzato di due gradini, prospetta tramite l'arcosanto lapideo a tutto sesto impostato su pilastri lapidei; chiave di volta modanata; oculo di areazione in facciata. Soffitto a volte ad ombrello con costolonature poggianti su peducci; due finestre termali contrapposte; retrostante all'altare la porta di accesso alla sacrestia. Pavimentazione in lastre quadrate di pietra grigie e nere a formare una croce latina nella corsia con i bracci in corrispondenza degli ingressi secondari.
Pianta
Edificio ad aula con portico antistante e copro di sacrestia a pianta rettangolare annesso al presbiterio pentagonale.
Coperture
Struttura di copertura in capriate lignee e manto di copertura in coppi di laterizio.
Impianto strutturale
Muratura portante mista con conci lapidei.
Prospetto principale
Portico a due falde, sorretto da sei pilastri posti su muretto lapideo, aperto ai lati da aperture rettangolari e nel fronte da apertura ad arco impostata su architrave. Il prospetto principale ha portale e due finestre rettangolari con cornici lapidee; rosone soprastante. La bifora campanaria è impostata sulla sommità orizzontale della copertura al di sotto della quale si aprono quattro finestrelle ad arco con architrave e mensoline soprastanti.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in lastre quadrate di pietra grigie e nere a formare una croce latina nella corsia con i bracci in corrispondenza degli ingressi secondari.
Adeguamento liturgico

nessuno
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