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Dignano
Udine
chiesa
parrocchiale
S. Sebastiano M.
Parrocchia di San Sebastiano Martire
Impianto strutturale; Coperture; Prospetto principale; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1980 ca.); ambone - aggiunta arredo (1980 ca.); cattedra - aggiunta arredo (1980 ca.)
1401 - XV(edificazione intero bene); 1718 - 1718(documentazione intero bene); 1720 - 1727(ricostruzione intero bene); 1772 - 1776(ampliamento navate laterali); 1812 - 1815(consacrazione intero bene); 1982 - 1984(restauro intero bene); 2014 - 2014(restauro intero bene)
Chiesa di San Sebastiano Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Sebastiano Martire <Dignano>
Altre denominazioni S. Sebastiano M.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche

1401 - XV (edificazione intero bene)

La chiesa primitiva di San Sebastiano fu iniziata nel 1401. Probabilmente è stata fabbricata per un voto al Santo come protettore contro la peste che infierì in Friuli nel secolo XIV.

1718  (documentazione intero bene)

L'autorizzazione per la riedificazione della chiesa di San Sebastiano risale al 1718: “Udine dall’ufficio abaziale di Moggio: concediamo licenza agli interessati della V.chiesa di San Sebastiano filiale di Dignano che possano far demolire quei muri e quanto avanzasse d.t.V.Chiesa per redificar la medesima a maggior gloria di Dio, dovendo ripor in luogo sacro li materiali che sopravanzassero”.

1720 - 1727 (ricostruzione intero bene)

Nel 1720, su impulso del pievano Petrei, attivissimo da subito, si inizia la ricostruzione della chiesa. Il coperto viene ultimato nel 1727.

1772 - 1776 (ampliamento navate laterali)

Un successivo ampliamento viene autorizzato nel 1772. Progettista è l'architetto Domenico Schiavi da Tolmezzo: "fu deliberato di ampliare la chiesa di San Sebastiano per essere cresciuto il popolo, quale appena poteva capire nella detta chiesa, e ciò fu in tempo della Missione. Mentre i missionari erano in canonica appresso a me Pievano Don Andrea Giuliani, e fecero radunar Vicenia sotto la Loggia e fu dato un anima consenso...". Il 30 maggio 1776, l'arcivescovo Gian Girolamo Gradenigo autorizza il pievano a benedire la prima pietra.

1812 - 1815 (consacrazione intero bene)

L'arcivescovo Baldassare Rasponi con decreto 12 Novembre 1812 la erige in Parrocchiale "con tutti i diritti e titoli che sono annessi alla Chiesa Matrice di Pieve e fu consecrata sotto il medesimo Titolo di S. Sebastiano Martire il giorno 9 di Aprile 1815 dall'Ill.mo e Reverendissimo Monsignore Pellegrini Vescovo per commissione del Vicario Gen. Cap. di Udine Mons. Mattia Cappellari."

1982 - 1984 (restauro intero bene)

La chiesa è stata restaurata dopo il terremoto del 1976 su progetto dell'arch. Celso Proietti.

2014  (restauro intero bene)

La copertura esterna e interna è oggetto di restauro con contributo CEI 8x1000.
Descrizione

Edificio di tipo basilicale, orentato Nord-Sud, su sedime rialzato di due gradini. La torre campanaria è ubicata a occidente tangente all'inizio del corpo basilicale. L'edificio presenta la stessa fisionomia architettonica neoclassica ricevuta all'epoca dell’ampliamento di fine 1700, che comportò l'aggiunta delle navate laterali e l'ampliamento dell’area presbiterale. Il profondo presbiterio è leggermente ristretto rispetto al corpo antistante e della medesima quota. Perimetrale all'intero edificio è il cornicione a dentelli lapidei del sottogronda. Il pronao neoclassico di facciata è costituito da quattro colonne a capitello dorico e sormontato da architrave e frontone. La divisione dello spazio planimetrico avviene in rapporti 1:2:1 da una doppia fila di tre pilastri a sezione cruciforme con alta lesena centrale che sorreggono archi a tutto sesto e i cornicione perimetrale. La navata principale è voltata a padiglione con unghie soprastanti l’ordine di finestre monofore. Più basse le navate laterali soffittate con volte a crociera. Sono presenti due altari marmorei laterali a conclusione delle navatelle. Interno semplice e luminoso, con tre finestre lungo l'aula e due affrontate nel presbiterio, affreschi e contenute decorazioni, cornici in stucco in rilievo. La sacrestia è affiancata al presbiterio sul lato ovest. La copertura del fabbricato poggia su cordolo lungo tutto il perimetro della chiesa ed è costituita da capriate lignee con sottostanti volte in arelle. Il manto di rivestimento è in tegole curve di laterizio e sottomanto in tavelloni di laterzio. I muri perimetrali sono realizzati in pietra squadrata e pietrame rivestiti esternamente da intonaco. In controfacciata la balconata del coro e organo. Battistero a pila nel vano laterale ad est dell'ingresso. Pavimento in seminato grigio uniforme nelle due porzioni laterali con corsia centrale a losanghe bicrome.
Impianto strutturale
L'edificio presenta impianto basilicale a tre navate ricevuto all'epoca dell’ampliamento di fine 1700, che comportò l'aggiunta delle navate laterali e l'ampliamento dell’area presbiterale. Il profondo presbiterio è leggermente ristretto rispetto al corpo antistante e della medesima quota. Perimetrale all'intero edificio è il cornicione a dentelli lapidei del sottogronda.
Coperture
La copertura del fabbricato poggia su cordolo lungo tutto il perimetro della chiesa ed è costituita da capriate lignee con sottostanti volte in arelle. Il manto di rivestimento è in tegole curve di laterizio e sottomanto in tavelloni di laterzio.
Prospetto principale
Il pronao neoclassico di facciata è costituito da quattro colonne e sormontato da architrave e frontone.
Struttura
I muri perimetrali sono realizzati in pietra squadrata e pietrame rivestiti esternamente da intonaco.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in seminato grigio uniforme nelle due porzioni laterali con corsia centrale a losanghe bicrome.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980 ca.)
a mensa ligneo sorretto da quatto basi convesse.
ambone - aggiunta arredo (1980 ca.)
ligneo.
cattedra - aggiunta arredo (1980 ca.)
in asse con l'altare.
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