chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Piano d'Arta Arta Terme Udine chiesa parrocchiale S. Stefano Prot. Parrocchia di Santo Stefano Protomartire Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetto principale; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.); altare - aggiunta arredo (1980 ca.); ambone - aggiunta arredo (1980 ca.); cattedra - aggiunta arredo (1980 ca.) 1237 - 1294(menzione intero bene); XVI - XVI(ampliamento intero bene); 1624 - 1624(costruzione sacrestia); 1700 - 1724(ricostruzione intero bene); 1760 - 1782(ristrutturazione intero bene); 1776 - 1779(costruzione sacrestia); 1783 - 1785(costruzione navata); 1794 - 1794(dedicazione intero edificio); 1979 - 1982(restauro intero bene)
Chiesa di Santo Stefano Protomartire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santo Stefano Protomartire <Piano d'Arta, Arta Terme>
Altre denominazioni
S. Stefano Prot.
Autore (ruolo)
Schiavi, Domenico (progettista del restauro settecentesco)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche
1237 - 1294 (menzione intero bene)
Una prima citazione dell'edificio risale al 1237, un'altra risale al 1294. Di questo edificio però non rimane nulla. Pare che fosse costruito con le caratteristiche architettoniche delle pievi della Carnia, con un atrio coperto e orientamento est ovest.
XVI (ampliamento intero bene)
Un primo ampliamento e restauro risale al XVI secolo.
1624 (costruzione sacrestia)
Un piccolo vano viene costruito a sud come nuova sacrestia.
1700 - 1724 (ricostruzione intero bene)
Il terremoto del 28 Luglio 1700 lesiona gravemente l’edificio e ciò richiede interventi di ricostruzione e di ristrutturazione, che si concludono nel 1724.
1760 - 1782 (ristrutturazione intero bene)
Su progetto di Domenico Schiavi la chiesa viene restaurata.
1776 - 1779 (costruzione sacrestia)
Dal 1776 al 1779 è ampliato il coro e costruita una nuova sacrestia.
1783 - 1785 (costruzione navata)
Dal 1783 al 1785 è costruita l'aula ottagonale.
1794 (dedicazione intero edificio)
Viene dedicata il 1° settembre 1794 dall'arcivescovo Pier Antonio Zorzi in visita pastorale.
1979 - 1982 (restauro intero bene)
Il terremoto del 1976 ha lesionato l'edificio, che viene ristrutturato e messo in sicurezza.
Descrizione
Edificio ad aula ottagonale allungata, orientato con sedime al livello del piano di campagna. L'impianto centrale aggrega all'aula il profondo presbiterio rettangolare di volumetria minore, le due cappelle laterali -di cui quella meridionale contenente l'organo e adibita a cantoria, alla quale si sale da un basso corpo aggiunto a meridione- le quattro basse scarselle angolari, i corpi delle sacrestie avvolgenti il presbiterio sul lato meridionale e di levante, un corpo aggiunto a settentrione e un corpo a tutt'altezza con feritoie adibito anche a centrale termica. La torre campanaria sorge a meridione, discosta dalla chiesa. La limpida facciata, che denuncia l'impianto ottagonale dell'edificio, si conclude nel prospetto a timpano con oculo centrale, è decorata al di sopra del portale in pietra modanata con timpano arcuato, dall'epigrafe dedicatoria; una forte cornice modanata decora la parte sommitale centrale e delle due facce laterali, nonché il perimetro del presbiterio.
L'interno è ritmato dalle paraste angolari in stile ionico, al di sopra l'alto architrave e cornice modanata a correre separa il secondo ordine parietale decorato da dipinti entro cornici in stucco e finestre rettangolari ad arco ribassato. Lateralmente si aprono le due cappelle ad arco modanato contenenti rispettivamente a settentrione l'altare laterale e a meridione la cantoria e l'organo. In prossimità del presbiterio, cosi come in controfacciata ai lati dell'ingresso, si aprono due scarselle contenenti due altari laterali. Il soffitto, conseguente all'andamento ottagonale dell'aula, è a volta con tre spicchi in corrispondenza dei lati minori; decorazioni dipinte. Il presbiterio, rialzato di due gradini, prospetta tramite l'arco santo; l'area dell'altare è voltata a finto cupolino e pennacchi interamente dipinti; due finestre si aprono lateralmente. La parete di fondo piana, dipinta a mo' di stoffa, si conclude con il catino absidale, ugualmente a parete piana, dipinto nella lunetta e nello sguincio arcuato. Due aperture ad arco a tutto sesto, a settentrione e meridione, immettono nei vani di disbrigo. In controfacciata nelle due scarselle laterali, delimitate da balaustre, a meridione è il fonte battesimale, a settentrione è l'immagine del Crocifisso. Bussola lignea con superiore lunetta dipinta e incorniciata. La pavimentazione è in seminato veneziano con corsia centrale delimitata da fasce.
Pianta
Edificio ad aula ottagonale allungata, orientato con sedime al livello del piano di campagna.
Impianto strutturale
Muratura portane mista.
Coperture
Manto di copertura in lastre metalliche.
Prospetto principale
La limpida facciata, che denuncia l'impianto ottagonale dell'edificio, si conclude nel prospetto a timpano con oculo centrale, è decorata al di sopra del portale in pietra modanata con timpano arcuato, dall'epigrafe dedicatoria; una forte cornice modanata decora la parte sommitale centrale e delle due facce laterali, nonché il perimetro del presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in seminato veneziano con corsia centrale delimitata da fasce.