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Pizzo
Mileto - Nicotera - Tropea
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio
Parrocchia di San Giorgio
Coperture; Elementi decorativi; Fondazioni; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta
altare - aggiunta arredo (1973); ambone - aggiunta arredo (1973); fonte battesimale - aggiunta arredo (1973)
XVI - 1587(apertura al culto carattere generale); XX - 1976(parte dell'edificio restauro)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio <Pizzo>
Altre denominazioni S. Giorgio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - 1587 (apertura al culto carattere generale)

La Chiesa Matrice, dedicata a S. Giorgio Martire, è situata nel cuore di Pizzo, a pochi passi dalla Piazza, edificata nella seconda metà del '500 sui resti di una preesistente chiesetta; è la prima e più antica Collegiata della Diocesi di Mileto, come risulta dalla bolla della sua fondazione concessa dal Papa Gregorio XIII il 15 marzo del 1576, solennemente consacrata nel 1587 e dedicata alla Vergine Maria e a S. Giorgio, come riporta la scritta posta sull'architrave che reca la data 1632

XX - 1976 (parte dell'edificio restauro)

Nell’autunno del 1976 iniziarono i lavori di restauro della pavimentazione della Chiesa Matrice. Fu praticato un piccolo Foro sulla terza botola della navata centrale per poter osservare l’interno della tomba che, notoriamente, era quella nella quale era stato seppellito Gioacchino Murat
Descrizione

La chiesa, a croce latina e sistuata a pochi passi dalla piazza principale del paese, è arricchita di preziose statue marmoree che raffigurano: S. Antonio di Padova con in braccio il Bambinello e la Madonna del Popolo, da attribuirsi ai Gagini, S. Francesco d'Assisi di autore ignoto provenienti dall'antico Monastero di S. Antonio di Padova distrutto dal terremoto del 1783, S. Giovanni Battista, attribuita prima a Pietro Bernini e, recentemente, ad Annibale Caccavello, S. Caterina d'Alessandria di M. Carlo Canale provenienti dal Monastero di S. Agostino anch'esso distrutto dal terremoto del 1783
Coperture
II tetto è realizzato a doppia falda inclinata con sovrastante manto di copertura di tegole in coppi
Elementi decorativi
La sua facciata è barocca con un bellissimo portale in marmo, dello scultore Fontana, arricchito da un fastigio contenente il tondo con il rilievo di S. Giorgio a cavallo che trafigge il drago e, in secondo piano, una principessa e una torre sulla roccia. L'interno, che si presenta ampio e maestoso, è a croce latina, ad una navata centrale che poggia ai due lati su arcate di cappelle intercomunicanti; il colonnato è in stile corinzio, impreziosito con una Via Crucis in ceramica dell'Artista G. Curatolo di Pizzo, con transetto sormontato da cupola all'incrocio con la navata principale, che poggia su arcate laterali con pseudo colonnato corinzio. Nella navata vi sono undici botole in marmo che contengono i resti mortali di famiglie gentilizie di Pizzo, di preti, di religiosi dell'Ordine di S. Diego
Fondazioni
Le fondazioni sono realizzate in muratura mista di pietrame
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura in muratura mista di pietrame
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti sono realizzati con piastrelle di marmo disposte a rombo di colore grigio chiaro e grigio scuro
Pianta
La pianta è realizzata a croce latina, ad una navata centrale che poggia ai due lati su arcate di cappelle intercomunicanti
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto un Altare/Mensa costruito in marmi policromi
ambone - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto un Ambone in marmo bianco
fonte battesimale - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto, alla sinistra dall’ingresso della Chiesa, la Fonte Battesimale realizzata in legno, opera di artigianato locale calabrese di cui non si conosce l'autore e la provenienza
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