chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pettori Cascina Pisa cappella sussidiaria S. Martino Parrocchia di Santo Stefano Protomartire Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1960-1980) 1130 - 1130(consacrazione intero bene); 1142 - 1142(citazione intero bene); 1474 - 1474(citazione intero bene)
Cappella di San Martino
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella di San Martino <Pettori, Cascina>
Altre denominazioni
Chiesa di San Martino S. Martino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche
1130 (consacrazione intero bene)
La cappella fu consacrata il 3 aprile 1130 s.p., come riporta l'epigrafe in marmo inserita sulla facciata.
1142 (citazione intero bene)
La prima attestazione documentaria circa l'esistenza della piccola chiesa risale al 21 marzo 1142.
1474 (citazione intero bene)
Nel 1474, l'Arcivescovo di Pisa Filippo de' Medici unì la chiesa di Musigliano alla parrocchia di Santo Stefano di Pettori.
Descrizione
La chiesa di San Martino sorge al margine est dell'abitato di Musigliano, una piccola frazione del Comune di Cascina che risiede sulla riva sinistra dell’Arno. L'edificio, libero su tutti i lati, è circondato da un terreno tenuto a verde sui lati sud-est, e lambito a nord dalla strada che in quel punto curva verso sud. La facciata è introdotta da un piccolo spazio adibito a sagrato, raggiungibile percorrendo uno stradello sterrato che lo collega alla pubblica via. Il prospetto principale, coperto a capanna, è realizzato in blocchi squadrati di verrucano e panchina livornese, ad eccezione della parte sommitale che presenta una cortina muraria in laterizio. Al centro si apre il portale d'ingresso, unico accesso alla chiesa, mentre al vertice si inserisce un oculo vetrato. In aderenza al fianco sinistro si succedono tre corpi di fabbrica caratterizzati da volumi e altezze differenti: il primo è il vano utilizzato come sacrestia, il secondo corrisponde alla cappella laterale e il terzo, in corrispondenza dell'abside, è il piccolo campanile a base quadrata. La torre, di piccole dimensioni, è interamente intonacata e presenta una cella campanaria dotata di quattro aperture a monofora e copertura piana. Internamente la chiesa è ad aula unica concluso da un'abside semicircolare. Sulla parete sinistra un ampio arco immette nella cappella laterale, dalla quale si accede ad un locale adibito a sacrestia.
Struttura
Muratura perimetrale in pietra lasciata a faccia-vista esternamente e intonacata internamente. Il bozzato esterno è caratterizzato dalla presenza di blocchi squadrati di verrucano e panchina livornese nella parte bassa, mentre in alto, sotto le falde di copertura, è presente una cortina muraria in laterizio. Completamente intonacate anche sull'esterno la cappella laterale, la sacrestia ed il campanile.
Pianta
Lo schema planimetrico è a navata unica con absidiola. Il presbiterio risulta sollevato di un gradone rispetto al resto dell'aula. Sulla parete sinistra si apre un grande arco che mette in comunicazione la navata con la cappella laterale. Dalla parete destra di quest'ultima si accede ad un vano adibito a sacrestia-magazzino.
Coperture
L'aula presenta una copertura a doppia falda costituita da capriate, terzere e travicelli in legno e scempiato di mezzane in cotto. Copertura in coppi ed embrici alla toscana. Catino absidale risulta intonacato e tinteggiato. La cappella laterale è dotata di una copertura a doppio spiovente con struttura lignea in travi e travicelli e mezzane in cotto. La sacrestia ha una copertura a falda unica costituita da travi e travicelli in legno e mezzane in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione della navata in cotto delle dimensioni di 14x28 cm, disposto a spina diagonale. La stessa pavimentazione prosegue anche nella cappella laterale, mentre nell'area presbiteriale e nella sacrestia gli stessi elementi sono disposti in maniera ortogonale. Dietro l'altare maggiore, le piastrelle sono disposte a correre.
Elementi decorativi
La facciata a capanna è costituita da conci di verrucano e pietra panchina, ad eccezione della sommità che presenta una muratura in laterizio, di epoca posteriore, al centro della quale è inserito un oculo vetrato ampiamente rimaneggiato. Nella parte inferiore, si apre il portale d'ingresso ricostruito in epoca moderna, che conserva al vertice l'originario frontone triangolare in pietra. A sinistra dell'ingresso, inserita nel paramento murario, si conserva un'epigrafe in marmo, che reca la data della consacrazione della chiesa, 3 aprile 1130 s.p.. Un muretto divisorio, che diparte dall'estremità destra della facciata, delimitando così lo spazio del sagrato, reca una successione di lapidi sepolcrali della fine del XIX secolo. Altre lapidi coeve si ritrovano inserite sulle pareti esterne della sacrestia, della cappella e del campanile. All'interno, la chiesa si presenta a navata unica, completamente intonacata e dotata di un tetto a capriate lignee. A destra dell'ingresso, trova posto un'acquasantiera in marmo bianco scolpito, riconducibile al XVI-XVII secolo. A metà della parete destra si inserisce in parete un confessionale a tre fòrnici in pietra serena del XVIII secolo, che ospita nello scomparto centrale la statua di Santa Caterina d'Alessandria. Sulla parete opposta, si apre la cappella laterale dedicata alla santa, dotata di un altare barocco in pietra serena. Quest'ultimo, caratterizzato da un dossale delimitato da due semicolonne con capitello composito e cimato da un frontone ricurvo spezzato con cartella centrale, ospita una moderna statua della Madonna di Lourdes, circondata da una decorazione con pietre a spacco ad imitazione del tema della grotta. Al centro dell'abside semicircolare trova posto l'Altare maggiore con mensa settecentesca in pietra dipinta e gradino in marmo con tabernacolo intronizzato di epoca successiva.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1960-1980)
Al centro del presbiterio è conservato l'Altar maggiore preconciliare. Nella seconda metà del Novecento, sono stati inseriti il leggio e una piccola mensa in legno per la celebrazione versus populum, collocata su apposita pedana.