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Crevalcore
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Matteo di Ronchi di Crevalcore
Parrocchia di San Matteo di Ronchi di Crevalcore
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (2018)
1702 - 1705(costruzione intero bene); 1985 - 1985(passaggio di proprietà intero bene); 2012 - 2018(ristrutturazione post sisma intero bene)
Chiesa di San Matteo di Ronchi
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Matteo di Ronchi <Crevalcore>
Altre denominazioni Chiesa di San Matteo di Ronchi di Crevalcore
S. Matteo di Ronchi di Crevalcore
Autore (ruolo)
Laghi, Antonio Maria (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
tardobarocco bolognese (costruzione)
Notizie Storiche

1702 - 1705 (costruzione intero bene)

La chiesa nacque con ogni probabilità come appella palatina della “domus magna” dei coni Caprara, fondata intorno alla metà del Quattrocento e poi ridisegnata una prima volta alla fine del Cinquecento. Nel 1702 il conte Nicolò Caprara fece avviare la costruzione della chiesa di San Matteo, completata nel 1705. Fu questo il primo intervento di una stagione di profondo rinnovamento del “castello” dei Ronchi”, trasformato in senso scenografico con l’aggiunta dei torrioni laterali e i corpi di fabbrica di congiunzione per volere della contessa Maria Vittoria Caprara.

1985  (passaggio di proprietà intero bene)

Dopo numerosi passaggi di proprietà l’intero complesso della villa e della chiesa dei Ronchi fu acquistato nel 1985 dal Comune di Crevalcore, attuale proprietario dei beni. La chiesa non ha mai subito interventi di peso che ne abbiano mutato o compromesso l’aspetto settecentesco.

2012 - 2018 (ristrutturazione post sisma intero bene)

Il sisma che ha colpito l’Emilia nel maggio 2012 ha compromesso le strutture dell’intero castello e della chiesa annessa, attualmente inagibile e in attesa dei lavori di ristrutturazione. Il programma della ricostruzione degli edifici danneggiati dai sismi del 2012 approvato dal Commissario delegato della Regione Emilia - Romagna prevede un intervento di ripristino con adeguamento sismico. Sono attualmente in corso di valutazione e studio da parte dei progettisti incaricati i lavori da eseguire, compresa una completa revisione degli impianti.
Descrizione

La chiesa di San Matteo è parte del complesso nobiliare cosiddetto del "castello dei Ronchi", situato a nord di Crevalcore. Edificata in laterizio, come il complesso e coerentemente con l'architettura locale, presenta una sobria facciata sagramata a salienti rampanti e un'aula ellittica con asse maggiore trasversale, dotata di tre altari. L'aula è coperta da un tamburo ellittico.
contesto
Il modesto abitato di Ronchi è situato a nord di Crevalcore, lungo la via Argini Nord che corre in direzione sud-nord secondo un tracciato irregolare disegnato fra le parallele SP 568 e SP 9. Il complesso chiamato “castello dei Ronchi” insiste su un lotto di terreno quadrangolare destinato, alle spalle degli edifici, a giardino prativo e alberato, circondato attualmente da campi coltivati. Dalla villa centrale origina una via che a partire dal 1768 collegava visivamente e fisicamente il complesso all’oratorio della Natività di Maria noto come “La Rotonda”, in origine all’ingresso della proprietà, oggi raggiungibile percorrendo la SP 9. Il tracciato della ferrovia Bologna-Verona ha oggi interrotto questa continuità. La chiesa è orientata a ovest.
impianto planivolumetrico
L'aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale di edifici che comprende volumi destinati alle attività di servizio di una corte agricola: a sud e ad ovest sorgono edifici oggi adibiti ad abitazione e servizi civili, a nord un porticato che affaccia sulla corte interna.
esterno
La chiesa è preceduta da un sagrato sterrato delimitato ai lati da due alberi; esso costituisce la mediazione fra l’edificio ecclesiastico e la via Argini nord che corre parallela al fronte dell’intero possedimento dei Ronchi. La facciata, a salienti rampanti, è caratterizzata da una finitura sagramata e presenta profili in leggero aggetto che disegnano le tre specchiature che ne suddividono il fronte. Al centro, sopra al portale, si apre una finestra ovale e in asse una seconda finestra sagomata; un timpano a vela conclude la facciata coronata da una croce metallica. Nella specchiatura di sinistra si apre un ingresso secondario. Il fianco sinistro è celato dal volume di un altro fabbricato parte della corte rurale; allo stesso modo il presbiterio non è distinguibile esternamente. Dai volumi addossati alla chiesa emerge il solo tamburo, anch’esso ellittico, nel quale si aprono tre finestre.
pianta
Centrale, con aula di forma ellittica.
interni
La chiesa ha forma ellittica con l’asse maggiore trasversale. L’entrata e i tre altari sono inframmezzati da quattro coppie di paraste con capitelli di ordine corinzio. Le pareti sono arricchite da tele incastonate in cornici a stucco. L’interno non è meglio descrivibile, la chiesa è attualmente inagibile ed è in attesa dei lavori di ristrutturazione.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio, orizzontamenti presumibilmente a travi lignee. Manto in coppi.
apparati liturgici
Gli arredi e apparati sono stati rimossi in attesa dei lavori di ristrutturazione e non sono pertanto descrivibili.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2018)
Le scelte operate per l'adeguamento presbiteriale saranno note solo al termine dei lavori di ristrutturazione post sisma.
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