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adeguamento liturgico
Mirano
Treviso
chiesa
parrocchiale
S. Michele Arcangelo
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile; Facciata; Elementi decorativi; Interni
presbiterio - aggiunta arredo (1984-2000)
XV - XV(preesistenze intero bene); 1680 - 1691(costruzione intero bene); 1737 - 1737(costruzione campanile); 1768 - 1768(passaggio di proprietà intero bene); 1790 - 1790(inizio lavori intero bene); 1796 - 1796(consacrazione intero bene); 1846 - 1848(affresco sul soffitto intero bene); 1931 - 1931(realizzazione organo intero bene); 1961 - 1961(ristrutturazione ed ampliamento intero bene); 1986 - 1986(rifacimento pavimentazione intero bene); 1992 - 1992(completamento carattere generale); 2016 - 2016(restauro intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Mirano>
Altre denominazioni S. Michele Arcangelo
Autore (ruolo)
Cedini, Costantino (realizzazione affreschi presbiterio)
Fabbrica d'organi Mascioni (realizzazione organo)
De Min, Giovanni (affresco sul soffitto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XV  (preesistenze intero bene)

L’edificio preesistente ha origini rinascimentali di tipo conventuale.

1680 - 1691 (costruzione intero bene)

La struttura della chiesa è interamente seicentesca, come dimostra la lapide posta sulla facciata della cappella del S. Cuore che riporta la data 1691, ad indicare l'anno di massima trasformazione della fabbrica, i cui lavori cominciano il 7 luglio 1680.

1737  (costruzione campanile)

Il campanile posto a sud della chiesa viene costruito dai Carraresi nel 1737 e proprio a ricordo di questa data sulla facciata è affissa una lapide insieme al loro stemma.

1768  (passaggio di proprietà intero bene)

La parrocchia di Milano per un lungo tempo viene amministrata da religiosi e nel 1768 passa ai preti diocesani di Treviso.

1790  (inizio lavori intero bene)

L'edificio odierno presenta caratteristiche nettamente seicentesche, infatti sulla lapide posta all'ingresso della cappella del S.Cuore è riportata la data 1691, ad indicare l'anno di massima trasformazione della fabbrica, i cui lavori cominciano il 7 luglio 1680.

1796  (consacrazione intero bene)

il 3 giugno 1796 la chiesa viene consacrata dal vescovo di Treviso Giovanni Battista Sandro come riportato sulla scritta marmorea posta a destra della navata, vicino all'altare del miracolo di sant'Antonio.

1846 - 1848 (affresco sul soffitto intero bene)

Tra il 1846 e il 1848 il pittore bellunese Giovanni Demin realizza un grande affresco posto sul soffitto della chiesa, raffigurante il Giudizio Universale. L’opera occupa quasi interamente la superficie piana disponibile e descrive nei dettagli il tema dell’Apocalisse.

1931  (realizzazione organo intero bene)

L'organo posto sulla la cantoria è opera della ditta Mascioni, realizzato nel1931.

1961  (ristrutturazione ed ampliamento intero bene)

Una lapide posta all'interno della Chiesa ricorda l'intervento di ristrutturazione ed ampliamento avvenuto nel 1961.

1986  (rifacimento pavimentazione intero bene)

Nel 1986 avviene la sostituzione della pavimentazione con un nuovo rivestimento in marmo rosso di Verona e pietra d'Istria, disposti a scacchiera.

1992  (completamento carattere generale)

Viene costruito un sagrato a doppia croce e viene inserito un doppio filare di alberi che conduce alla chiesa, al contempo viene risistemata la facciata principale della chiesa.

2016  (restauro intero bene)

Nel 2016 gli affreschi situati all'interno della chiesa vengono restaurati, assieme dell'apparato ligneo e all'altare in marmo.
Descrizione

La Chiesa di San Michele Arcangelo viene costruita tra il1680 ed il 1691 e sostituisce un preesistente convento di stampo rinascimentale. Lo spazio antistante la chiesa è costituito da un viale alberato di recente costruzione, che collega gli spazi più importanti del complesso, ossia la chiesa, la casa canonica e la cappella detta "Scoletta". Il corpo della chiesa è orientato in direzione est-ovest, con l’ingresso posto ad ovest e la zona absidale ad est ed è costituito da un’unica navata di forma rettangolare. A sud del complesso si erge l’alto campanile settecentesco in stile veneziano, costruito dai Carraresi e ritenuto un monumento iconico per il Comune di Mirano. L’edificio culmina con un’abside semicircolare, con ai lati una piccola cappella ed il corpo della sagrestia, in posizione speculare rispetto al presbiterio. La facciata principale è a capanna, caratterizzata da un arco a tutto sesto che inquadra il portale di ingresso e da un timpano di coronamento triangolare con al centro un piccolo oculo. All’interno lo spazio si eleva in altezza ed è illuminato da una serie di finestre poste sulla sommità dei prospetti laterali, che danno risalto ad opere di pregio, tra cui l’affresco posto sul soffitto, raffigurante il Giudizio Universale, opera del pittore bellunese Giovanni De Min e gli affreschi del presbiterio, opera del pittore padovano Costantino Cedini.
Pianta
La pianta è costituita da una navata unica di forma rettangolare che culmina con un’abside semicircolare, a cui lati si innestano i corpi della sagrestia e della cappella devozionale. Il presbiterio è rialzato di alcuni gradini rispetto al resto della chiesa.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è costituita in marmo rosso di Verona e pietra d'Istria, disposti a scacchiera.
Campanile
Il campanile situato a sud rispetto al corpo della chiesa, risale al 1737. Tale monumento spicca per la sua altezza ed è caratterizzato da un basamento in pietra ed un rivestimento in mattoni.
Facciata
La facciata principale è a capanna,rivestita in intonaco di colore beige e bianco, caratterizzata da un arco a tutto sesto che inquadra il portale di ingresso e da un timpano di coronamento triangolare con al centro un piccolo oculo.
Elementi decorativi
All’interno della chiesa sono custodite opere di gran pregio tra cui l’affresco posto sul soffitto, raffigurante il Giudizio Universale, opera del pittore bellunese Giovanni De Min e gli affreschi del presbiterio, opera del pittore padovano Costantino Cedini, raffiguranti l’allegoria della Fede e scene tratte dall'Antico Testamento, ossia il sacrificio di Abramo e Il sacrificio di Melchisedec.
Interni
L'ingresso è costituito da un piccolo portico di ordine corinzio che sorregge una balconata sulla quale è collocato grande organo, opera della Ditta Mascioni.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1984-2000)
L'altare rivolto verso il popolo è amovibile. Predisposto durante il servizio del rev. mons. Mauro Facchinello assieme agli amboni, esso si compone di balaustre in legno dorato.
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