chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Castelcucco Castelcucco Treviso chiesa parrocchiale S. Giorgio Parrocchia di San Giorgio Martire Pianta; Coperture; Prospetti; Fondazioni; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Interni presbiterio - intervento strutturale (1988) VI - VII(costruzione intero bene); 1564 - 1692(ampliamento intero bene); 1695 - 1695(crollo campanile); 1838 - 1838(ampliamento intero bene); 1910 - 1910(entrata in funzione campanile); 1997 - 1997(manutenzione straordinaria cappelle laterali); 2003 - 2003(manutenzione straordinaria copertura)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giorgio <Castelcucco, Castelcucco>
Altre denominazioni
Chiesa Parrocchiale Arcipretale di San Giorgio Chiesa di San Giorgio Martire S. Giorgio
Autore (ruolo)
Martignago, Francesco (ampliamento)
Santi, Sebastiano (affreschi)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione)
Notizie Storiche
VI - VII (costruzione intero bene)
La chiesa viene costruita probabilmente tra il VI e il VII secolo dai Longobardi.
L'edificio risulta già costruito nel X secolo in quanto la stesura dell'atto di donazione (1172) dell'oratorio di Santa Giustina da parte dei fratelli Rovér, in favore del priorato di Santa Maria Maggiore di Treviso e della chiesa di San Teonisto di Possagno, avviene sotto il portico della chiesa di San Giorgio di Castelcucco.
1564 - 1692 (ampliamento intero bene)
Il 22 Febbraio del 1564 il Vescovo di Treviso Giorgio Corner, in Visita Pastorale, richiede interventi di sistemazione e ampliamento della chiesa.
Novant'anni più tardi, nell’ottobre del 1654, i lavori vengono completati. La chiesa viene consacrata dal Vescovo di Treviso Giovanni Antonio Lupi il 3 ottobre dello stesso anno, come riportato in un'iscrizione collocata nel presbiterio. La data del 1692, riportata nella facciata esterna, si riferisce alla conclusione delle opere di tinteggiatura delle facciate esterne.
1695 (crollo campanile)
Nel 1695, a seguito del terremoto, crolla il campanile.
In seguito sarà costruito un secondo campanile, oggi inglobato all'edificio di culto.
1838 (ampliamento intero bene)
Nel 1838 la chiesa è soggetta ad un ulteriore ampliamento su progetto dell' ingegnere Francesco Martignago.
Tra gli interventi, si esegue la totale sostituzione del pavimento in terrazzo alla veneziana, fortemente degradato, con l'attuale pavimentazione.
1910 (entrata in funzione campanile)
L'attuale torre campanaria, isolata rispetto alla chiesa, entra in funzione nel 1910.
Nel 1997 sono eseguiti interventi di manutenzione delle coperture delle cappelle laterali, tra cui la sostituzione di alcune travi di legno, dell'incannucciato e del manto di copertura.
2003 (manutenzione straordinaria copertura)
Nel 2003 vengono effettuati interventi di consolidamento e restauro conservativo della copertura della navata principale della chiesa, tra i quali il rinforzo strutturale del cornicione, il rifacimento delle teste delle capriate, la sostituzione di alcune parti legnee e il rifacimento del manto di copertura con coppi a canale nuovi.
Descrizione
La chiesa, costruita tra il VI e il VII secolo dai Longobardi, è dedicata a San Giorgio, Santo venerato dalla popolazione germanica. L'edificio subisce nel corso del tempo importanti trasformazioni e restauri, tra cui gli interventi seicenteschi e ottocenteschi, come è documentato da numerose dogali, lettere che venivano inviate a nome del doge di Venezia.
La fabbrica, orientata est-ovest con ingresso ad ovest, è a navata unica con sei cappelle laterali. La facciata principale, costituita da quattro paraste verticali con sovrapposti fregio in stile dorico e timpano, ospita un sontuoso portale d’ingresso del 1649. Sopra il portale è presente un elegante riquadro rococò a stucco raffigurante San Giorgio, patrono della chiesa.
Pianta
La chiesa, orientata est-ovest con ingresso ad ovest, è a navata unica con sei cappelle laterali. Il presbiterio ottagonale è circondato da un coro in legno di noce lavorato ad intarsio, seicentesco. A metà chiesa, una porta conduce alla sacrestia e alla canonica.
Coperture
La struttura portante della copertura è costituita da capriate in legno di castagno, poste ad un interasse di circa 2.00 m, collegate tra loro con travi secondarie in legno di abete. Sopra di queste sono messi in opera tavelloni in cotto che sostengono il manto di copertura. Le capriate sostengono anche il solaio a volta della chiesa, costituito da tavoloni sagomati e cantinelle di legno, sulle quali è steso l’intonaco di finitura.
Prospetti
I prospetti, intonacati a calce, sono di colore chiaro tendente al bianco.
La facciata principale, costituita da quattro paraste verticali con sovrapposti fregio in stile dorico e timpano, ospita un sontuoso portale d’ingresso del 1649. L'edicola e gli stipiti sono ornati da bassorilievi dello stesso periodo. Sopra il portale è presente un elegante riquadro rococò a stucco raffigurante San Giorgio, patrono della chiesa. La finestra termale collocata in facciata è caratterizzata da vetrate istoriate che raffigurano Mosè mentre riceve le tavole della legge.
Fondazioni
La chiesa è realizzata su fondazioni in pietra.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento presenta lastre quadrate o triangolari in marmo delle cave locali di Camol e Poìse di Borso del Grappa.
Struttura
Le murature, realizzate con sassi e mattoni in laterizio, presentano spessore variabile, ma risultano complessivamente ben apparecchiate. La struttura complessiva può essere definita un aggregato in quanto l'edificio destinato al culto è collegato direttamente alla canonica e ad alcuni locali a servizio delle attività parrocchiali. I solai sono realizzati in legno.
Interni
Lesene binate o a libro, con capitelli corinzi sorreggenti una trabeazione a dentelli, scandiscono lo spazio destinato all'assemblea, che si apre su sei cappelle laterali. Due di queste presentano altari lignei di stile barocco risalenti al Seicento, ornati con decorazioni in foglia d'oro. Nelle altre quattro cappelle sono collocati altari in marmi policromi lavorati ad intarsio.
L’Altare Maggiore, in marmo, risale al 1729. A lato sono poste le statue di San Pietro e San Paolo.
Il soffitto della navata centrale ospita un affresco rappresentante la Gloria di Santa Lucia Vergine e Martire, la Gloria di San Giorgio e la Gloria di San Bartolomeo Apostolo. L'opera è stata realizzata da Sebastiano Santi, come si legge nell’iscrizione collocata sopra la parete sud.
Preziose formelle in rame dipinte ad olio formano l'ornamento dell'altare della Madonna.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1988)
Nel 1988 sono stati eseguiti interventi di rimozione delle balaustre per permettere il posizionamento dell’attuale altare e l'ampliamento della zona presbiterale.