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Gela
Piazza Armerina
chiesa
sussidiaria
Santissimo Salvatore e Rosario
Parrocchia di Maria Santissima assunta in cielo
impianto planimetrico; prospetto principale; prospetti secondari; interni; coperture; pavimentazione; torre campanaria
altare - aggiunta arredo (2008); ambone - aggiunta arredo (2008)
1585 - 1585(costruzione intero bene); 1600 - 1600(notizia storica intero bene); 1796 - 1838(costruzione intero bene); 1842 - 1842(notizia storica intero bene); 1920 - 1920(riconfigurazione pavimentazione); 1971 - 1971(restauro intero bene); 1990 - 1993(restauro intero bene)
Chiesa del Santissimo Salvatore e Rosario
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Santissimo Salvatore e Rosario <Gela>
Altre denominazioni Chiesa del Santissimo Salvatore e della Madonna del Rosario
Chiesa Santissimo Salvatore e Rosario
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

1585  (costruzione intero bene)

La costruzione della prima chiesa sul sito dell’attuale risale al 1585, quando, per motivi di sicurezza militare, si decide di trasferire la chiesa Santa Maria di Gesù dentro le mura della città, essendo stata demolita un piccolo edificio di culto con la medesima intitolazione fuori la cinta muraria.

1600  (notizia storica intero bene)

La chiesa Santa Maria di Gesù è anche chiamata Cappella della Compagnia del Rosario, dopo che questa vi era stata istituita nel 1600.

1796 - 1838 (costruzione intero bene)

La piccola chiesa viene demolita per costruire sul medesimo sito l’attuale chiesa, che assumerà il titolo di Santissimo Salvatore e Rosario.

1842  (notizia storica intero bene)

La chiesa Santissimo Salvatore e Rosario è inaugurata solennemente.

1920  (riconfigurazione pavimentazione)

Sostituzione del pavimento originario in maiolica con un pavimento in mattoni di cemento bianchi e neri, disposti a scacchiera.

1971  (restauro intero bene)

La chiesa, chiusa per un lungo periodo perché inagibile, viene riaperta al culto nel 1971, dopo l’ultimazione dei restauri finanziati con erogazioni da parte di fedeli.

1990 - 1993 (restauro intero bene)

Sono eseguiti lavori di restauro, con finanziamento pubblico, nella pavimentazione, nella cripta, dove si scoprono sepolture e cisterne risalenti all’età greca, nelle volte, nelle cappelle e vengono tinteggiate le pareti interne.
Descrizione

Lungo corso Vittorio Emanuele, principale asse che taglia tutta la città di Gela, si erge la piatta ed essenziale facciata della chiesa Santissimo Salvatore e Rosario, il cui prospetto non fu mai messo in opera. L’interno è a unica navata longitudinale, terminata da un presbiterio quadrato; dal retro dell’altare maggiore si accede alla sacrestia.
impianto planimetrico
Impianto planimetrico longitudinale a unica navata longitudinale, terminata a presbiterio quadrangolare. Dietro l’altare maggiore una porta consente l’accesso alla sacrestia e da questa ai locali annessi. L’aula è scandita da tre cappelle laterali per ciascun lato; a metà in entrambi i fianchi si aprono accessi laterali. All’angolo nord ovest del presbiterio, è addossata la torre campanaria, alla quale si sale dalla sacrestia.
prospetto principale
La piatta facciata si eleva rispetto al piano della strada per mezzo di due rampe che salgono parallele al prospetto. Questo presenta uno schema compositivo piatto e privo di qualificazioni architettoniche, con un paramento murario in pietrame informe a vista; soltanto sopra l’ingresso di sono alcuni conci di pietra squadrati. Sopra tale ingresso, inoltre, è aperta una finestra rettangolare. la facciata è chiusa in alto da un cornicione, realizzato con tegole, sopra il quale si leggono gli spioventi del tetto.
prospetti secondari
Il fianco sinistro, a ovest su via Picceri, nella parte bassa è occultato dai volumi di edifici contigui: tra questi, una piccola porta costituisce un accesso laterale alla chiesa. in alto si aprono quattro finestre rettangolari. Il prospetto retrostante l’abside è interamente occultato dal volume del corpo di fabbrica della sacrestia e delle sopraelevazioni che insistono sopra di questa. Il fianco destro, a est su via Salvatore Damaggio Fischetti, è interamente libero. A metà si trova il portale laterale, sopraelevato rispetto alla strada per mezzo di una rampa di scale che corre parallela al muro; il portale, realizzato con conci di pietra squadrata e opportunamente sagomata, è qualificato da due piatte lesene che reggono un architrave sormontata da un timpano a sesto ribassato. In alto si aprono quattro finestre rettangolari. I paramenti murari, liberi da edifici, sono tutti in pietrame informe a vista.
interni
Le pareti laterali della navata sono scandite da lesene scanalate, le quali separano tre cappelle, con altrettanti altari, per ciascun fianco, nonché i vani degli ingressi laterali. Sopra quello del fianco sinistro sporge la ringhiera metallica della cantoria ove è collocata la cassa di un organo a canne. il presbiterio presenta la curva dell’abside scandita da semicolonne; la parete di fondo è dominata dall’altare maggiore. Le pareti laterali del presbiterio sono arricchite dalla presenza di stalli di un coro ligneo. Le pareti sono tutte intonacate, tinteggiate e rivestite da stucchi. L’interno della chiesa riceve luce naturale dalle finestre rettangolari, aperte sopra il fregio che corre lungo tutte le pareti dell’aula, quattro per ciascun fianco e una in facciata.
coperture
L’aula è coperta da volta a botte il presbiterio è coperto da volta a botte lunettata, la quale è separata dalla copertura della navata da un arco trionfale, posto sopra il bema. La superficie è intonacata, tinteggiata e rivestita di stucchi. il tetto è a due falde ed è realizzato con una struttura lignea, ricoperta da tegole del tipo “coppo siciliano”.
pavimentazione
La chiesa è interamente pavimentata da lastre quadrate in marmo bianco e marmo grigio, disposte a scacchiera. Le soglie del bema nonché del coro e dell’altare maggiore sono in conci di pietra.
torre campanaria
All’angolo nord ovest dell’intero complesso si trova la torre campanaria. Essa ha impianto planimetrico quadrato e all’interno terra si trova la scala per raggiungere la loggia campanaria. Questa è aperta sui quattro lati da archi a tutto sesto, coronati da timpani triangolari. Il paramento murario è in conci di pietra grossolanamente squadrati e disposti con orditura regolare; la loggia campanaria e i cantonali della torre sono in conci di pietra squadrati e sagomati opportunamente. Il campanile è coperto da una cuspide con schema piramidale ed è rivestita da squame in ceramica smaltata.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2008)
Inserimento di altare in marmo e in legno dipinto.
ambone - aggiunta arredo (2008)
Inserimento di elemento mobile in metallo.
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