chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Vacile Spilimbergo Concordia - Pordenone chiesa parrocchiale San Lorenzo Martire Parrocchia di San Lorenzo Martire Facciata; Coperture; Pianta; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni altare - aggiunta arredo (1980); ambone - aggiunta arredo (1980) XV - XV(costruzione intero bene); 2003 - 2003(manutenzione intero bene); 2009 - 2009(manutenzione intero bene); 2012 - 2012(restauro abside)
Chiesa di San Lorenzo Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Lorenzo Martire <Vacile, Spilimbergo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione edificio)
maestranze friulane (restauro edificio)
maestranze friulane (restauro affreschi)
Notizie Storiche
XV (costruzione intero bene)
La chiesa è ricordata già nel secolo XIII. Da primitiva cappella ha subito diversi rimaneggiamenti fino ad assumere l'attuale veste neoclassica.
2003 (manutenzione intero bene)
L'intervento è consistito nella demolizione e nel ripristino degli intonaci delle facciate esterne e il lavaggio delle stesse.
2009 (manutenzione intero bene)
L'intervento di manutenzione straordinaria della ditta di Italo Chieu ha riguardato l'ambiente interno e la cappella della Santa Vergine. Sono stati effettuati la pulitura degli intonaci, la tinteggiatura delle pareti, la manutenzione della trabeazione a vista del tetto, il restauro dell'altare e il rifacimento del pavimento della cappella della Santa Vergine.
2012 (restauro abside)
L'intervento del restauratore Stefano Tracanelli ha interessato gli affreschi absidali opera di Giovanni Antonio de Sacchis detto il Pordenone. Sono state effettuate la pulitura delle superfici, la rimozione dei ritocchi più alterati, il fissaggio delle instabilità strutturali e l'equilibratura cromatica degli intonaci.
Descrizione
La chiesa è ricordata già nel secolo XIII. L'edificio risale al XV secolo: da primitiva cappella ha subìto diversi rimaneggiamenti fino ad assumere l'attuale veste neoclassica. La facciata è tripartita da lesene; al centro un portale, il cui archivolto è aperto nella sua parte centrale, è sormontato da un timpano al centro del quale si apre un oculo. Svetta al vertice una croce. L'ambiente interno è ad aula unica con copertura a capriate lignee a vista sulla navata, mentre la zona absidale presenta una volta a padiglioni e grossi costoloni. Lungo le pareti laterali si aprono due cappelle, una per ciascun lato. Il ciclo di affreschi è di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone. Il periodo a cui è fatto risalire è 1508-1515. Gli otto scomparti della volta sono così divisi: al centro Cristo Re, sui quattro spicchi maggiori i dottori della Chiesa, ai cui vertici troviamo evangelisti e profeti, e in prossimità del sottarco busti di santi e sante. A sinistra troviamo Enoch, al centro un angelo, a destra Elia. Sulla parete destra del coro vi è l'Annunciazione, in alto il Padre eterno. Gli affreschi delle pareti sono tratti dalla vita di San Sebastiano e San Lorenzo: a sinistra San Lorenzo conduce i poveri e gli storpi al cospetto del re; le lunette presentano il Martirio di San Lorenzo, San Sebastiano, la Resurrezione e una storia non identificabile. Sui lati obliqui troviamo gli apostoli divisi a gruppi di quattro mentre a destra si apre una finestra inquadrata con finti pilastri decorati con motivi a candelabra; vi sono resti di una Madonna con Bambino. Concludono la decorazione sullo zoccolo medaglioni con volti maschili.
Facciata
La facciata è tripartita da lesene; al centro un portale, il cui archivolto è aperto nella sua parte centrale, è sormontato da un timpano al centro del quale si apre un oculo. Svetta al vertice una croce.
Coperture
La copertura è a capriate lignee a vista sulla navata, mentre la zona absidale presenta una volta a padiglioni e grossi costoloni.
Pianta
L'ambiente interno è ad aula unica.
Elementi decorativi
Il ciclo di affreschi è di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone. Il periodo a cui è fatto risalire è 1508-1515. Gli otto scomparti della volta sono così divisi: al centro Cristo Re, sui quattro spicchi maggiori i dottori della Chiesa, ai cui vertici troviamo evangelisti e profeti, e in prossimità del sottarco busti di santi e sante. A sinistra troviamo Enoch, al centro un angelo, a destra Elia. Sulla parete destra del coro vi è l'Annunciazione, in alto il Padre eterno. Gli affreschi delle pareti sono tratti dalla vita di San Sebastiano e San Lorenzo: a sinistra San Lorenzo conduce i poveri e gli storpi al cospetto del re; le lunette presentano il Martirio di San Lorenzo, San Sebastiano, la Resurrezione e una storia non identificabile. Sui lati obliqui troviamo gli apostoli divisi a gruppi di quattro mentre a destra si apre una finestra inquadrata con finti pilastri decorati con motivo a candelabra; vi sono resti di una Madonna con Bambino. Concludono la decorazione sullo zoccolo medaglioni con volti maschili.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in seminato alla veneziana.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980)
L'altare è di legno e di modesta fattura, opera di maestranza locale.
ambone - aggiunta arredo (1980)
L'ambone, in linea con l'altare, è in legno sagomato opera di maestranza locale.